ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02537/004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 363 del 30/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: MAMMI' STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2020


Stato iter:
30/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/06/2020
ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 30/06/2020

PARERE GOVERNO IL 30/06/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/06/2020

CONCLUSO IL 30/06/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02537/004
presentato da
MAMMÌ Stefania
testo di
Martedì 30 giugno 2020, seduta n. 363

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 1 reca la disciplina dello svolgimento di un'indagine di sieroprevalenza, epidemiologica e statistica, condotta dal Ministero della salute e dall'ISTAT, concernente la diffusione nella popolazione italiana del virus SARS-COV-2; in base al comma 5, le regioni e le province autonome, sulla scorta dei dati raccolti, al fine di favorire l'adesione all'indagine, comunicano con modalità sicure ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta i nominativi dei relativi assistiti rientranti nei campioni, affinché questi ultimi siano informati dai suddetti professionisti in merito all'indagine in corso;
    risulta al riguardo di fondamentale importanza il ruolo svolto dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta per garantire l'adesione della popolazione ad un percorso di screening massivo e per assicurare una oculata sorveglianza epidemiologica che consenta di prevenire, monitorare e trattare tempestivamente e adeguatamente nuovi eventuali focolai che potrebbero insorgere a livello territoriale;
    è altresì indispensabile il ruolo svolto dalla medicina generale del territorio quanto alla diffusione di informazioni alla popolazione in merito ai comportamenti, individuali e dei nuclei familiari, da osservare al fine di prevenire la diffusione del virus ed è riconosciuta la propria capacità di monitoraggio e sorveglianza di anomalie che possano indicare l'insorgenza o il sospetto di nuovi focolai epidemici;
    per evitare che si manifestino nuovamente ricadute sanitarie simili a quelle che hanno connotato la cosiddetta «Fase 1», è indispensabile rafforzare l'anello della catena rappresentato dalla medicina territoriale, implementando e ottimizzando il percorso di presa in carico del paziente a livello territoriale, garantito attraverso la rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che, insieme agli specialisti ambulatoriali, interni ed esterni, e agli infermieri di famiglia e di comunità che li coadiuveranno, potrebbero costituire la prima barriera di difesa contro una possibile recrudescenza dell'epidemia di COVID-19;
    il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta è, infatti, la prima figura sanitaria interpellata dal paziente e che, pertanto, ha la possibilità di accertare tempestivamente lo sviluppo di sintomi di un probabile focolaio ed intervenire dandone segnalazione al Dipartimento di prevenzione e affidando l'assistenza dei pazienti affetti da COVID-19, che non necessitano di ricovero ospedaliero, ai medici delle USCA, contribuendo così al decongestionamento delle strutture ospedaliere;
    tuttavia, nonostante che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta rappresentino il primo e fondamentale fattore strategico della rete di assistenza territoriale, il proprio contributo è fortemente limitato, essendo essi sprovvisti di strumenti atti a consentirgli un intervento precoce di diagnosi e cura del paziente, quali la possibilità di effettuare il tampone faringeo, al momento unico metodo di diagnostica certo, e il potere di prescrittibilità di farmaci che ad oggi stanno mostrando evidenze di efficacia nella terapia contro il COVID-19;
    la possibilità di svolgere il proprio servizio tramite il ricorso a procedure più snelle e meno burocratizzate consentirebbe di aumentare il potere di intervento di circa 80.000 medici di medicina generale presenti sul territorio nazionale e conferirebbe loro un peso determinante nella prevenzione e nel monitoraggio del territorio per contrastare la diffusione di eventuali nuovi contagi,

impegna il Governo:

   a intraprendere azioni mirate al potenziamento del ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, al fine di implementare l'attività di sorveglianza epidemiologica, nonché consentire di monitorare e trattare correttamente gli eventuali focolai che potrebbero nuovamente attivarsi sul territorio;
   allo scopo di raggiungere i suddetti obiettivi, a dotare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta di maggiori strumenti diagnostici e autorizzarli alla prescrizione di farmaci che ad oggi stanno mostrando evidenze di efficacia nella cura contro il COVID-19.
9/2537/4Mammì.