ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01386/130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 40 del 22/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: CIMADORO GABRIELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/07/2008


Stato iter:
23/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2008
Resoconto CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
 
PARERE GOVERNO 23/07/2008
VEGAS GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2008
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/07/2008

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 23/07/2008

PARERE GOVERNO IL 23/07/2008

DISCUSSIONE IL 23/07/2008

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/2008

CONCLUSO IL 23/07/2008

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/1386/130
presentato da
GABRIELE CIMADORO
testo di
mercoledì 23 luglio 2008, seduta n.041

La Camera,
premesso che:
la competitività del nostro Paese e la sua capacità di reggere il confronto con gli altri partners europei si misura principalmente sulla capacità di produrre e gestire energia;
tale capacità ha assunto oggi un rilievo strategico ancora più decisivo rispetto agli ultimi decenni;
l'energia, la sua produzione, la sua distribuzione e controllo, è la questione del nuovo millennio: i destini, non solo del nostro Paese, ma del mondo intero, sono legati alla questione energetica;
sappiamo quanto sia rilevante l'apparizione sullo scenario mondiale di nuovi potenti ed aggressivi protagonisti, basti pensare a due nazioni come l'India e la Cina, più sub-continenti che nazioni vere e proprie: proprio questi nuovi protagonisti richiedono quantità di energia enormi per sostenere il loro sviluppo;
recentemente a livello internazionale è emersa chiaramente l'impossibilità di arrivare ad un accordo generale proprio per l'indisponibilità dei nuovi protagonisti asiatici;
l'Europa è nata proprio nell'ottica di salvaguardare la competitività dei suoi membri di fronte ad un mercato mondiale troppo vasto perché ognuno di essi singolarmente possa riuscire a competere;
oggi il processo di integrazione europeo sta drammaticamente rallentando: mentre si estendono i confini, si marcano però tra i partners storici le differenze e le caratterizzazioni nazionali; manca tra le altre una politica comune sull'energia, mancano investimenti e progetti comuni;
l'Italia non ha proprie risorse energetiche sufficienti, compra energia, ed è in ritardo anche culturalmente sull'utilizzo delle energie rinnovabili; in luogo di investimenti sullo sviluppo di nuove fonti energetiche, si rispolverano e si propongono, a fasi alterne, interventi sullo sviluppo del carbone e del nucleare;
è fondamentale chiedersi quale sia il ruolo del nostro Paese nel nuovo scenario mondiale: quest'ultima non può essere una domanda retorica. Come costruire una nuova prospettiva energetica per l'Italia è una domanda a cui la politica deve saper dare una risposta concreta e realmente praticabile;
enormi flussi di ricchezza e, dunque, di potere di scelta, si stanno muovendo in questi anni: non si tratta sempre di un movimento coerente; lo stesso allargamento dei confini della democrazia comporta costi enormi, sacrifici necessari su cui bisogna riflettere perché sarà soprattutto l'occidente e le sue aeree più deboli a pagarli;
l'affermazione del potere, del diritto-dovere di scelta per i «nuovi cittadini» che acquisiscono oggi tale dimensione comporta, non possiamo dimenticarlo, anche una redistribuzione della ricchezza e della sua gestione; produzione e consumi si stanno diversificando, si stanno «spostando», trovando nuovi luoghi di creazione e di gestione;
l'aumento dei consumi, dei livelli di istruzione, ed anche, come detto, l'affermazione del metodo democratico, a cui non sempre si accompagna fisiologicamente l'affermazione della cultura della democrazia, nonché l'estensione della rivendicazione della capacità di scelte responsabili in Paesi dall'enorme potenziale di crescita, determina una nuova cartina geografica delle forze e degli interessi ed inevitabilmente una nuova distribuzione delle energie disponibili;
in Parlamento recentemente è stato affermato, da un importante esponente del Governo, che il mondo sta cambiando, è stata fatta una panoramica estesa ed articolata di questi cambiamenti, senza precisare però, rispetto alla questione energetica, intendimenti sufficientemente chiari rispetto al ruolo del nostro Paese in questo mutato scenario;
nel decreto alla nostra attenzione è stata proposta una riforma per l'Autorità dell'energia: la modifica prospettata ne avrebbe fatto un ibrido, una sorta di via di mezzo tra un organo di regolamentazione e una specie di supervisore per il ritorno al nucleare; successivamente, a quanto pare, questa proposta di modifica, dopo essere stata approvata, è di fatto scomparsa;
in materia energetica non è accettabile procedere per approssimazioni, con confusione, e senza una strategia chiara, basata su obiettivi certi e concretamente raggiungibili;
le autorità di controllo operano e devono operare in piena autonomia ed indipendenza; se vengono meno tali requisiti, viene meno il loro stesso significato, la loro ragion d'essere;
la legge garantisce l'indipendenza delle autorità di controllo, non solo dagli operatori economici, ma anche dai soggetti politici,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di rispettare, anche per il futuro, le scadenze naturali per le cariche delle Autorità sull'energia ed a intervenire, nel rispetto delle proprie competenze, per salvaguardarne e garantirne la piena autonomia ed indipendenza, nonché ad adottare le iniziative di competenza per provvedere alla nomina dei membri mancanti dell'Autorità, ponendo fine ad una inadempienza tanto inaccettabile quanto immotivata, data anche la rilevanza strategica dei suoi compiti.
9/1386/130. Cimadoro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aiuto allo sviluppo

consumo d'energia

democrazia

distribuzione d'energia

diversificazione della produzione

livello di insegnamento

nomina del personale

normativa energetica

politica energetica

potere di controllo

risorse energetiche