Legislatura: 17Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 26/02/2015 DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/02/2015
ACCOLTO IL 26/02/2015
PARERE GOVERNO IL 26/02/2015
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/02/2015
CONCLUSO IL 26/02/2015
La Camera,
premesso che;
dal 31 gennaio 2014 è stato sospeso il servizio di trasporto oncologico di Taranto, dalla citata data circa 45 operatori del servizio sono rimasti senza lavoro per esaurimento dei fondi, evidenziandosi così un danno rilevante sia per i lavoratori che per i circa 1000 pazienti interessati per i quali è vitale la ripresa del servizio di trasporto oncologico;
l'incidenza di patologie oncologiche nei comuni limitrofi allo stabilimento Ilva di Taranto risulta notevolmente più elevata rispetto al dato nazionale proprio a causa della presenza del polo siderurgico,
la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo approvata dall'ONU stabilisce che ogni individuo ha diritto alle cure mediche e ai servizi sociali necessari;
la Costituzione con gli articoli 2 e 32, tutela l'individuo nel suo bisogno di personalità e socialità. Il diritto alla salute è riconosciuto come fondamentale diritto dell'uomo (articolo 2 Cost.) e l'articolo 32 della Costituzione stabilisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti»,
impegna il Governo
a valutare, nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica, la possibilità di reperire, anche con successivi provvedimenti, ulteriori e adeguate risorse, allo scopo di garantire comunque la continuità del servizio di trasporto oncologico nel comune e nella provincia di Taranto.
9/2894/27. (Testo modificato nel corso della seduta) Grillo.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Carta dei diritti dell'uomo
diritto alla salute
diritti umani