CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 ottobre 2008
76.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetrica, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione (Atto n. 33).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione (cultura, scienza e istruzione),
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetrica, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione (atto n. 33);
premesso che all'articolo 1, commi 3 e 10, e al relativo allegato, appare opportuno inserire alcune correzioni formali per meglio coordinare il testo in esame con quello di provvedimenti adottati nella stessa materia;
tenuto conto che all'articolo 10 si istituisce un nuovo organo presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, denominato Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, le cui funzioni andrebbero coordinate peraltro con quelle dell'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, già istituito con i decreti del Ministro dell'università e della ricerca 28 maggio 2002 e 18 settembre 2002 che prevedono lo svolgimento di analoghe funzioni;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) all'articolo 1, comma 3, appare necessario correggere il riferimento normativo con il richiamo al supplemento ordinario n. 136 alla Gazzetta ufficiale n. 128 del 5 giugno 2001;
b) all'articolo 1, allegato, risulta altresì necessario precisare che i decreti in esso indicati sono stati emanati dal Ministro della sanità e non da quello della salute;
c) all'articolo 1, comma 10, si ritiene necessario correggere il riferimento alle denominazioni dei Ministri in esso previste con quelle di «Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca» e di «Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali»;
d) all'articolo 10, infine, appare necessario coordinare la disciplina relativa all'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, con quella dell'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie» istituito con i decreti del Ministro dell'università e della ricerca 28 maggio 2002 e 18 settembre 2002, con particolare riferimento a quanto previsto dall'articolo 2 del decreto ministeriale 28 maggio 2002.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetrica, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione (Atto n. 33).

PARERE APPROVATO

La VII Commissione (cultura, scienza e istruzione),
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetrica, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione (atto n. 33);
premesso che all'articolo 1, commi 3 e 10, e al relativo allegato, appare opportuno inserire alcune correzioni formali per meglio coordinare il testo in esame con quello di provvedimenti adottati nella stessa materia;
tenuto conto che all'articolo 10 si istituisce un nuovo organo presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, denominato Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, le cui funzioni andrebbero coordinate peraltro con quelle dell'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, già istituito con i decreti del Ministro dell'università e della ricerca 28 maggio 2002 e 18 settembre 2002 che prevedono lo svolgimento di analoghe funzioni;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) all'articolo 1, comma 3, appare necessario correggere il riferimento normativo con il richiamo al supplemento ordinario n. 136 alla Gazzetta ufficiale n. 128 del 5 giugno 2001;
b) all'articolo 1, comma 10, si ritiene necessario correggere il riferimento alle denominazioni dei Ministri in esso previste con quelle di «Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca» e di «Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali»;
c) all'articolo 1, allegato, risulta altresì necessario precisare che i decreti in esso indicati sono stati emanati dal Ministro della sanità e non da quello della salute;
d) all'articolo 2, comma 2, appare necessario specificare che tra professori e ricercatori universitari figuri per ciascun anno di corso almeno un professore ed un ricercatore appartenente allo specifico profilo professionale;
e) all'articolo 4, comma 4, si rende necessario prevedere una percentuale del 40 per cento;
f) all'articolo 7, comma 2, si richiede di sostituire il riferimento allo specifico profilo professionale con quello a «conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale»;

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g) appare inoltre necessario precisare che gli studenti che abbiano maturato 180 crediti siano ammessi a sostenere la prova finale e a conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all'università, fatto salvo l'obbligo di tirocinio;
h) si richiede altresì di includere nell'ambito disciplinare malattie-infettive, anche la materia della prevenzione e del controllo delle infezioni ospedaliere;
i) all'articolo 10, infine, appare necessario coordinare la disciplina relativa all'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, con quella dell'»Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie» istituito con i decreti del Ministro dell'università e della ricerca 28 maggio 2002 e 18 settembre 2002, con particolare riferimento a quanto previsto dall'articolo 2 del decreto ministeriale 28 maggio 2002.

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ALLEGATO 3

Schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie (Atto n. 34).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione (cultura, scienza e istruzione),
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie (atto n. 34);
premesso che all'articolo 8, comma 2, non è specificato il ministro proponente all'adozione del decreto ministeriale relativo alle modifiche tecniche alle tabelle delle attività formative indispensabili;
considerato inoltre che non è di immediata evidenza la portata normativa di tale comma 2, essendo comunque possibile modificare l'atto ora in esame con altro atto approvato con la medesima procedura e ove si intendesse evitare, per il decreto modificativo, il parere parlamentare, ciò parrebbe di dubbia fattibilità;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
appare necessario all'articolo 8, comma 2, precisare quale sia il ministro proponente all'adozione del decreto ministeriale, con la previsione di un eventuale concerto tra più ministri, precisando al contempo che l'eventuale decreto modificativo deve essere adottato con la medesima procedura di esame parlamentare.

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ALLEGATO 4

Schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie (Atto n. 34).

PARERE APPROVATO

La VII Commissione (cultura, scienza e istruzione),
esaminato lo schema di decreto ministeriale recante la definizione delle classi dei corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie (atto n. 34);
premesso che all'articolo 8, comma 2, non è specificato il ministro proponente il decreto ministeriale relativo alle modifiche tecniche alle tabelle delle attività formative;
considerato inoltre che non è di immediata evidenza la portata normativa del citato comma 2, essendo comunque possibile modificare l'atto in esame con altro atto adottato con la medesima procedura e ove si intendesse evitare, per il decreto modificativo, il parere parlamentare, ciò parrebbe di dubbia fattibilità;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) appare necessario all'articolo 8, comma 2, precisare quale sia il ministro proponente all'adozione del decreto ministeriale, con la previsione di un eventuale concerto tra più ministri, precisando al contempo che l'eventuale decreto modificativo deve essere adottato con la medesima procedura di esame parlamentare;
b) all'articolo 5, comma 2, si rende necessario inoltre prevedere una percentuale del 40 per cento;
e con la seguente osservazione:
si valuti l'opportunità di ridurre il numero delle cliniche, in quanto disciplinate già nell'ambito dell'omologo corso di laurea triennale.

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ALLEGATO 5

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) (C. 1713 Governo).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2009.
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2009.

EMENDAMENTI

Alla tabella C - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Missione Comunicazioni - Sostegno all'editoria - Legge 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 142.300;
2010: + 142.300;
2011: + 100.000.

e, conseguentemente, i finanziamenti della parte corrente della Tabella C, con eccezione della Missione Comunicazioni, della Missione Istruzione e della Missione Ricerca e innovazione - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Sostegno all'editoria, sono ridotti in maniera proporzionale fino alla concorrenza dell' importo di 142.300.000 euro per l'anno 2009,142.300.000 euro per l'anno 2010 e 100. 000. 000 di euro per l'anno 2011.
1713/VII/Tab. C. 20. Il Relatore.

Dopo il comma 5 aggiungere il seguente:
5 bis. Al comma 1 dell'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917, dopo la lettera e) é inserita la seguente: «e-bis) le spese sostenute per l'acquisto dei libri di testo per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado».

Conseguentemente, riduzione, in misura lineare, delle dotazioni di parte corrente relative alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C allegata, ad esclusione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relative alla missione «Fondi da ripartire» programma «Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, della Università e della Ricerca, relative alla missione «Ricerca e innovazione» e quelle relative alla missione «Istruzione universitaria»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, della Università e della Ricerca, relative alla missione «Istruzione universitaria»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/2. 1. Siragusa, Levi, De Biasi, Ghizzoni, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli.

Alla tabella C Sostegno all'editoria - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Legge 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 142.300;
2010: + 142.300;
2011: + 100.000;

e, conseguentemente, alla Tabella A, alla voce: Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 142.300;
2010: - 142.300;
2011: - 100.000.
1713/VII/Tab. C. 1. Caldoro.

Alla tabella C, voce Ministero dell'Economia e delle Finanze, Missione Comunicazioni, Programma Sostegno all'Editoria, Legge 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 142.300;
2010: + 142.300;
2011: + 100.000;

Conseguentemente, alla tabella C, voce: Ministero degli Affari Esteri, Missione l'Italia in Europa e nel mondo, Programma Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide globali, Legge n. 7 del 1981 e legge n, 49 del 1987, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 142.300;
2010: - 142.300;
2011: - 100.00.
1713/VII/Tab. C. 2. Catone.

Alla tabella C Sostegno all'editoria - Ministero dell'economia e delle finanze - Legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 142.300;
2010: + 142.300;
2011: + 100.000;

e, conseguentemente, alla Tabella C - Stanziamenti aggiuntivi per l'aiuto pubblico a favore dei Paesi in via di sviluppo - Legge n. 7 del 1982 e Legge n. 49 del

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1987, alla voce Ministero degli affari esteri, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 142.300;
2010: - 142.300;
2011: - 100.000.
1713/VII/Tab. C. 3. Perina.

Alla tabella C Sostegno all'editoria - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 142.300;
2010: + 142.300;
2011: + 100.000;

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente.
«1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui la comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 142.300 milioni di euro per l'anno 2009, di 142.300 milioni di euro per l'anno 2010 e di 100 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione dei Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n.385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»; nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 6. Carra.

Alla tabella C, ministero per i beni e le attività culturali, Missione tutela e valorizzazione dei Beni e attività culturali e paesaggistici, programma Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo, legge n. 163 del 1985 nuova disciplina degli interventi dello stato a favore dello spettacolo, apportare le seguenti variazioni:
2009= + 200 milioni di euro;
2010 = + 200 milioni di euro;
2011 = + 200 milioni di euro.

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
«1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui la comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa si 200 milioni di euro per ciascun anno 2009, 2010 e 2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione dei Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»; nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs.502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 4. De Biasi, Ginefra, Ghizzoni, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Siragusa, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Lolli, Carlucci, Giulietti, Ceccacci Rubino, Zazzera.

Alla tabella C, ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, alla Missione fondi da ripartire, al programma Fondi da assegnare, alla legge n. 440 del 1997 e alla legge n. 144 del 1999 (Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa), apportare le seguenti variazioni:
2009= + 44 milioni di euro;
2010 = + 55 milioni di euro;
2011 = + 85 milioni di euro.

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
«1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui al comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 44 milioni di euro per l'anno 2009, di 55 milioni di euro per l'anno 2010 e di 85 milioni di euro per l'anno 2001, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione dei Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»; nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 5. Ghizzoni, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Biasi, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Siragusa, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli.

Alla tabella C, Sostegno all'editoria - ministero dell'economia e delle finanze - legge n. 67 del 1987: Rinnovo della legge 5 agosto 1981, n. 416, recante disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, apportare le seguenti variazioni:
2009= + 150.000;
2010 = + 150.000;
2011 = + 100.000.

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Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
«1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui al comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 150 milioni di euro per gli anni 2009 e 2010 e di 100 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione dei Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»; nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 7. De Biasi, Ghizzoni, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Siragusa, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli.

Alla tabella C, missione istruzione universitaria, programma diritto allo studio nell'istruzione universitaria, Legge n. 147 del 1992, modifiche ed integrazioni alla legge 2 dicembre 1991, n. 390, recante norme sul diritto agli studi universitari (2.1.2, Cap. 1695), apportare le seguenti variazioni:
2009: + 40.000;
2010: + 45.000;
2011: + 100.000.

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui la comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 40 milioni di euro l'anno 2009, di 45 milioni di euro per l'anno 2010 e di 100 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 8. Picierno, Ghizzoni, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, De Biasi, Levi, Siragusa, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli.

Alla tabella C, ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, missione istruzione universitaria, programma diritto allo studio nell'istruzione universitaria, Legge n. 338 del 2000, disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari, articolo 1 comma 1: interventi per alloggi e residenze per studenti universitari (2.1.6 - cap. 7273 P) apportare le seguenti variazioni:
2009: + 10.000;
2010: + 10.000;
2011: + 10.000.

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui la comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 10 milioni di euro per il triennio 2009-2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;

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nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 9. Picierno, Ghizzoni, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, De Biasi, Levi, Siragusa, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli.

Alla tabella C, ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, missione ricerca e innovazione, programma ricerca scientifica e tecnologica di base, Legge n. 549 del 1995, misure di razionalizzazione della finanza pubblica, articolo 1, comma 43 contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (3.1.2, cap. 1261), apportare le seguenti variazioni:
2009: + 8.000;
2010: + 8.000;
2011: + 10.000;

Conseguentemente, all'articolo 3, dopo il comma 1, inserire il seguente:
«1-bis. Le dotazioni di parte corrente indicate nella Tabella C di cui la comma 2 sono ridotte, in maniera lineare, in modo da assicurare una minore spesa di 8 milioni di euro per gli anni 2009 e 2010 e di 10 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle seguenti dotazioni di parte corrente:
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Comunicazioni»;

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nell'ambito dello stato di previsione dei Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Turismo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Giovani e Sport»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri» Legge n. 230/1998 (Obiezione di coscienza);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Soccorso civile»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Politiche previdenziali»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Fondi da ripartire» Legge n. 385 del 1978 (lavoro straordinario dipendenti dello Stato);
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo» programma «Cooperazione allo sviluppo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, relative alla missione «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca» programma «Sostegno al settore agricolo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Ricerca ed innovazione»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, relative alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Politiche per il lavoro»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Ricerca e innovazione» del D.Lgs. 502/1992;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, relative alla missione «Diritti sociali, solidarietà e famiglia»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, relativo alle missioni «l'Italia in Europa e nel mondo», «Ricerca e innovazione», «istruzione scolastica», «istruzione universitaria» e «fondi da ripartire»;
nell'ambito dello stato di previsione del Ministero per i Beni e le attività culturali, relative alla missione «Ricerca e innovazione», quelle relative alla missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» e quelle relative alla missione «servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche»;
1713/VII/Tab. C. 10. Bachelet, Ghizzoni, Nicolais, Mazzarella, De Biasi, Levi, Siragusa, Coscia, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Ginefra, Lolli, Picierno.

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ALLEGATO 6

ORDINI DEL GIORNO

La VII Commissione,
premesso che:
secondo i più recenti dati SIAE è aumentata la domanda di spettacolo e di cultura nel nostro Paese. Nei primi sei mesi del 2007 gli italiani sono andati al cinema, al teatro, ai concerti e agli altri generi di spettacolo il 7,39 per cento in più rispetto ai primi sei mesi del 2006, spendendo 1.607 milioni di euro, di cui 947 milioni di euro per biglietti e abbonamenti (cosiddetta spesa al botteghino);
all'aumento della domanda è corrisposto anche un incremento dell'offerta di spettacolo e di cultura (+ 6, 70 per cento), con 1.362 mila eventi censiti dalla SIAE in tutta Italia, consentendo così di muovere tra gli addetti al settore e l'indotto oltre 500.000 lavoratori;
il FUS ha subito dalla sua istituzione una continua erosione dei finanziamenti statali aumentando un divario che negli ultimi anni è diventato sempre più ingiustificabile, rispetto ad altri paesi a noi vicini. Basti considerare che nel 2009 la quota Fus per il teatro italiano di prosa, sarà di appena superiore ai 50 milioni di euro mentre la dotazione della sola Comédie Franpaise raggiunge circa 150 milioni di euro e che per lo spettacolo dal vivo francese sono stati stanziati, per il 2007, 635 milioni di euro;
il rapporto tra spesa per la cultura e PIL in Italia è pari allo 0,35 per cento , uno dei più bassi al mondo e che studi rigorosi hanno viceversa dimostrato il saldo positivo della ricaduta su un dato territorio della spesa culturale;

impegna il Governo

ad aumentare la dotazione annua del FUS riportandola ai valori del 1986, prevedendone l'indicizzazione, così come indicato dalla legge istitutiva dello stesso.
0/1713/VII/1. Ceccacci Rubino.

La VII Commissione,
premesso che:
per le imprese che investono «nel cinema» sono previste due tipi di agevolazioni fiscali, il tax credit e il tax shelter, che, come è dimostrato dal successo di analoghe iniziative in altri paesi - come gli Stati Uniti d'America - incentiveranno di molto la produzione cinematografica nel nostro paese con effetti positivi in campo occupazionale ed erariale;
la manovra finanziaria 2009 prevede dei tagli al FUS (Fondo per lo spettacolo) che vanno ad incidere notevolmente sulle già esigue risorse destinante al settore dello spettacolo dal vivo;

impegna il Governo

ad estendere i medesimi incentivi anche alle imprese che intendono investire nei campi dello spettacolo dal vivo e nello specifico nei campi della musica, della danza, del teatro e dello spettacolo viaggiante.
0/1713/VII/2. Ceccacci Rubino.

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ALLEGATO 7

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009). C. 1713 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011. C. 1714 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze - limitatamente alle parti di competenza - per l'anno finanziario 2009 e le connesse parti del disegno di legge finanziaria;
premesso che in ordine al settore dell'informazione e della editoria, le spese per interventi di sostegno ai settori dell'informazione e dell'editoria, di competenza del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio, sono collocate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, all'interno della missione Comunicazioni (15), Programma Sostegno all'editoria (15.4) e che in relazione a tale programma, lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze reca stanziamenti complessivi per l'anno 2009 in conto competenza pari a 296,3 milioni di euro, dei quali 272,9 per spese correnti; 23,4 per spese in conto capitale, dovendosi registrare quindi rispetto alla legge di bilancio 2008 (che assegnava 450,3 milioni di euro, portati a 454,9 nelle previsioni assestate) un decremento di 154 milioni di euro;
rilevato con riferimento alla materia dello sport che sono previsti 336,3 milioni di euro per il finanziamento ordinario del CONI, 22.1.2. - Interventi - capitolo 1896, con un decremento pari a 113,7 milioni di euro; 5,3 milioni di euro da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le politiche dello sport, 22.1.3. - Oneri comuni di parte corrente - capitolo 2111, con una riduzione di 29,2 milioni di euro rispetto al bilancio 2008; 132 milioni di euro da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli investimenti in materia di sport, 22.1.8. - Oneri comuni di conto capitale - capitolo 7450, con una riduzione di 46,6 milioni di euro rispetto al bilancio 2008;
segnalato altresì che la tabella C, prevede uno stanziamento per l'esercizio delle funzioni in materia di sport da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quantificato per il 2009 in 114,2 milioni di euro, per il 2010 in 109, 3 milioni di euro, per il 2011 in 83,3 milioni di euro e che ciò comporta una riduzione di 23,4 milioni di euro per l'esercizio finanziario 2009, dovuta ad una rimodulazione ai sensi del citato articolo 60, comma 3, decreto-legge n. 112 del 2008;
sottolineato che la tabella F, recante rimodulazione di quote delle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali, fermo restando lo stanziamento complessivo di ciascuna legge, prevede nel settore

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24, Impiantistica sportiva un contributo di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2009-2011, in relazione all'articolo 11-quaterdecies del decreto-legge n. 203 del 2005 per lo svolgimento dei Campionati mondiali di nuoto e per i Giochi del Mediterraneo che si terranno nel 2009, rispettivamente, a Roma e a Pescara; un contributo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2009-2011, sempre finalizzato allo svolgimento dei Campionati mondiali di nuoto e ai Giochi del Mediterraneo, disposto in relazione all'articolo 1, comma 1292, della legge n. 296 del 2006 e un contributo di 400 mila euro per ciascuno degli anni del triennio, finalizzato allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo, disposto in relazione all'articolo 2, comma 271, della legge n. 244 del 2007.

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con le seguenti condizioni:
1) in ordine alla missione comunicazione e al programma sostegno all'editoria prevedere la copertura finanziaria - con previsione e coerenza triennale - di importi pari alla legge di bilancio 2008 (Legge n. 245 del 2007), garantendo il diritto soggettivo ai contributi, con il relativo fabbisogno di spesa nel triennio 2009-2011;
2) appare inoltre necessario reintegrare il finanziamento ordinario del CONI riferenti al capitolo 1896.

Pag. 148

ALLEGATO 8

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009). C. 1713 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2009.

RELAZIONE APPROVATA

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero della istruzione, università e ricerca, per l'anno finanziario 2009, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria;
tenuto conto che la particolare situazione economica richiede senso di responsabilità e riqualificazione della spesa pubblica attraverso interventi di riforma dei settori interessati;
esprimendo piena condivisione per le misure adottate dal Governo;
premesso che nell'ambito della missione «istruzione universitaria», programma sistema universitario e formazione post-universitaria, si registra un incremento di 67,9 milioni di euro rispetto al 2008 per quel che riguarda il Fondo per il finanziamento ordinario delle università;
valutate positivamente le disposizioni dell'articolo 2, comma 5, del disegno di legge finanziaria, il quale prevede che per l'anno 2009 spetta ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo con incarico annuale, ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, una detrazione dall'imposta lorda fino a capienza della stessa nella misura del 19 per cento delle spese documentate sostenute ed effettivamente rimaste a carico, per l'autoaggiornamento e per la formazione;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con le seguenti condizioni:
1) occorre prevedere un aumento delle risorse destinate al sistema della ricerca;
2) occorre reintegrare le somme relative alle scuole paritarie;
3) appare necessario reinvestire nel settore dell'istruzione il 50 per cento delle risorse relative a economie di spesa, già a partire dal 2010, soprattutto a favore del mantenimento delle scuole di montagna e delle piccole isole;
4) appare necessario prevedere una copertura adeguata alle misure e azioni sul diritto allo studio in particolare sul fondo per le borse di studio, ai collegi universitari e alle residenze ed alloggi per studenti, nonché una normativa di riforma del settore.

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ALLEGATO 9

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009). C. 1713 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2009.

RELAZIONE APPROVATA

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2009, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria;
premesso che si registra un incremento delle risorse per quel che riguarda la missione 17 (ricerca in materia di beni ed attività culturali), passandosi dai 74,9 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio per il 2008 a 107,7; 108,5 e 106,2 milioni di euro rispettivamente per gli anni 2009, 2010 e 2011 previsti dal disegno di legge di bilancio in esame;
sottolineato che nell'ambito della missione 21 (tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici), sono stati inseriti una serie di nuovi programmi: tutela e valorizzazione beni archeologici, tutela e valorizzazione beni architettonici storico-artistici ed etnoantropologici; tutela e valorizzazione del paesaggio e dell'arte e architettura contemporanea; tutela e valorizzazione beni archivistici; tutela e valorizzazione beni librari, promozione del libro e dell'editoria; coordinamento ed indirizzo per i beni e le attività culturali;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con la seguente condizione:
1) appare necessario prevedere un aumento delle risorse destinate al FUS (Fondo unico per lo spettacolo).

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ALLEGATO 10

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) (C. 1713 Governo).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2009 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE ALTERNATIVA

La VII Commissione, premesso che:
la crisi internazionale, che ha nei mercati finanziari il suo epicentro, richiede e richiederà politiche economiche straordinarie e di medio periodo. È evidente che tutto ciò influirà nel bilancio dello Stato, sul mondo della produzione, del lavoro e sulla vita dei cittadini. Non sono chiare, a questo proposito, le conseguenze su consumi ed investimenti, sulla spesa pubblica e sulle manovre finanziarie dello Stato nel prossimo triennio. Tutti siamo chiamati ad essere consapevoli dei rischi del quadro internazionale pur nell'ambito di una nuova e positiva cooperazione;
i rischi di stagflazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realtà: le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessità alimentari ed energetici e, soprattutto, siamo di fronte ad una crisi finanziaria mondiale di cui non si possono escludere pesanti ricadute sull'economia reale dei paesi maggiormente industrializzati;
le più recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito un forte rallentamento della crescita, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media (qualcuno avanza l'ipotesi che per il prossimo anno la previsione sia di -0,5%), perché i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale più debole degli altri partner europei;
è lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil per l'anno in corso e per i prossimi;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione;
interventi finalizzati al sostegno del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la redistribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale;
siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come è riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza

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che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in -0,22 per cento, -0,33 per cento e -0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011;
date queste condizioni, le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, di interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto, assenti dal decreto legge n 112 nel quale si è anticipata gran parte della manovra di finanza pubblica per il triennio 2009-2011;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è: oltre all'assenza di provvedimenti per lo sviluppo e per uscire dalla crisi, non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tanto meno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi Ici;
l'analisi della legge finanziaria e di bilancio, non può prescindere dagli effetti e dalla riduzione delle risorse previsti dall'ormai noto «Taglia-ici» e dal decreto legge 112 (decreto d'estate), con i quali si sono tagliati importanti risorse stanziate dalla finanziaria 2008;
in particolare, la Legge 2 agosto 2008, n. 129 (taglia-ici) ha già apportato numerosissimi tagli utilizzati a copertura del provvedimento: per il settore dello sport sono stati decurtati, azzerando completamente le risorse, il fondo per lo sport di cittadinanza, il fondo eventi sportivi, nonché il contributo per i campionati mondiali di pallavolo e il Comitato italiano paraolimpico, successivamente ripristinati; inoltre, il decreto legge 112 attraverso il riferimento alle somme stanziate nel Bilancio dello Stato come limite massimo di spesa e la cancellazione della natura soggettiva dei diritti ai contributi diretti da parte delle imprese, anticipa il sicuro fallimento di un numero estremamente ampio di imprese editrici di quotidiani e periodici, con un danno evidente al pluralismi dell'informazione e dunque della democrazia italiana;
con riferimento alle parti di competenza della Commissione Cultura, esaminato il settore dell'informazione e dell'editoria si registra rispetto al 2008 un decremento di 154 milioni di euro e nel dettaglio si registra per il programma Sostegno all'editoria una riduzione, operata in relazione all'articolo 60, comma 1, del decreto-legge n. 112 del 2008, pari a 77,9 milioni di euro per il 2009, a 94,1 milioni di euro per il 2010 e paria a 162,9 milioni di euro per il 2011. Inoltre, per il programma Sostegno all'editoria, le previsioni di bilancio 2009 scontano la riduzione operata in relazione all'articolo 60, comma 10, del decreto-legge n. 112 del 2008, pari a 49,4 milioni di euro; in conclusione gli stanziamenti autorizzati a favore dell'editoria sono pari a 261, 7 per il 2009; 265, 9 per il 2010 e 197,8 per il 2011. In sintesi il taglio previsto rispetto ai 450 milioni della legge di bilancio 2008, appare di tali dimensioni da mettere a rischio lo stesso principio costituzionalmente garantito del pluralismo dell'informazione, soprattutto alla luce della soppressione del carattere soggettivo, cioè certo, dei diritti e contributi diretti;
inoltre, nell'ambito dell'editoria scolastica, l'azione politica dell'attuale governo risulta inadeguata e lontana dalle vere esigenze. La disposizione, infatti, introdotta dall'articolo 15 del decreto legge n. 112 del 2008 che prevede i libri di testo prodotti e adottati «in versione on-line scaricabile da internet» oltre a contrastare con alcuni elementi quali i costi aggiuntivi per le famiglie (per la postazione PC e connessione internet, cartucce toner, carta) non prevedendo, a fronte del fatto che solo il 50% delle famiglie italiane possiede la connessione ad internet, un accordo di programma tra lo Stato, le Regioni e i comuni, al fine di dotare le scuole di connessioni basate sull'accesso a internet a banda larga. La norma, quindi, non può trovare una reale applicazione;

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esaminate le spese in materia di sport, rispetto alla legge di bilancio 2008, che assegnava 824 milioni di euro si registra un taglio di 191,7 milioni di euro. In particolare il finanziamento ordinario del CONI viene tagliato di circa 113 milioni di euro, i fondi per le politiche dello sport arrivano a 5,3 milioni di euro, con una riduzione di ben 29,2 milioni di euro rispetto al bilancio 2008; gli investimenti per lo sport di circa 178 milioni di euro vengono ridotti di 46,6 milioni di euro; inoltre, il programma Attività ricreative e sport è ridotto, in relazione all'articolo 60, comma 10, del decreto-legge n. 112 del 2008, di 44,7 milioni di euro. Invece, gli effetti dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 93 del 2008 (c.d. Taglia ICI) riducono il Fondo per lo sport di cittadinanza di 35 milioni di euro per il 2009 e di 40 milioni per il 2010. Le conseguenze di tali pesanti riduzioni sono facili da individuare: in particolare pare penalizzante il taglio allo sport di cittadinanza, in contrasto con le indicazioni europee, contenute nel libro bianco dello sport, e con la necessità di sostenere la valenza sociale delle pratiche sportive;

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Ghizzoni, De Biasi, Coscia, Siragusa, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Lolli, Ginefra, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Zazzera.

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ALLEGATO 11

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) (C. 1713 Governo).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2009.

RELAZIONE ALTERNATIVA

La VII Commissione premesso che:
la crisi internazionale, che ha nei mercati finanziari il suo epicentro, richiede e richiederà politiche economiche straordinarie e di medio periodo. È evidente che tutto ciò influirà nel bilancio dello Stato, sul mondo della produzione, del lavoro e sulla vita dei cittadini. Non sono chiare, a questo proposito, le conseguenze su consumi ed investimenti, sulla spesa pubblica e sulle manovre finanziarie dello Stato nel prossimo triennio. Tutti siamo chiamati ad essere consapevoli dei rischi del quadro internazionale pur nell'ambito di una nuova e positiva cooperazione;
i rischi di stagflazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realtà: le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessità alimentari ed energetici e, soprattutto, siamo di fronte ad una crisi finanziaria mondiale di cui non si possono escludere pesanti ricadute sull'economia reale dei paesi maggiormente industrializzati;
le più recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito un forte rallentamento della crescita, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media (qualcuno avanza l'ipotesi che per il prossimo anno la previsione sia di -0,5%), perché i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale più debole degli altri partner europei;
è lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil per l'anno in corso e per i prossimi;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione;
interventi finalizzati al sostegno del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la redistribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale;
siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come è riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a

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prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in -0,22 per cento, -0,33 per cento e -0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011;
date queste condizioni, le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, di interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto, assenti dal decreto legge n 112 nel quale si è anticipata gran parte della manovra di finanza pubblica per il triennio 2009-2011;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è oltre all'assenza di provvedimenti per lo sviluppo e per uscire dalla crisi: non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tanto meno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi Ici;
l'analisi della legge finanziaria e di bilancio, non può prescindere dagli effetti e dalla riduzione delle risorse previsti dall'ormai noto «Taglia-ici» e dal decreto legge 112 (decreto d'estate), con i quali si sono tagliati importanti risorse stanziate dalla finanziaria 2008;
in particolare, la Legge 2 agosto 2008, n. 129 (taglia-ici) ha apportato per il settore dell'università un taglio sostanziale al Fondo di funzionamento ordinario dell'università e al Fondo per il Finanziamento in favore delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale e i contributi alle istituzioni culturali. Inoltre il taglio lineare in tabella C ha ridotto le risorse del Ministero della pubblica istruzione di 19, 2 milioni di euro per l'anno 2008, del Ministero dell'università di 4,4 milioni di euro per l'anno 2008 e di 3 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010.
il secondo intervento del Governo, cioè la cosiddetta manovra d'estate e triennale, ha ulteriormente penalizzato i settori di competenza prevedendo: per la scuola un piano di riduzione della spesa pari a 7 miliardi 832 milioni di euro entro il 2012, che si traducono in tagli organici del personale per ben 87.400 posti di docenti e di 44.500 posti di operatori ATA; una insostenibile decurtazione del Fondo di funzionamento ordinario dell'università (superiore a 1,4 miliardi entro il 2013) che, unita alla possibile trasformazione in fondazioni, avrà come effetto certo un insostenibile aumento delle tasse per gli studenti e un prevedibile dissesto delle finanze di quasi tutti gli Atenei, come peraltro paventato sia dagli organi di governo delle università che dagli organi di rappresentanza studenteschi;
in merito al provvedimento in esame, con riferimento al settore dell'istruzione vengono tagliati molti interventi che andrebbero invece considerati prioritari: entrando nello specifico, si evidenzia:
una riduzione di 22,8 milioni di euro relativi agli investimenti per i piani di edilizia, piani predisposti dal precedente Governo, dopo anni di mancati interventi in questo settore, piani dove era previsto un coofinanziamento degli Enti locali, in un'ottica di feconda e costruttiva collaborazione solidale, al fine di migliorare ed innovare oltre che porre in sicurezza gli edifici scolastici.

Una riduzione di 111,3 milioni di euro per l'istruzione secondaria di primo grado, al contempo, non vengono confermati i 4 milioni di euro per la formazione degli adulti. Il governo dimostra così di non intendere perseguire gli obiettivi della «carta di Lisbona» e di non voler destinare risorse ed impegno politico alla formazione lungo tutto l'arco della vita, a nostro parere leva di sviluppo e di qualità per il nostro Paese.
Una riduzione di 5 milioni di euro destinati alla formazione tecnica superiore che invece a parer nostro dovrebbe essere sostenuta in modo particolare quale centro propulsivo di ricerca-azione per suscitare professionalità tecnicamente innovative sui diversi territori;

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È, inoltre, prevista una riduzione di 133,4 milioni di euro che andrà ad incidere sul mantenimento delle scuole non statali, sul sistema prescolare e sulle scuole dell'infanzia ed elementari parificate. Ulteriori 50 milioni di euro vengono tagliati al fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche che vanno direttamente ad incidere sui contratti stipulati dagli enti locali per le pulizie degli istituti scolastici, sulla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e sulla sperimentazione didattica e metodologica nelle classi con alunni disabili tagli che unitamente a quelli già operati con la Legge 133/08 sugli organici del personale ATA delle Istituzioni scolastiche, renderanno impossibile la prosecuzione dell'erogazione di numerosi servizi in moltissimi plessi scolastici;
si osserva come l'unico segno positivo, destinato agli stanziamenti per il personale, è da ricondurre all'attuazione dell'articolo 2, comma 5, del DL 147 del 2007, normativa varata dal Governo Prodi, convertito con modificazioni dalla legge 126 del 2007, che ha previsto un incremento di 198 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008;
lo stanziamento complessivo per la missione Istruzione universitaria è pari a 8.549,3 milioni di euro con una riduzione di 133,5 milioni di euro (-1,5 per cento) rispetto al bilancio 2008. In particolare, rispetto al forte impegno palesato dall'azione del precedente governo di accrescere la capacità di ospitalità del sistema universitario e di garantire il diritto allo studio si registra, invece, un'azione opposta con conseguenze negative per gli studenti e in particolare per quelli «meritevoli e privi di mezzi». Il diritto allo studio nell'istruzione universitaria subisce, infatti, una decurtazione del 26,1 per cento in meno rispetto al bilancio 2008: si tratta di un taglio che incide per ben 40 milioni di euro (ne restano quindi 111, 9) sul Fondo di intervento integrativo da ripartire tra le regioni per la concessione dei prestiti d'onore e l'erogazione delle borse di studio. Decurtati di 8,7 milioni sono i contributi a favore dei collegi universitari, così come i contributi per interventi per alloggi e residenze per gli studenti universitari, vengono, invece, ridotti di 12,5 milioni. Inoltre, il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti con 67,4 milioni di euro, registra una riduzione di 9,7 milioni di euro rispetto al bilancio 2008. Infine anche le assegnazioni alle università per le spese inerenti l'attività sportiva universitaria e i relativi impianti vengono ridotte di 3,5 milioni;
l'incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università di 67, 9 milioni di euro rispetto al 2008 non può prescindere dalla riduzione progressiva nel quinquennio 2009-2013, di oltre un miliardo e 400 milioni di euro determinata dal decreto-legge n. 112, mentre il decreto-legge che ha previsto l'abolizione dell'ICI lo ha decurtato di 16 milioni di euro (introdotti dal precedente governo) e a partire dal 2010, di ben 467 milioni di euro permanenti.
Stigmatizziamo, inoltre, l'approccio generale degli interventi finanziari per la missione universitaria, di orientamento opposto alla valorizzazione del merito e delle prassi positive, evocate spesso dal Ministro ma estranee al provvedimento in esame; non è un caso che a fronte del lieve incremento dell'Ffo nulla si dica sulle modalità di riparto e non si faccia nessun riferimento, ad esempio, al «patto per le università» siglato nell'agosto 2007, inserito nella legge finanziaria 2008, mai abrogato, con il quale il ministero e gli atenei hanno sancito una reciproca assunzione di responsabilità, mediante la quale il primo si impegna a trasferire adeguate risorse tenendo conto del tasso di inflazione e delle dinamiche delle retribuzioni, mentre gli atenei, sottoposti ad un efficace sistema di valutazione, si vincolano al rispetto di strategie di razionalizzazione della spesa, all'adozione di un sistema programmatorio degli interventi, al miglioramento delle qualità dei servizi e dell'offerta didattica;
i tagli pari a 20,2 milioni vanno ad incidere, inoltre, sugli Istituti di alta cultura; sulle borse di studio post laurea,

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ridotte di 23,2 milioni di euro rispetto al 2008, mentre il Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario registra una riduzione di 28,4 milioni di euro. Il Fondo per l'edilizia universitaria con 3,9 milioni di euro, è ridotto di 11,1 milioni; le risorse destinate alla ricerca scientifica e tecnologica di base e in particolare, il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca con 1.744,5 milioni di euro, viene decurtato di ben 69,5 milioni rispetto al bilancio 2008, il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica con 228,9 milioni di euro, viene ridotto di 3,0 milioni; ridotti sono pure i contributi per gli istituti scientifici speciali, di 2,9 milioni. Si tratta di tagli pesanti che certo non rappresentano la svolta indispensabile e non più procrastinabile per il rilancio della ricerca libera e applicata, indispensabile al trasferimento tecnologico e all'innovazione della produzione.

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Ghizzoni, De Biasi, Coscia, Siragusa, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Lolli, Ginefra, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Zazzera.

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ALLEGATO 12

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) (C. 1713 Governo).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2009.

RELAZIONE ALTERNATIVA

La VII Commissione, premesso che:
la crisi internazionale, che ha nei mercati finanziari il suo epicentro, richiede e richiederà politiche economiche straordinarie e di medio periodo. È evidente che tutto ciò influirà nel bilancio dello Stato, sul mondo della produzione, del lavoro e sulla vita dei cittadini. Non sono chiare, a questo proposito, le conseguenze su consumi ed investimenti, sulla spesa pubblica e sulle manovre finanziarie dello Stato nel prossimo triennio. Tutti siamo chiamati ad essere consapevoli dei rischi del quadro internazionale pur nell'ambito di una nuova e positiva coOperazione;
i rischi di stagflazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realtà: le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessità alimentari ed energetici e, soprattutto, siamo di fronte ad una crisi finanziaria mondiale di cui non si possono escludere pesanti ricadute sull'economia reale dei paesi maggiormente industrializzati;
le più recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito un forte rallentamento della crescita, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media (qualcuno avanza l'ipotesi che per il prossimo anno la previsione sia di -0,5%), perché i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale più debole degli altri partner europei;
è lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil per l'anno in corso e per i prossimi;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione;
interventi finalizzati al sostegno del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la redistribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale;
siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come è riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a

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prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in -0,22 per cento, -0,33 per cento e -0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011;
date queste condizioni, le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, di interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto, assenti dal decreto legge n 112 nel quale si è anticipata gran parte della manovra di finanza pubblica per il triennio 2009-2011;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è oltre all'assenza di provvedimenti per lo sviluppo e per uscire dalla crisi: non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tanto meno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi Ici;
l'analisi della legge finanziaria e di bilancio, non può prescindere dagli effetti e dalla riduzione delle risorse previsti dall'ormai noto «Taglia-ici» e dal decreto legge 112 (decreto d'estate), con i quali si sono tagliati importanti risorse stanziate dalla finanziaria 2008;
in particolare, la Legge 2 agosto 2008, n. 129 (taglia-ici) ha ridotto le risorse del Ministero per i beni e le attività culturali di 5 milioni di euro nel 2008 e di 11,8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010. Inoltre ha soppresso due importanti interventi previsti dalla finanziaria 2008, il credito d'imposta a favore degli investimenti nella filiera del cinema (-16,7 milioni per il 2008 e 66,8 per il 2009 e il 2010), successivamente ripristinato attingendo ad un fondo speciale, e il contributo straordinario (di 2 milioni per il 2008, 8 milioni per il 2009 e 10 milioni per il 2010) alle sale cinematografiche e su queste ultime pesa l'incertezza del credito.
Con lo stesso provvedimento sono stati azzerati il fondo per favorire i processi di mobilità alternativa nei centri storici di città di particolare rilievo urbanistico e culturale, riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità, il contributo in conto interessi per il restauro e per il ripristino funzionale degli immobili situati nei centri storici dei comuni e per il recupero e la conservazione degli edifici riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità: il ministero dimenticando, forse, i suddetti tagli, ha inopinatamente inserito nella la relazione allegata al provvedimento in esame, la valorizzazione delle Convenzioni dell'Unesco tra le proprie priorità;
ulteriori tagli sono stati apportati al fondo per il ripristino del paesaggio e, inoltre, si è abrogato il finanziamento permanente, approvato dalla legge Finanziaria 2008, del centro del libro e della lettura-campagna di promozione della lettura;
quanto affermato dal ministro Bondi in questa stessa Commissione «Penso che dobbiamo avere l'obiettivo di mantenere le risorse esistenti. Non chiederò un euro in più al Ministro Tremonti. Mi accontento che si mantengano le risorse attualmente destinate alla cultura. Al tempo stesso, vorrei chiedere l'approvazione di misure di incentivi fiscali che garantiscano, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di privati, i maggiori fondi possibili per la cultura».
Tali affermazioni vanno in palese contrasto con le previsioni registrate per il ministero per i Beni e le attività culturali e con l'impegno di mantenere il livello delle risorse pubbliche destinate ai beni culturali e allo spettacolo all'altezza delle effettive necessità del settore con l'obiettivo di fare del sistema culturale uno degli elementi fondamentali dello sviluppo del nostro Paese;
Inoltre, si registra un dimezzamento di 6 milioni di euro dei finanziamenti, spesso oggetto di molti interventi presso questa Commissione, agli enti e agli istituti culturali, che se approvato può portare al fallimento di molti istituti culturali che svolgono attività fondamentali.

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si registra, rispetto al 2008, un decremento di 318,8 milioni di euro, pari al 15,6 per cento in meno;
il fondo unico per lo spettacolo (FUS) subisce un drastico taglio di ben 200 milioni di euro, riducendo così il contributi ad enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti nei settori delle attività cinematografiche, musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante, nonché di promuovere e sostenere manifestazioni ed iniziative di carattere e rilevanza nazionali da svolgere in Italia o all'estero.
L'insieme della manovra nell'ambito dei beni culturali e dello spettacolo porta la spesa complessiva della cultura dallo 0,4 allo 0,3 del pil, relegando l'Italia tra i posti più bassi in Europa;

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Ghizzoni, De Biasi, Coscia, Siragusa, Rossa, Russo, De Pasquale, De Torre, Pes, Lolli, Ginefra, Levi, Picierno, Bachelet, Nicolais, Mazzarella, Zazzera.