Legislatura: 14Seduta di annuncio: 223 del 11/11/2002
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 11/11/2002
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma UNIONE DEMOCRATICOCRISTIANA E DI CENTRO (CCD-CDU) 11/11/2002 UNIONE DEMOCRATICOCRISTIANA E DI CENTRO (CCD-CDU) 11/11/2002 ALLEANZA NAZIONALE 11/11/2002 UNIONE DEMOCRATICOCRISTIANA E DI CENTRO (CCD-CDU) 11/11/2002 UNIONE DEMOCRATICOCRISTIANA E DI CENTRO (CCD-CDU) 11/11/2002 FORZA ITALIA 11/11/2002
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 11/11/2002 SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 11/11/2002
PARERE GOVERNO IL 11/11/2002
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 11/11/2002
CONCLUSO IL 11/11/2002
La Camera,
premesso che:
l'articolo 35 della legge finanziaria per il 2002, dopo gli infruttuosi tentativi operati nella XIII legislatura, aveva previsto una sostanziale modifica delle modalità di gestione dei servizi pubblici locali al fine di introdurre nel sistema significativi elementi di liberalizzazione;
l'applicazione del predetto articolo era subordinata all'emanazione, entro il mese di giugno del 2002, di un regolamento governativo di attuazione non ancora adottato;
il 4 luglio 2002, la Commissione europea ha inviato al Governo italiano una lettera di messa in mora recante una serie di censure al ricordato articolo 35, ponendo, in particolare, in evidenza: a) la mancata estensione del principio dell'erogazione dei servizi di rilevanza industriale attraverso l'espletamento di gare ad evidenza pubblica all'affidamento della gestione di reti, impianti ed altre dotazioni patrimoniali in caso di separazione tra le due attività; b) l'eccessiva lunghezza del periodo transitorio nel quale possono essere prorogate le attuali concessioni non rilasciate attraverso procedure ad evidenza pubblica; c) la previsione di un regime derogatorio al principio della concorrenza per il mercato con riferimento al settore idrico integrato; d) la circostanza che gli affidamenti diretti, senza il rispetto di alcuna forma di messa in concorrenza, costituiscono la regola generale in materia di gestione dei servizi pubblici locali definiti «privi di rilevanza industriale»;
ritenuto che:
la riforma dei servizi pubblici locali contenuta nell'articolo 35 della legge finanziaria per il 2002 necessita di essere complessivamente riconsiderata e può quindi ritenersi superata alla luce dei rilievi della Commissione europea;
è necessario che, con particolare riferimento ai servizi pubblici di rilevanza industriale, trovino quanto prima una valida e coerente applicazione quei principi di liberalizzazione e di privatizzazione in grado di promuovere lo sviluppo del mercato dei servizi in questione, favorendo una gestione degli stessi più efficiente e più rispondente ai bisogni del cittadino;
l'approccio alla materia deve essere fondamentalmente determinato dalla volontà di promuovere la più ampia tutela della concorrenza nel mercato di tali servizi, in coerenza con i principi di diritto comunitario relativi alla libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi;
impegna il Governo
a presentare, entro il 31 dicembre 2002, per iniziativa del ministro delle attività produttive di concerto con il ministro del tesoro e dell'economia, un disegno di legge in materia di riforma dei servizi pubblici locali, tenendo conto delle osservazioni contenute in premessa.
9/3200-bis/98. Casero, De Laurentiis, Peretti, Saglia, Tabacci, D'Agrò, Galvagno.
CONCETTUALE:LEGGE FINANZIARIA, REGOLAMENTI, RIFORME, SERVIZI PUBBLICISIGLA O DENOMINAZIONE:ANNO FINANZIARIO 2003