ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 12/10/2020
Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 12/10/2020
Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/158
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame reca ulteriori misure per il sostegno e il rilancio dell'economia per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso l'impiego degli ulteriori 25 miliardi di euro di scostamento di bilancio approvati dal Parlamento lo scorso 29 luglio;
    particolarmente delicata in questo periodo di emergenza è stata la gestione della sicurezza all'interno degli istituti penitenziari italiani, dove, oltre agli aspetti sanitari e all'adozione, seppur non tempestiva, di protocolli di sicurezza per prevenire i contagi, gli agenti di polizia hanno affrontato gravi rivolte carcerarie;
    gli uomini e le donne della polizia penitenziaria hanno dovuto, pur sotto organico e con scarsa dotazione di mezzi, fronteggiare, con rischio per l'incolumità personale, detenuti rivoltosi armati di spranghe, coltelli e olio bollente;
    da tempo i sindacati di categoria denunciano la grave carenza organica della polizia penitenziaria, costretta a lavorare in condizioni di estrema difficoltà, tra turnazioni massacranti e straordinari non sempre retribuiti, con il rischio, purtroppo sempre più frequente, di subire aggressioni, sia fisiche che psicologiche, da parte dei detenuti;
    preoccupanti le parole del procuratore di Napoli Giovanni Melillo, in audizione presso la Commissione Antimafia della Camera dei deputati, che, parlando di alcune carceri del territorio, ha denunciato: «Il carcere è il luogo dove lo Stato esercita una assai limitata capacità di controllo. Sono fuori controllo, vi dominano le organizzazioni mafiose (...) In alcune carceri vi sono autentiche piazze di spaccio»;
    con nota protocollo n. 541/20 S.G. dello scorso 22 settembre, il sindacato di categoria ha denunciato che anche nelle carceri italiane sta crescendo il numero di contagi giornalieri e «tale circostanza potrebbe portare al verificarsi di nuove forme di protesta inscenate dalla popolazione detenuta con tutte le nefaste conseguenze che purtroppo abbiamo già avuto modo di vedere.»,

impegna il Governo:

a procedere ad assunzioni nel corpo della Polizia Penitenziaria, anche mediante scorrimento fino ad esaurimento delle graduatorie vigenti, al fine di garantire il mantenimento della sicurezza e ordine all'interno delle strutture penitenziarie italiane e l'incolumità della popolazione carceraria.
9/2700/158. (Testo modificato nel corso della seduta) Ferro, Prisco, Ciaburro.