ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02894/059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 26/02/2015


Stato iter:
26/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/02/2015
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 26/02/2015

PARERE GOVERNO IL 26/02/2015

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/02/2015

CONCLUSO IL 26/02/2015

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02894/059
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 1, rende applicabile la disciplina del decreto-legge n. 347 del 2003 alle imprese che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico, ammettendo alla procedura di amministrazione straordinaria la società ILVA S.p.A, con lo scopo di permettere la prosecuzione delle attività di impresa e la bonifica dell'area inquinata;
    fino ad oggi sono stati spesi ingenti somme per le attività di bonifica, in attuazione delle prescrizioni dell'AIA, sono stati emanati ben 7 decreti-legge in due anni e mezzo ma non è stata ancora risolta la crisi ambientale;
    oggi esistono gli strumenti e le tecnologie per poter assicurare la compatibilità ambientale e sanitaria degli impianti inquinanti come appunto le acciaierie; ma la scelta delle tecnologie di bonifica non è sempre semplice e deve essere orientata da valutazioni di natura tecnica, ma anche da considerazioni di tipo economico. L'offerta di tecnologie è oggi piuttosto ampia, tuttavia le varie soluzioni presentano tempi di realizzazione, effetti secondari di impatto ambientale e costi fortemente differenziati. Tali elementi impongono un'attenzione particolare, in relazione agli interventi di bonifica da realizzare, sulla scelta delle migliori tecnologie disponibili in funzione delle caratteristiche del sito, della tipologia di contaminazione, dell'impatto ambientale e della valutazione economica;
    l'adozione di un'unica autorizzazione ambientale (Autorizzazione Integrata Ambientale - AIA) e l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) costituiscono chiari esempi di una normativa intesa a fornire un quadro unitario, a livello europeo, per la tutela dell'ambiente;
    la decisione della Commissione europea (decisione di esecuzione 28 febbraio 2012, n. 2012/135/UE), che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Bat) per la produzione di ferro e acciaio, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle emissioni industriali, contiene dati e tecnologie cui devono uniformarsi gli impianti siderurgici in Europa, ma costituisce riferimento per le nuove procedure di autorizzazione ambientale a partire dal 2016, allorquando diverranno vincolanti;
    le norme italiane, invece, in campo ambientale hanno introdotto disposizioni più severe o adempimenti burocratici maggiori rispetto agli altri Paesi UE come emerge, ad esempio, da una comparazione dell'applicazione della normativa IPPC sul territorio comunitario. L'attuazione dell'IPPC nel nostro Paese è stata infatti caratterizzata da una serie di vincoli ed oneri non riscontrati in altri Stati membri;
    tale approccio si è verificato soprattutto nel caso dell'ILVA e delle bonifiche dell'area di Taranto ove le tecnologie utilizzate si sono rivelate alquanto dispendiose e non risolutive;
    è evidente che le scelte sulle tecnologie da utilizzare determinano preoccupanti risvolti sull'attività imprenditoriale, distogliendo importanti risorse economiche, umane e gestionali alla stessa attività produttiva e ostacolando così anche nuovi investimenti in tecnologie più efficienti e ambientalmente compatibili;
    si tratta di divergenze che si verificano soprattutto nel nostro Paese, rispetto agli altri Paesi UE, e che dovrebbero essere superate, anche al fine di facilitare e favorire l'efficacia dell'approccio integrato che caratterizza l'IPPC e lo sviluppo di nuove tecnologie. Solo in questo modo si potrà aiutare la ripresa economica del nostro sistema industriale e affrontare le serie ripercussioni di tipo economico e sociale che la crisi ha generato,

impegna il Governo

ad adottare tutte le opportune iniziative per permettere la rivisitazione delle tecnologie utilizzate per la bonifica dell'area di Taranto e garantire l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili in funzione delle caratteristiche del sito, della tipologia di contaminazione, dell'impatto ambientale e della valutazione economica.
9/2894/59Gianluca Pini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

analisi economica

protezione dell'ambiente

scelta di tecnologia