ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/05389/080

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 678 del 07/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 07/08/2012
GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2012


Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/08/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/08/2012
Resoconto DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 07/08/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/08/2012

NON ACCOLTO IL 07/08/2012

PARERE GOVERNO IL 07/08/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

RESPINTO IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/05389/080
presentato da
DI STANISLAO Augusto
testo di
Martedì 7 agosto 2012, seduta n. 678

   La Camera,
   premesso che,
    il SIPRI Yearbook 2012, riguardo all'Italia, stima una spesa militare nel 2011 di circa 34,5 miliardi di dollari affermando che «la spesa militare dell'Italia è meno che trasparente, nel senso che è distribuita tra i budget di diverse amministrazioni statali». Inoltre, nel rapporto si legge che «le spese per le missioni militari all'estero sono approvate dal Parlamento italiano in un bilancio separato da quello del Ministero della Difesa. Oltre 1 miliardo di euro di forniture militari addizionali e per ricerca e sviluppo sono ogni anno finanziate dal Ministero dello Sviluppo Economico;
    l'Italia partecipa al programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2009, relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter e realizzazione dell'associata linea FACO/MROU;
    dall'ultimo rapporto della Corte dei conti statunitense (il Gao) sul programma F-35 Joint Strike Fighter, reso pubblico lo scorso 20 marzo emerge che i nuovi cacciabombardieri sono gravemente difettosi e richiederanno modifiche progettuali che ne faranno lievitare ulteriormente i costi;
    l'Italia partecipa al programma per acquistare 90 unità ad un costo attuale che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro;
    nel documento si legge che «lo sviluppo dei sistemi che garantiscono la capacità di combattimento del Joint Strike Fighter rimane in ritardo e a rischio: ad oggi solo il 4 per cento dei requisiti sono stati verificati (...). I caschi dei piloti con i display integrati si sono rivelati il problema più rischioso (...). Altri problemi ci sono con i radar, con il processore integrato, con gli equipaggiamenti di comunicazione e navigazione e con le capacità di guerra elettronica» (...). «Lo scorso ottobre i collaudatori hanno denunciato problemi anche con il sistema di visione notturna e con la manovrabilità del velivolo e in generale una scarsa affidabilità» «Lo sviluppo del software di bordo, il più complesso mai realizzato, sta prendendo più tempo del previsto e pone rischi tecnici significativi» (...). «La variante del velivolo per le portaerei non si è dimostrata adatta all'imbarco per problemi con l'uncino di coda, richiedendo una riprogettazione» (... ). «Vanno ancora fatti i collaudi sul volo a bassa quota, sul funzionamento dei sistemi d'arma e di attacco in picchiata e potrebbero riservare altre sorprese»;
    risulta, altresì, che il costo complessivo del programma sia già raddoppiato dal 2001 ad oggi per apportare le modifiche necessarie e a quanto pare non ancora sufficienti;
    sempre nel rapporto si legge che «il numero di modifiche al programma rimarrà molto elevato fino al 2019 (...). Con il passaggio alla fase di sviluppo dei software più complessi e delle capacità avanzate, il Jsf presenterà problemi costosi. Con la maggior parte dei collaudi di volo ancora da fare, il programma subirà ancora molte revisioni progettuali e continue modifiche del processo produttivo (...) con prevedibile ulteriore crescita dei costi»;
    tenuto conto che il vero obiettivo del provvedimento in esame è una revisione della spesa pubblica con tagli e una efficiente razionalizzazione delle risorse impiegate è opportuno, nonché necessario, tener presente la possibilità di ridurre le spese per l'acquisto di sistemi d'arma (30 miliardi complessivi di spesa nel 2012), valutare la possibilità di ottenere un risparmio di oltre 10 miliardi previsti nei prossimi anni per i 90 cacciabombardieri F-35 Jsf e di ben 1,4 miliardi previsti per le missioni all'estero,

impegna il Governo:

   nel breve e medio termine a valutare l'opportunità, a decorrere dall'esercizio finanziario per l'anno 2015 e fino al 2026, di ridurre gli importi da erogare annualmente per il programma F-35 Jsf del 50 per cento e a versare risparmi di spesa così realizzati, valutati in 891,724 milioni di euro per l'anno 2012, in 997,931 milioni di euro per l'anno 2013, in 969,655 milioni di euro l'anno 2014 e in 4.384,138 milioni di euro per il periodo 2015-2026, a favore di interventi per la messa in sicurezza dell'edilizia sanitaria pubblica e dell'edilizia scolastica;
   a valutare la possibilità di rivedere in toto la decisione di partecipare al programma per l'acquisizione degli F-35 Jsf anche alla luce dei recenti sviluppi a livello internazionale e delle molteplici e notevoli criticità e problematiche che si riscontrano e per le quali si prevedono in futuro costi molto più elevati di quanto previsto inizialmente al fine di recuperare risorse da impegnare in settori di maggiore urgenza e necessità.
9/5389/80Di Stanislao, Paladini.