Legislatura: 16Seduta di annuncio: 289 del 24/02/2010
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010 ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/02/2010 Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 24/02/2010 Resoconto QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
ACCOLTO IL 24/02/2010
PARERE GOVERNO IL 24/02/2010
DISCUSSIONE IL 24/02/2010
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/02/2010
CONCLUSO IL 24/02/2010
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in discussione proroga al 31 maggio 2010 la sanatoria delle violazioni delle norme in materia d'affissioni e pubblicità commesse dal 1o gennaio 2005, sanatoria introdotta con la legge 27 febbraio 2009, n. 14, e originariamente prevista fino al 31 marzo 2009 relativamente a tutte le violazioni commesse mediante affissioni di manifesti politici ovvero di striscioni e mezzi similari;
tutte le predette violazioni, commesse fino al 31 maggio 2010, potranno dunque essere definite in qualunque ordine e grado di giudizio, nonché in sede di riscossione delle somme eventualmente iscritte a titolo sanzionatorio, mediante il versamento, a carico del committente responsabile, di una imposta pari, per il complesso delle violazioni commesse e ripetute, a 1.000 euro per anno e per provincia;
la normativa vigente in materia di propaganda elettorale, in realtà, prevede sanzioni chiare e adeguate per le suddette violazioni; il comma 2 dell'articolo 15 della legge n. 515 del 1993 prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 1 milione di lire a 50 milioni di lire in caso di inosservanza delle norme relative all'affissione di manifesti di propaganda elettorale effettuata al di fuori degli appositi spazi a ciò destinati in ogni comune, mentre il comma 3 dello stesso articolo 15 pone a carico, in solido, dell'esecutore materiale e del committente responsabile le spese sostenute dal comune per la rimozione della propaganda abusiva nelle forme di scritte o affissioni murali e di volantinaggio;
nei comuni italiani, in particolare nelle grandi città, in occasione di ogni tornata elettorale si assiste ad una crescita esponenziale del fenomeno dell'affissione di manifesti di propaganda politica al di fuori di qualsiasi spazio consentito, in particolare muri degli edifici, cassonetti, cabine telefoniche, cabine elettriche; senza considerare che la quasi totalità degli spazi del servizio «Pubbliche affissioni» gestiti dai comuni è occupata da manifesti di partiti politici privi dell'autorizzazione conseguente al pagamento dei diritti di affissione;
oramai da anni gli spazi di propaganda predisposti ai sensi della legge n. 212 del 1956 in occasione delle elezioni, assegnati individualmente ai singoli partiti che vi partecipano, sono oggetto di sistematica affissione abusiva che impedisce l'affissione di manifesti ai candidati ed ai partiti politici che si rifiutano di violare le leggi; tali condotte costituiscono un vero e proprio attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, penalizzando solo determinati soggetti politici ed impedendo ai cittadini di conoscere le diverse forze politiche e le proposte in campo;
dal 2005 ad oggi i comuni italiani hanno irrogato sanzioni per affissioni abusive anche a carattere politico le cui somme sono state conseguentemente messe a bilancio dagli stessi, di tal che può già prevedersi che l'entità complessiva del mancato introito nelle casse dei comuni per effetto della citata sanatoria non sarà certo irrilevante;
è inammissibile che, in occasione della campagna elettorale, le norme sulle affissioni vengano costantemente violate in attesa del «solito» meccanismo della «sanatoria», che interviene puntuale a seguito delle elezioni; peraltro prevedere un meccanismo simile a pochi mesi dallo svolgimento della competizione elettorale regionale prevista per i prossimi 27 e 28 marzo rischia seriamente di incentivare il fenomeno delle affissioni selvagge e abusive,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative al fine di rendere la normativa e il relativo sistema sanzionatorio in merito all'affissione abusiva di manifesti di propaganda elettorale realmente effettivi, evitando in futuro l'iniqua e deleteria pratica della sanatoria.
9/3210/1. Bernardini, Beltrandi, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.
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