ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2020
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 23/04/2020
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA 23/04/2020
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI 23/04/2020
PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/318
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    il Decreto n. 18 del 2020 prevede, tra l'altro, misure di sostegno ai lavoratori anche precari nonché alle imprese a seguito delle conseguenze anche economiche dell'emergenza epidemiologica;
    per effetto delle riforme attuate negli anni ed in particolare con il cosiddetto decreto sicurezza n. 113 del 2018 ed in conseguenza della mancata emanazione, ormai da quasi un decennio, di effettivi decreti flussi di ingresso per lavoro, molti cittadini stranieri, presenti in Italia, sono diventati o sono rimasti irregolari, cioè privi di permesso di soggiorno, pur svolgendo in molti casi un'attività lavorativa;
    l'attuale condizione di emergenza sanitaria mondiale legata alla Pandemia da COVID-19 rende impossibile il movimento delle persone, e quindi anche per l'eventuale ritorno nei Paesi di origine, per effetto sia della chiusura dei confini da parte di moltissimi Stati, sia per il rischio di diffusione del COVID-19 in aree geografiche ad oggi meno colpite dal contagio e soprattutto con un sistema sanitario oggettivamente inadeguato a far fronte all'espandersi della pandemia;
    numerose attività, non solo nel comparto agricolo, ma anche nei servizi di cura per bambini, persone anziane, ammalate e non autosufficienti sono oggi maggiormente svolte da cittadini stranieri già presenti in Italia, spesso in condizione di irregolarità;
    per effetto delle misure restrittive adottate da Governo per contenere la diffusione dei COVID-19 molle di queste persone non possono più svolgere la propria attività lavorativa e si trovano quindi in grande difficoltà economica impedendogli la loro condizione di irregolarità di usufruire delle misure di assistenza messe in campo dal Governo;
    il settore agricolo in particolare sta risentendo della mancanza di manodopera rendendo concreto il rischio di una paralisi della raccolta che metterebbe in ginocchio l'intero comparto creando anche un rischio oggettivo per l'approvvigionamento alimentare dei cittadini;
    far emergere dalla irregolarità migliaia di persone che comunque vivono sul territorio italiano oltre ad essere una misura di civiltà necessaria consentirebbe loro in questo momento in particolare di accedere ai servizi, anche sanitari, predisposti per l'intera popolazione e dunque produrrebbe anche l'effetto di contenere la diffusione del COVlD-19 salvaguardando la salute pubblica a del nostro Paese e dei paesi di origine degli stessi cittadini stranieri;
    prevedere in via straordinaria per il periodo dell'emergenza una regolarizzazione dei cittadini stranieri presenti irregolarmente nel nostro Paese per consentirgli di non vivere in condizione di clandestinità e quindi di non doversi sottrarre agli strumenti di controllo, aumentando il rischio di propagazione del contagio e anzi, di utilizzare tutti gli strumenti di prevenzione e cura previsti da SSN, significa aumentare la sicurezza di tutti, la loro, dei cittadini italiani e degli altri cittadini stranieri regolarmente presenti sul nostro territorio,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere forme di regolarizzazione, anche attraverso un permesso di soggiorno temporaneo per motivi di lavoro, per i cittadini stranieri che possono dimostrare la loro presenza in Italia al fine di rendere ancora più efficaci le azioni di contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19, salvaguardare la salute pubblica e contemporaneamente sostenere sia i comparti produttivi che le famiglie gravemente colpiti dalla carenza di lavoratori disponibili allo svolgimento di tali attività a causa dell'emergenza sanitaria.
9/2463/318Palazzotto, Quartapelle Procopio, Muroni, Fusacchia, Lattanzio, Fratoianni, Pastorino.