Legislatura: 16Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 24/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 24/02/2010 DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 24/02/2010 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010 Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI PARERE GOVERNO 24/02/2010 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 24/02/2010
NON ACCOLTO IL 24/02/2010
PARERE GOVERNO IL 24/02/2010
RESPINTO IL 24/02/2010
CONCLUSO IL 24/02/2010
La Camera,
premesso che:
i commi da 7-undecies a 7-terdecies dell'articolo 5 del provvedimento in esame prevedono la sospensione, sino al 1o gennaio 2012, dell'adeguamento delle tasse e dei diritti marittimi in relazione al tasso di inflazione. Inoltre, per gli anni 2010 e 2011 si consente alle Autorità portuali di aumentare o ridurre la tassa di ancoraggio e la tassa portuale, nel rispetto del proprio equilibrio di bilancio;
la sospensione di cui al citato comma 7-undecies è diretta a fronteggiare la crisi di competitività dei porti nazionali, con riguardo anche all'attività prevalente di transhipment, ovvero il trasferimento (imbarco/sbarco) di contenitori dalle grandi navi porta container (navi madri) su battelli di dimensioni minori, definiti navi feeder, allo scopo di trasferire le merci dai grandi porti internazionali (hub transhipment) sulle reti ferroviarie landbridges che collegano porti situati su coste opposte e distanti, ovvero sulle reti di navi feeder verso porti minori che servono retroterra o hinterland regionali;
il comma 7-duodecies dell'articolo 5 del provvedimento in esame consente alle Autorità portuali, in via sperimentale per gli anni 2010 e 2011, di aumentare, fino al doppio, e diminuire, fino all'azzeramento, la tassa di ancoraggio e la tassa portuale, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 107 del 2009. E poiché gli interventi sulla misura della tassa di ancoraggio e della tassa portuale dovranno essere effettuati nel rispetto dell'equilibrio di bilancio delle Autorità portuali, il successivo comma 7-terdecies stabilisce che a copertura delle eventuali minori entrate derivanti dall'applicazione dei commi precedenti, ciascuna Autorità portuale dovrà corrispondentemente ridurre le spese correnti ovvero aumentare le entrate, nell'ambito della propria autonomia impositiva e tariffaria;
le disposizioni di cui ai commi 7-duodecies e 7-terdecies dell'articolo 5 del provvedimento in esame non appaiono idonee a fronteggiare la grave crisi di competitività dei porti nazionali italiani, la crisi del settore dei trasporti marittimi costituisce una delle più rilevanti emergenze nazionali, amplificate dalla sfavorevole congiuntura economica, che ha accentuato il divario già esistente con gli altri Paesi del Mediterraneo e del Nord Europa, aumentando il gap sfavorevole di competitività, in particolare nel settore della logistica e dell'intermodalità;
l'unico intervento adottato dal Governo sino ad oggi per sostenere il comparto marittimo è riscontrabile nella legge finanziaria 2010 dove si prevede la proroga per l'anno 2010 del limite di spesa di 15 milioni di euro dell'intervento di cui all'articolo 19, comma 12, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, avente ad oggetto l'indennità di mancato avviamento al lavoro per i lavoratori portuali addetti alle prestazioni di lavoro temporaneo occupati con contratto di lavoro a tempo indeterminato nelle imprese e agenzie di cui all'articolo 17, commi 2 e 5, della legge n. 84 del 1984;
tale intervento rappresenta con tutta evidenza una misura del tutto parziale per assicurare la funzionalità dell'intero settore,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di adottare iniziative, anche normative, volte ad evitare l'ulteriore aggravarsi di una situazione anche occupazionale già fortemente compromessa, con il rischio di dolorosissimi licenziamenti di migliaia di lavoratori del comparto;
a valutare l'opportunità di introdurre disposizioni di sostegno al comparto marittimo-portuale ed alla logistica, finalizzate a colmare il gap infrastrutturale del sistema portuale del Meridione rispetto agli altri Paesi competitor, nonché ad eliminare quelle criticità che frenano lo sviluppo della portualità italiana;
a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a favorire il totale azzeramento delle tasse di ancoraggio, con lo scopo di aumentare la competitività degli scali portuali italiani.
9/3210/22. Barbato, Monai, Di Stanislao.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2008 0185
EUROVOC :competitivita'
impianto portuale
impresa in difficolta'
indennita' e spese
mercato del lavoro
nave
pareggio del bilancio
personale dei trasporti
personale di terra
regione mediterranea CE