Legislatura: 18Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 09/09/2020 Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA PARERE GOVERNO 09/09/2020 Resoconto MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
DISCUSSIONE IL 09/09/2020
ACCOLTO IL 09/09/2020
PARERE GOVERNO IL 09/09/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/09/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 10/09/2020
CONCLUSO IL 10/09/2020
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame riguarda una serie di materie tra di loro connesse, fra cui la digitalizzazione della pubblica amministrazione, che si auspica si continui a perseguire anche al di là delle contingenze emergenziali;
la semplificazione normativa e burocratica è un obiettivo da perseguire con costanza, mediante non solo una diminuzione quantitativa di regole e processi, ma anche, e soprattutto, attraverso un loro miglioramento qualitativo e una loro razionalizzazione;
l'articolo 35 del provvedimento prevede che, in materia di consolidamento e razionalizzazione delle infrastrutture digitali del Paese, la Presidenza del Consiglio dei ministri promuova lo sviluppo di un'infrastruttura ad alta affidabilità localizzata sul territorio nazionale per la razionalizzazione e il consolidamento dei Centri per l'elaborazione delle informazioni, destinata a tutte le pubbliche amministrazioni;
già il Garante della Privacy, nella relazione annuale 2020, chiedeva al parlamento «se non si debba investire in un'infrastruttura cloud pubblica, con stringenti requisiti di protezione, per riversarvi con adeguata sicurezza dati di tale importanza»;
l'esigenza di avere un cloud italiano è stata evidenziata dalla recente devastante pandemia di Covid-19 che ha contribuito all'accelerazione del processo di digital transformation. Difatti cittadini, imprese e istituzioni si sono trovati costretti ad utilizzare tutte le possibili tecnologie per poter svolgere le attività quotidiane in modalità smart-working e utilizzando servizi in cloud, gli unici in grado di garantire la continuità del business anche da remoto od in tal modo mantenere in vita la Nazione;
il cloud italiano consentirebbe di guadagnare la sovranità dei dati digitali in Italia che rafforzerebbe la sicurezza, la tutela della privacy e la cyber sicurezza dei dati digitali prodotti, sia pubblici che privati;
il tema, infatti, della sovranità digitale si sta imponendo con forza in Europa;
dati provenienti da varie ricerche ci dicono che l'esigenza di passare ai cloud durante il periodo di gestione dell'emergenza continua ad essere una priorità per oltre il 63 per cento di aziende e istituzioni. È evidente che in un contesto del genere l'esigenza di possedere il controllo dei dati per la loro protezione è indispensabile. Possedere la sovranità digitale è fondamentale per garantire in futuro la tutela delle informazioni ivi depositate;
la Germania ha recentemente annunciato la costituzione di un'agenzia federale per la sicurezza cibernetica, il cui compito principale sarà quello di sviluppare nuove tecnologie per difendere le infrastrutturale digitali tedesche dai cyber attacchi;
come ha detto Stefano Mele a Formiche.net, «Occorre muoversi al più presto per evitare che l'Italia sia un attore non protagonista del futuro mercato tecnologico europeo, oggi saldamente nelle mani del governo francese e ancor di più di quello tedesco, agendo con estrema urgenza — possibilmente attraverso una precisa strategia sia nel breve, che nel medio-lungo periodo — al fine di disinnescare fin da subito almeno quei potenziali effetti di questo scenario che impatteranno sulla nostra sicurezza nazionale»,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di promuovere un'adeguata Politica di Classificazione dei dati della Pubblica Amministrazione avente l'obiettivo di stabilire un catalogo dei dati in possesso dalle Amministrazioni, indirizzare quali sono le funzioni critiche sulle quali effettuare valutazioni di impatto, identificare una adeguata etichettatura dei dati in possesso dalle Amministrazioni evidenziando quali siano quelli di alta criticità, operare decisioni sulla dislocazione dei dati sul territorio nazionale, predisporre un monitoraggio continuo dei dati della Amministrazioni, così da evitare la concentrazione di dati in un'unica infrastruttura di rete, con i conseguenti rischi in termini di sicurezza dei dati e dell'infrastruttura stessa, nonché un aggravio in termini di tempi di migrazione e di scarsa efficienza;
a valutare l'opportunità, al fine di garantire la sovranità digitale, di istituire un sistema telematico nazionale, di proprietà pubblica, ad architettura distribuita per l'archiviazione, l'elaborazione e la trasmissione di dati strategici per la Pubblica Amministrazione;
a valutare l'opportunità, al fine di garantire la sovranità digitale, di istituire un'agenzia, sul modello delle autorità amministrative indipendenti, per la sicurezza cibernetica, al fine di migliorare la qualità dell'architettura di sicurezza della Nazione.
9/2648/20. Mollicone.