CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 ottobre 2008
71.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico (Atto n. 26).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL GOVERNO

Si trasmettono le seguenti tabelle che quantificano in maniera più dettagliata i risparmi indicati nella relazione tecnica.

 Precedente governoAttuale governo
Ministero dello sviluppo economico9.978.000,46 
Ministero del commercio internazionale3.919.418,34 
Ministero delle comunicazioni7.637.241,91 
Totale21.534.660,7117.007.541,80

I predetti importi totali sono determinati dalle seguenti voci di spesa:

 Precedente governoAttuale governo
 unità unità 
a) Ministri e sottosegretari111.659.036,324403.518,80
b) diretta collaborazione (nomine resp., 6.749.568,47 6.107.696,45
di cui responsabili34 11 
di cui unità per indennità334 248 max 
di cui per buoni pasto409 317 
c) personale dipendente 7.434.343,66 5.947.474,93
d) oneri erariali e previdenziali a carico 5.691.712,26 4.548.851,62
Totale 21.534,660,71 17.007.541,80

Passando alla questione della congruità della spesa rispetto alla dotazione organica, si deve tenere presente lo stanziamento dei tre capitoli relativi alle retribuzioni.

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Allo stanziamento complessivo dei tre capitoli, viene applicata la prevista riduzione del 20 per cento.

Prospetto di congruità delle disponibilità previste rispetto alle dotazioni organiche
«Retribuzioni agli addetti al Gabinetto ed alle Segreterie particolari, ecc.»
STANZIAMENTI
a) Sviluppo economico2.819.073,00
b) Comunicazioni2.757.900,00
c) Commercio internazionale1.429.293,00
Totale (a+b+c)7.006.266,00
Riduzione 20% D.L. 851.401.253,20
Totale disponibilità5.605.012,80

La rideterminata disponibilità di euro 5.605.012,80 sarà pertanto utilizzata per:

Nomine responsabili (tabella 1 allegata)1.264.716,61
Indennità di diretta collaborazione presunta2.224.800,00
Personale a contratto rientrante nel contingente1.713.081,45
Buoni Pasto402.000,00
Totale5.604.598,06
Totale disponibilità5.605.012,80
Totale spesa presunta5.604.598,00
Differenza414,74

Al riguardo, si rassicura che lo stanziamento rideterminato sulla base della normativa vigente, viene stabilito quale limite invalicabile di spesa e consentirà, ove necessario, la copertura di eventuali elementi di variabilità che dovessero presentarsi, tramite diversa imputazione degli oneri di spesa.

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TABELLA 1

RESPONSABILI

Tip. ContrattoComp. Annuo
Capo Gabinetto192.402,70
Capo ufficio legislativo102.788,38
Consigliere diplomatico102.788,35
Capo ufficio stampa130.000,00
Segretario particolare72.398,68
Capo della segreteria149.047,40
Resp. segreteria tecnica149.047,40
Direttore del servizio controllo interno149.047,40
Capo segreteria sottosegretario72.398,69
Capo segreteria sottosegretario72.398,69
Capo segreteria sottosegretario72.398,69
 1.264.716,37
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ALLEGATO 2

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Atto n. 27).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL GOVERNO

Si fa presente quanto segue.
Con riferimento alla necessità di chiarimenti in ordine alla riduzione operata relativamente alle spese strumentali e di funzionamento, al fine di verificare la coerenza con il disposto dell'articolo 1, comma 16, del decreto legge n. 85 del 2008, si segnala che la riduzione del 20 per cento delle spese, prevista dell'articolo 1, comma 16, del decreto legge n. 85 del 2008 è stata operata, relativamente allo stato di previsione dell'ex Ministero della pubblica istruzione come segue:
per euro 376.557 sul Capitolo 1170, concernente «spese per acquisto di beni e servizi», con uno stanziamento iniziale del capitolo pari a euro 1.882.960;
per euro 3.798.000 quale quota parte, dello stanziamento iniziale del capitolo 1390, ammontante a euro 27.833.203, concernente «spese per la gestione ed il funzionamento del sistema informativo»... Si precisa che la spesa imputata a detto capitolo riguarda anche i servizi resi alle istituzioni scolastiche autonome, quindi, ai fini della determinazione della riduzione da operare, relativamente alle spese strumentali e di funzionamento, è stata stimata la somma di euro 18,99 mln imputabile ai servizi riferiti all'Amministrazione centrale e periferica, conseguentemente la riduzione del 20 per cento è stata determinata su quest'ultimo importo e non sull'intero stanziamento del capitolo;
euro 36.700 sul capitolo 7070, concernente «spese per acquisto di attrezzature e apparecchiature di mobilio e di dotazioni, librarie», avente uno stanziamento iniziale di euro 183.523.

Per quanto riguarda la riduzione apportata sull'ex stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca si è provveduto come segue:
per euro 383.822 sul capitolo 1257, concernente «spese per acquisto di beni e servizi», con uno stanziamento di euro 1.919.112;
per euro 18.108 sul capitolo 7070, concernente «spese per acquisto di attrezzature e apparecchiature di mobilio e di dotazioni librarie», avente uno stanziamento di euro 90.542.

Con riferimento alla richiesta di chiarimenti relativa al taglio delle dotazioni organiche dirigenziali, di cui all'articolo 74, comma 1, lettera a) del decreto legge n. 112 del 2008, si segnala che il Ministero dell'istruzione, università e ricerca, a seguito del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181 era stato scorporato in due distinti Ministeri; il Ministero della pubblica istruzione e il Ministero dell'università e della ricerca.
Successivamente il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2006 ha dato una prima attuazione al suddetto decreto-legge ripartendo gli organici del personale dirigenziale tra i due nuovi Ministeri, secondo la seguente tabella.

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Ministero pubblica istruzioneMinistero università e ricercaTotale
1a fascia                                                  328*40
2a fascia                                                73957796

* di cui uno aggiunto ai sensi dell'articolo 2, comma 137 del decreto legge n. 626 del 2006

Sulla base della tabella di cui sopra, e con i regolamenti di organizzazione dei nuovi Ministeri, sono state apportate le riduzioni previste dall'articolo 1 comma 404 della legge n. 296 del 2006, pari al 10 per cento degli uffici di livello dirigenziale generale e al 5 per cento degli uffici di livello dirigenziale non generale.
In particolare per quanto concerne il Ministero della pubblica istruzione, con il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 2007, n. 260 si è proceduto alla riduzione di 3 posti di livello dirigenziale generale e di 37 posti di livello dirigenziale non generale. Sul suddetto regolamento, la V Commissione della Camera ha espresso il proprio parere favorevole in data 7 novembre 2007, accertando l'effettiva sussistenza dei risparmi di spesa e pertanto il rispetto degli obiettivi di riduzione delle spese e delle strutture previsti dall'articolo 1, comma 404 delle legge n. 296 del 2006. Contemporaneamente è stato adottato il regolamento degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della pubblica istruzione che ha istituito un posto di livello dirigenziale a fronte di una effettiva riduzione di 3 posti di livello dirigenziale non generale. Tutto ciò ha comportato una nuova pianta organica del Ministero della pubblica istruzione che così può essere riassunta:

Ministero della pubblica istruzione
Dirigenti di prima fascia30
Dirigenti di seconda fascia699

Per quanto concerne invece il Ministero dell'università e della ricerca, le riduzioni da effettuarsi sulla base del disposto dell'articolo 1, comma 404 della legge n. 296 del 2006 sono state effettuate prevedendo il mantenimento degli 8 posti di livello dirigenziale generale e la riduzione di 5 posti dirigenziali di seconda fascia, di cui 3 a copertura della percentuale di posto dirigenziale generale non portato in diminuzione.
Tale operazione ha dato una nuova pianta organica pari a:

Ministero dell'università e della ricerca
Dirigenti di prima fascia8
Dirigenti di seconda fascia52

Premesso che il numero complessivo dei dirigenti generali del Ministero dell'università e della ricerca era stabilito dall'articolo 2, comma 137 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 convertito dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, tuttavia si segnala che, da un punto di vista degli oneri finanziari, l'allora Ministero dell'università e della ricerca aveva comunque operato una riduzione mediante la soppressione di tre incarichi dirigenziali di seconda fascia.

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Si rammenta, inoltre, che tale operazione, di compensazione della riduzione, mediante riduzione di incarichi dirigenziali di seconda fascia, fu consentita espressamente alle Amministrazioni (non solo all'allora, Ministero dell'università e della ricerca) dal Ministero dell'economia e delle finanze sulla base di un'apposita circolare adottata per i Ministeri che si erano scorporati.
Inoltre, giova ricordare che sia il Consiglio di Stato che le Commissioni parlamentari (ivi compresa la V Commissione Camera nella seduta del 9 ottobre 2007) resero parere favorevole sul regolamento in oggetto. Sul punto specifico, la V Commissione Camera ha osservato che «la mancata riduzione delle posizioni dirigenziali di livello generale discende dalla necessità di far fronte alle esigenze di funzionamento del Ministero, le cui limitate dimensioni non consentirebbero tale riduzione. I medesimi effetti in termini finanziari sono stati peraltro conseguiti mediante riduzione di uffici di livello dirigenziale non generale».
Tutto ciò premesso, comunque, lo scrivente Ministero, con il concerto del Ministero dell'economia e finanze non solo sullo schema di regolamento, ma sul modus procedendi, è partito dalla dotazione organica derivante dalle Tabelle allegata al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 2007, n. 260 (regolamento di organizzazione del Ministero pubblica istruzione) e al decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 2007, n. 264 (regolamento di organizzazione del Ministero dell'università e della ricerca). Rispetto a tali dotazioni organiche si è operata correttamente la riduzione del 10 per cento degli incarichi di prima fascia e del 15 per cento degli incarichi di seconda fascia.
Si è, quindi, tenuto conto del comma 4 dell'articolo 74 che prevede che, ai fini dell'attuazione della riduzione prevista per gli uffici dirigenziali di livello generale e quelli di livello non generale, si debba tener conto delle riduzioni già apportate dai regolamenti emanati ai sensi dell'articolo 1, comma 404 della legge n. 296 del 2006. Poiché tali riduzioni di spesa previste dall'articolo 1, comma 404 della legge n. 296 del 2006, come già ricordato, sono state già effettuate con il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 2007, n. 260 per il Ministero della pubblica istruzione e con il decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 2007, n. 264 per il Ministero dell'università e della ricerca, le percentuali di riduzione indicate al comma 1, lettera a) dell'articolo 74 passano conseguentemente dal 20 per cento al 10 per cento per gli uffici dirigenziali di livello generale e dal 15 per cento al 10 per cento per quelli di livello non generale.
Da ciò ne è perciò derivato un taglio della dotazione organica dirigenziale generale di 3,8 (arrotondato a 4) unità e di 75 unità della dotazione organica dirigenziale di seconda fascia, cui si aggiungono ulteriori 4 unità a copertura delle misure introdotte nel regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Si rinvia per ulteriori aspetti tecnico-finanziari a quanto codesta Amministrazione per la parte di competenza e come Amministrazione concertante dello schema di regolamento in esame, vorrà ulteriormente specificare.

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ALLEGATO 3

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Atto n. 28).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL GOVERNO

Relativamente alla richiesta di motivare l'esclusione di alcuni capitoli di bilancio dalla tabella con la quale, in relazione tecnica, si è data dimostrazione del rispetto della riduzione del 20 per cento per gli oneri relativi agli uffici di diretta collaborazione, si fa presente che i capitoli non ricompresi nella citata tabella sono quelli finalizzati alla remunerazione delle spese fisse ed accessorie per il personale in carica presso gli uffici di diretta collaborazione, nonché quelli dei correlati oneri riflessi.
Per quanto riguarda i suddetti capitoli, i medesimi non sono stati ricompresi nella citata tabella perché, nella relazione tecnica, si è data dimostrazione separata della riduzione del 20 per cento delle spese medesime, laddove si è illustrata la diminuzione delle dotazioni organiche degli uffici di diretta collaborazione, da 294 a 236 per i posti di personale non dirigenziale (-20 per cento) e da 24 a 16 per i posti di personale dirigenziale (-33 per cento).
La riduzione complessivamente operata corrisponde quindi ai limiti previsti dalla legge.
Per completezza si allega una tabella riassuntiva dell'effetto sulle spese di personale della citata riduzione dei posti:

 Riduzione unità A015
Stipendio
A030 -
R.I.A./Prog. economico di anzianità
1110 -
Indennità di amministrazione
1207 -
Retribuzione di posizione
1507 -
Retribuzione di posizione - Quota variabile
1212 -
Retribuzione di risultato
Totale
stanziamento
Dirigente
II fascia
840.129,9810.182,99 11.262,7714.000,005.000,00644.605,92
Seconda
area
Fascia 2
518.869,92903,912.246,40   110.101,15
Terza area
Fascia 2
2422.689,271.442,452.772,72   645.706,56
Terza area
Fascia 3
2923.978,571.541,573.112,08   830.334,38
Totale    2.230.748,01

Il totale dei risparmi lordo dipendente è pari a euro 2.230.748, rispetto ad uno stanziamento lordo dipendente complessivo, per i corrispondenti capitoli, pari a euro 11.146.294 per l'esercizio finanziario 2008, con una riduzione del 20 per cento

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dello stanziamento, così come disposto dell'articolo 1, comma 17, del decreto-legge n. 85 del 2008.
Per quanto concerne infine la richiesta di riformulare la disposizione dell'articolo 13 nel senso di prevedere che dall'attuazione del provvedimento «devono derivare» e non «derivano» i risparmi attesi, non si hanno osservazioni ostative al riguardo.
Si rinvia per ulteriori aspetti tecnico-finanziari a quanto codesta Amministrazione per la parte di competenza e come Amministrazione concernente dello schema di regolamento in esame, vorrà ulteriormente specificare.