DISCUSSIONE IL 17/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/03/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/04/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/04/2010
DISCUSSIONE IL 19/05/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/05/2010
DISCUSSIONE IL 26/05/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/05/2010
DISCUSSIONE IL 15/06/2010
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/06/2010
ACCOLTO IL 15/06/2010
PARERE GOVERNO IL 15/06/2010
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/06/2010
CONCLUSO IL 15/06/2010
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00284
presentata da
VINCENZO GAROFALO
martedì 9 marzo 2010, seduta n.296
Le Commissioni VIII e IX,
premesso che:
a seguito dei superamenti delle concentrazioni in atmosfera di materiale particolato sottile (PM10) registrati sul territorio nazionale tra il 2005 e il 2007, la Commissione europea ha aperto in data 29 gennaio 2009, una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia (2008/2194). La procedura riguarda 55 zone ricadenti sul territorio nazionale;
in data 26 gennaio 2009, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha presentato alla Commissione europea, ai sensi dell'articolo 22 della direttiva 2008/50/CE, una richiesta di deroga all'entrata in vigore dei valori limite del PM10 fino al 2011, impegnandosi a predisporre un documento nazionale di pianificazione contenente una serie di misure di riduzione dell'inquinamento atmosferico di competenza nazionale, utili al raggiungimento dei valori limite entro i termini previsti dalla stessa deroga;
i piani regionali finora elaborati non sono risultati sufficienti ad assicurare il rispetto dei valori limite entro i termini stabiliti per la deroga; l'Italia si è così impegnata con la Commissione europea ad integrare detti piani con misure di carattere nazionale in grado di intervenire in ambiti non ricadenti nelle competenze legislative e amministrative delle regioni;
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il coinvolgimento dei Ministeri delle infrastrutture e trasporti, dello sviluppo economico e dell'agricoltura e con il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri è attualmente impegnato alla stesura del piano nazionale per la qualità dell'aria, al fine di individuare le modalità per dare attuazione alle misure e agli interventi che tendono ad assicurare il rispetto dei valori limite di concentrazione nell'aria previsti per il PM10 entro il 2011;
sono fonti di emissione del particolato gli impianti industriali e gli impianti di riscaldamento; tuttavia la fonte di emissione con effetti diffusi è rappresentata essenzialmente dal traffico veicolare (che contribuisce per il 26 per cento alle emissioni totali di PM10 primario, 51 per cento di NOx sul totale). E da evidenziare peraltro che non tutti i veicoli sono fonti di PM10: i veicoli a benzina ad esempio emettono quantità trascurabili di questo fattore inquinante, mentre i maggiori responsabili delle emissioni sono i diesel, sia leggeri che pesanti, ed i ciclomotori con motore a due tempi. Per queste ragioni per le autovetture alimentate a benzina o a diesel non sono previsti limiti riguardanti le emissioni di PM10, perché il quantitativo emesso è tanto inferiore alle emissione dei diesel, da considerarsi trascurabile. Anche per i veicoli alimentati a gas, naturale (metano) o di petrolio liquefatto (GPL), la quantità emessa, in termini di PM10, è trascurabile;
le misure che affrontano il problema dell'inquinamento cittadino attraverso il blocco del traffico non sono pertanto adeguate ad affrontare il problema della concentrazione del particolato nell'aria e al tempo stesso hanno l'effetto di determinare reazioni di insofferenza nell'opinione pubblica, a cui sono richiesti sacrifici che, sotto il profilo tecnico, non sono motivati;
la causa principale di emissioni inquinanti deve invece essere individuata nel trasporto di natura commerciale, vale a dire nel trasporto che utilizza mezzi diesel sia leggeri sia pesanti in città e lungo le reti stradali del Paese;
anche in relazione alla definizione del piano nazionale di risanamento della qualità dell'aria, occorre individuare misure efficaci per il contenimento dei livelli di polveri sottili e specificamente delle emissioni inquinanti derivanti da traffico veicolare,
impegna il Governo:
a definire ed attuare tempestivamente un piano organico di interventi a sostegno del trasporto a basso impatto ambientale attraverso:
a) l'introduzione di meccanismi volti a disincentivare la circolazione dei mezzi inquinanti in transito su tutto il territorio nazionale;
b) l'adozione, anche attraverso opportune iniziative normative, di misure di finanziamento che permettano la sostituzione dei mezzi o l'applicazione di tecnologie filtranti per quanto concerne i mezzi inquinanti di proprietà delle amministrazioni dello Stato e delle altre amministrazioni pubbliche;
c) l'adozione, anche attraverso iniziative normative, di misure di finanziamento volte a sostenere la sostituzione di veicoli inquinanti o l'applicazione di tecnologie filtranti per i mezzi adoperati per il servizio di trasporto pubblico locale;
d) la realizzazione di un piano nazionale di sostegno per il trasporto commerciale che favorisca, anche attraverso incentivi, l'utilizzo di sistemi, tecnologie e dispositivi in grado di ridurre le capacità inquinanti dei mezzi pesanti in relazione alle emissioni di polveri sottili;
e) l'approvazione di apposite iniziative, anche normative, volte a prevedere appositi incentivi a fronte delle spese sostenute dalle imprese private operanti nel settore del trasporto di persone per la sostituzione di veicoli inquinanti o l'applicazione di tecnologie filtranti.
(7-00284)
«Garofalo, Bonciani, Bergamini, Antonino Foti, Iapicca, Nizzi, Proietti Cosimi, Terranova, Toto».