Legislatura: 17Seduta di annuncio: 269 del 22/07/2014
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/07/2014 DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/07/2014 GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/07/2014 RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/07/2014
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 23/07/2014 OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2014 BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' PARERE GOVERNO 23/07/2014 CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/07/2014
DISCUSSIONE IL 23/07/2014
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/07/2014
ACCOLTO IL 23/07/2014
PARERE GOVERNO IL 23/07/2014
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 23/07/2014
CONCLUSO IL 23/07/2014
La XIII Commissione,
premesso che:
nelle scorse settimane in diverse regioni del Paese, si sono svolte una serie di manifestazioni dei risicoltori, sostenuti anche dalle associazioni agricole, per evidenziare la gravissima situazione causata dalle importazioni di riso a dazio zero, provenienti in particolare dalla Cambogia e dalla Birmania, i cui Paesi beneficiano dell'accordo Eba (Everything but arms, tutto tranne le armi), tra l'Unione europea e i Paesi meno avanzati;
tale accordo sta determinando effetti altamente penalizzanti per i produttori di riso italiano, che ha prezzi talmente svantaggiosi che i produttori non riescono neanche a coprire i costi di produzione;
le analisi numeriche derivanti delle importazioni a dazio zero, rilevano infatti, che soltanto nei primi mesi della campagna 2013-2014 le importazioni di riso, hanno superato le 138 mila tonnellate, contro le 73 mila della campagna precedente e che quasi tutte giungono come suddetto dalla Cambogia, che cinque anni fa esportava in Europa appena 6 mila tonnellate e a fine campagna potrebbe addirittura raggiungere la quota di 230 mila tonnellate;
i livelli di criticità nei riguardi delle imprese italiane, hanno raggiunto condizioni di estrema preoccupazione da indurre il Governo italiano, attraverso il vice Ministro dello sviluppo economico, con delega al commercio estero, a procedere ad una formale richiesta di adozione di misure di salvaguardia europee nei confronti dell'importazione di riso greggio cambogiano del tipo «indica»;
tale meccanismo che rientra all'interno del Sistema di preferenze generalizzate (SPG) di cui al regolamento (CE) n. 978/2012, istituito dal 1971 per aiutare la crescita dei Paesi in via di sviluppo, prevede l'introduzione di dispositivi di sorveglianza e salvaguardia, che permettono di ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune, allorquando un prodotto originario di un Paese beneficiario di uno dei regimi preferenziali sia importato in volumi o a prezzi tali da causare o rischiare di provocare gravi difficoltà ai produttori dell'Unione di prodotti simili o direttamente concorrenti;
secondo quanto risulta da informazioni provenienti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il documento predisposto dall'Italia, in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, volto a sensibilizzare le istituzioni europee, affinché si valutino le effettive conseguenze per le imprese e la tenuta del comparto (che rappresenta per il nostro Paese il primo produttore europeo) in termini di margini economici, sulla ricaduta negativa di tali importazioni, sarà prossimamente presentato alla Commissione europea;
l'impatto determinatosi sull'intera filiera risicola a seguito dei suddetti accordi unilaterali, secondo quanto rileva inoltre il Presidente dell'Ente risi, è la mancanza di una verifica puntuale di tali intese sia sul mercato interno che in termini di reali benefici per le economie locali;
oltre all'applicazione della clausola di salvaguardia, rileva inoltre la Coldiretti, in considerazione della valenza economica anche n termini occupazionali che il comparto riveste, risulta necessario abbinare ulteriori misure di tutela e salvaguardia quali: l'istituzione di un'unica borsa merci, una profonda riforma delle attività dell'ente risi, ma soprattutto l'approvazione immediata di una legge sul mercato interno con un nuovo sistema di certificazione;
la configurazione del suesposto quadro complessivo in precedenza esposto, evidenzia nella sostanza un'evidente fragilità del nostro Paese, dal punto di vista di protezione della produzione del riso italiano, contro l’import a basso costo, che non ha potuto attivare misure importanti per fronteggiare il progressivo smantellamento del sistema di incentivi e protezioni garantite in passato dalla Politica agricola comune;
la necessità di interventi più incisivi a sostegno del settore del riso, che costituisce un'eccellenza dell'agroalimentare italiano per qualità, tipicità e sostenibilità, risulta pertanto urgente e necessaria anche in considerazione della scarsa attenzione dimostrata dalla Commissione europea, nei mesi scorsi proprio nei confronti delle importazioni di riso a dazio zero,
impegna il Governo:
ad intervenire in tempi rapidi, in sede comunitaria a tutela delle imprese risicole italiane e del mercato nazionale in senso più generale, affinché sia attivata la clausola di salvaguardia prevista dal Sistema di preferenze generalizzate;
ad adottare adeguate misure per rendere immediatamente applicabili al riso e ai prodotti a base di riso la normativa sull'etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari a tutela dei consumatori e degli operatori della filiera e ad attivarsi affinché, nel quadro di quanto stabilito nel regolamento (UE) n. 1169/2011, l'Unione europea si doti di norme efficaci, rigorose, chiare e trasparenti in materia di origine dei prodotti;
a potenziare l'attività di vigilanza e prevenzione delle pratiche commerciali scorrette, della pubblicità ingannevole e comparativa illecita, affinché siano resi noti e pubblici i riferimenti degli operatori eventualmente coinvolti;
ad assumere iniziative dirette a prevedere infine una rivisitazione della disciplina delle attività dell'Ente risi, al fine di migliorare il sistema di crescita e competitività dell'agricoltura risicola italiana.
(7-00428) «Faenzi, Catanoso, Fabrizio Di Stefano, Riccardo Gallo, Russo».
EUROVOC :prodotto originario
importazione
riduzione tariffaria
cerealicoltura
restrizione agli scambi
produzione nazionale
dazi doganali