ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/142

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/142
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame dispone, all'articolo 30-bis – Misure urgenti per il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, quanto segue: «1. All'articolo 5-bis del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, il comma 2 è sostituito dal seguente:
     “2. Al fine di assicurare un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute affidati al Ministero della salute, di garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e di fronteggiare la carenza di medici specialisti e di specialisti biologi, chimici, farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi, fino al 31 dicembre 2022, in deroga al comma 1 dell'articolo 15-nonies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, i dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale nonché i dirigenti di cui all'articolo 17, comma 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo, comunque non oltre il settantesimo anno di età”»;
    in data 5 ottobre 2020, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in un comunicato annunciava quanto segue: «Con riferimento al Concorso per l'accesso dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l'anno accademico 2019/2020, si comunica che risultano intentati numerosi ricorsi giurisdizionali da parte dei medici appartenenti alle categorie individuate dall'articolo 7, comma 2, lettera c) del bando di concorso, il quale prevede che in applicazione dell'articolo 19, comma 5, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, i punteggi di cui al presente comma 2 non possono essere attribuiti ai candidati che alla data di presentazione della domanda si trovino in una delle seguenti condizioni: già in possesso di un diploma di scuola di specializzazione universitaria di area sanitaria; già in possesso di diploma di formazione specifica per medico di medicina generale; già titolari di un contratto di formazione medica; dipendente medico chirurgo di strutture del Servizio sanitario nazionale o di strutture private con esso accreditate».
    Pertanto, dovendo dare esecuzione ai provvedimenti cautelari che sono pervenuti, e continuano a pervenire nelle ultime ore presso il Ministero — sentita anche l'Avvocatura dello Stato — si dispone un rinvio della data di pubblicazione della graduatoria prevista in data odierna lunedì 5 ottobre, in considerazione della necessità di procedere alla corretta formazione della graduatoria nel rispetto del dictum cautelare dell'autorità giudiziaria;
    posto che è acclarata ormai da anni la mancanza di specialisti in campo sanitario, necessari soprattutto nella attuale emergenza sanitaria, appare dunque evidente che mentre da un lato si tenta di «...fronteggiare la carenza di medici specialisti e di specialisti biologi, chimici, farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi...» chiedendo ai dirigenti medici e sanitari di trattenersi «...in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo, comunque non oltre il settantesimo anno di età...», dall'altro sussiste addirittura il ritardo della pubblicazione delle graduatorie per il Concorso per l'accesso dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l'anno accademico 2019/2020 che non consente nemmeno l'avvio della formazione specialistica;
    inoltre, il numero dei contratti di formazione-lavoro previsti dai bandi di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area sanitaria appare ancora insufficiente;
    e infatti, secondo quanto si evince da fonti di stampa, al predetto concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina avrebbero preso parte oltre ventitremila medici a fronte di sole 14.455 borse finanziate tra Stato, regioni e altri enti pubblici e/o privati (fonte Ministero dell'università e della ricerca) e ciò evidenzia che le risorse aggiuntive per aumentare il numero dei contratti di formazione-lavoro previsti dai bandi di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area sanitaria stanziate nel recente decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, nonostante abbiano contribuito a ridurre il fenomeno del cosiddetto «imbuto formativo», appaiono però ancora insufficienti a consentire a tutti i medici laureati ed abilitati di potersi specializzare e di poter sopperire alla grave mancanza di specialisti in campo sanitario che in questo periodo di emergenza non sono ancora disponibili,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di porre in essere ogni utile provvedimento volto a favorire e completare le procedure di pubblicazione delle graduatorie di merito del Concorso per l'accesso dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l'anno accademico 2019/2020 e a comunicare le date per i successivi adempimenti, a partire dalle assegnazioni di Scuola e Sede per ciascun candidato risultato vincitore di concorso, nonché, nell'ambito delle valutazioni sulle priorità da realizzare, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, a stanziare ulteriori risorse economiche adeguate ad incrementare i contratti di formazione-lavoro previsti dai bandi di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area sanitaria in misura tale da consentire a tutti i medici che ancora non hanno avuto l'opportunità di avere accesso alla formazione specialistica.
9/2700/142. (Testo modificato nel corso della seduta) Gemmato, Ciaburro.