Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: ROSSI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/10/2020 Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
NON ACCOLTO IL 12/10/2020
PARERE GOVERNO IL 12/10/2020
RITIRATO IL 12/10/2020
CONCLUSO IL 12/10/2020
La Camera,
premesso che:
l'articolo 96 del provvedimento in esame contiene misure in materia di editoria;
il cosiddetto «bonus cultura», introdotto per la prima volta con la legge di bilancio per il 2016 e da ultimo rinnovato con l'articolo 1, comma 357, della legge di bilancio per il 2020, è uno strumento volto a sostenere i consumi culturali in Italia;
secondo gli ultimi dati disponibili di fonte Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, su una platea annua potenziale di circa 500 mila fruitori il numero dei diciottenni che hanno usufruito del plafond annuale di euro 500 è cresciuto nel tempo, dai circa 356 mila nel 2016 ai circa 450 mila nel 2019;
nel nostro Paese vi sono indici di lettura in costante calo, come certificato dall'ISTAT da ultimo nel dicembre 2018, con un declino molto consistente dell'abitudine alla lettura di giornali quotidiani e periodici;
mentre le spese per l'acquisto di abbonamenti cartacei e digitali ai quotidiani sono state inserite tra quelle per le quali i neo-diciottenni possono utilizzare il «bonus cultura» in virtù del citato articolo 1, comma 357, della legge di bilancio per il 2020, non avviene lo stesso per le spese per l'acquisto di abbonamenti cartacei e digitali ai periodici;
oltre che necessario ad incentivare i giovani ad accedere a un ulteriore strumento di informazione e approfondimento mettendo a loro disposizione una opzione in più per l'utilizzo del «bonus cultura» senza oneri aggiuntivi per lo Stato, l'inclusione delle spese per gli abbonamenti ai periodici tra quelle ammissibili costituirebbe anche un segnale di attenzione alla crisi di vendite dei periodici;
secondo le rilevazioni di Accertamento Diffusione Stampa che elabora i dati comunicati dagli editori, con riferimento all'ultimo mese su cui sono disponibili dati, maggio 2020, le vendite totali cartacee e digitali (escluse quindi le copie diffuse di testate registrate in abbinamento all'iscrizione ad associazioni o enti professionali) dei principali mensili monitorati sono calate su base annua di circa il 30 per cento,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità, in sede di rifinanziamento e proroga del «bonus cultura» per l'anno 2021, di includere, tra le spese ammissibili ai fini della suddetta misura, quelle per l'acquisto di abbonamenti cartacei e digitali ai giornali periodici, in aggiunta alle spese per l'acquisto di abbonamenti ai giornali quotidiani, già ammesse per l'anno in corso.
9/2700/76. Rossi, Prestipino, Ciampi, Di Giorgi, Mollicone.