Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: CHIAZZESE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020 ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/10/2020 CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ACCOLTO IL 12/10/2020
PARERE GOVERNO IL 12/10/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020
CONCLUSO IL 12/10/2020
La Camera,
premesso che:
il decreto in esame reca al Capo VI misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia tra cui figurano il potenziamento degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni e altre misure per il settore automotive;
al fine di contribuire agli obiettivi dell'accordo di Parigi, la trasformazione dell'intero settore dei trasporti verso il livello zero di emissioni deve essere accelerata, considerando la comunicazione della Commissione del 28 novembre 2018 dal titolo «Un pianeta pulito per tutti — Visione strategica europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra», che delinea una visione delle trasformazioni economiche e sociali che, con la partecipazione di tutti i settori dell'economia e della società, devono essere intraprese per realizzare la transizione verso quota zero emissioni nette entro il 2050;
risulta cruciale per ridurre drasticamente e senza indugi le emissioni degli inquinanti atmosferici dei trasporti e tutelare la salute umana e l'ambiente, ridurre ulteriormente le emissioni dei veicoli con motori a combustione convenzionali e favorire la conquista di una significativa quota di mercato entro il 2030 di veicoli a zero emissioni per poi prevedere, dopo il 2030, ulteriori riduzioni delle emissioni di CO2 per le autovetture;
le comunicazioni della Commissione del 31 maggio 2017 dal titolo «L'Europa in movimento — Un'agenda per una transizione socialmente equa verso una mobilità pulita, competitiva e interconnessa per tutti» e dell'8 novembre 2017 dal titolo «Mobilità o basse emissioni: manteniamo gli impegni — Un'Unione europea che protegge il pianeta, dà forza ai suoi consumatori e difende la sua industria e i suoi lavoratori» evidenziano che i livelli di prestazione delle emissioni di CO2 delle autovetture rappresentano un forte incentivo per l'innovazione e l'efficienza e contribuiranno a rafforzare la competitività dell'industria automobilistica e a preparare il terreno per l'introduzione di veicoli a zero in modo tecnologicamente neutro;
il regolamento UE 2019/631 incentiva l'industria automobilistica ad investire nelle nuove tecnologie e promuove attivamente l'ecoinnovazione: l'esperienza infatti dimostra che le ecoinnovazioni hanno contribuito positivamente all'efficienza in termini di costi dell'attuazione dei regolamenti (CE) n. 443/2009 e (UE) n. 510/2011 e alla riduzione delle emissioni reali di CO2;
considerato che:
i Governi di molti Paesi europei stanno abbracciando l'idea della mobilità elettrica quale unica strada da seguire in futuro e per questo hanno definito date limite per porre fine alla commercializzazione di nuovi veicoli di categoria M1 a benzina e diesel (come ad esempio Francia, Norvegia, Germania, Olanda, Irlanda e Paesi Bassi e Regno Unito);
la mobilità elettrica può fungere da leva economica per accelerare la ripresa del Paese provato duramente dallo scoppio della pandemia e dare una nuova prospettiva di vita all'industria automobilistica nazionale;
il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) prevede, entro il 2030, una crescita estremamente rilevante delle auto Full Electric;
è importante che sia garantita all'industria automobilistica prevedibilità e certezza per il parco autovetture nuovo in termini di pianificazione per la riconversione, la riqualificazione e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori del comparto nonché che siano avviate iniziative di formazione e di ricerca in stretta collaborazione con le parti sociali e le autorità competenti,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, adottare interventi normativi finalizzati a disciplinare, sul territorio nazionale, a partire dal 2035, il divieto di commercializzazione di nuovi autoveicoli di categoria M1 con emissioni di CO2 superiori ai livelli definiti dall'articolo 3, lettera m) del Regolamento (UE) 2019/631, garantendo altresì all'industria automobilistica nazionale di pianificare la riconversione, la riqualificazione e l'aggiornamento delle proprie competenze.
9/2700/118. Chiazzese, Sut, Zanichelli.