ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10564

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 14/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/02/2017
Stato iter:
16/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2017
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 16/03/2017
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/02/2017

DISCUSSIONE IL 16/03/2017

SVOLTO IL 16/03/2017

CONCLUSO IL 16/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10564
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Martedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   VEZZALI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dalle notizie di stampa si apprende che l'istituto statale per Sordi di Roma, la prima scuola pubblica per persone sorde in Italia (aperto nel 1786) rischia di dover chiudere presto per mancanza di finanziamenti;
   l'istituto è in attesa, da 20 anni, dell'emanazione del «regolamento di riordino» previsto dalla «legge Bassanini» del 1997 che lo trasformerebbe in Ente nazionale di supporto all'integrazione delle persone sorde, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
   a tutt'oggi il regolamento sarebbe ancora in via di definizione;
   l'istituto non ha mai ricevuto alcun finanziamento pubblico, neanche per gli emolumenti ai collaboratori, tutti impiegati con contratti precari di lavoro;
   l'attuale gestione commissariale, da tempo, reitera istanze al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca al fine di risolvere la questione della trasformazione in ente nazionale ed essere messa in condizione di ricevere adeguati finanziamenti ordinari per la sopravvivenza e le attività dell'Istituto stesso;
   a quanto dichiarato dai rappresentanti dell'istituto i finanziamenti, pur previsti, non sono stati mai erogati ma utilizzati costantemente per altre attività, anche in contrasto con le decisioni formali in merito;
   oggi l'Istituto si trova in gravissima difficoltà e rischia di dover sospendere la sua attività entro brevissimo tempo;
   un parziale finanziamento, per il 2016, pur promesso, non è stato erogato;
   il tentativo di inserire il finanziamento dell'istituto nella legge finanziaria del 2017 non ha avuto esito positivo;
   la chiusura dell'istituto sembra quindi inevitabile se non ci saranno interventi tempestivi e significativi; in questa malaugurata sorte, finirebbero anche un asilo nido Montessori, il 173/mo circolo didattico, la scuola media Fabriani, l'istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche, 10 associazioni di sordi che hanno sede presso l'Istituto e 300 studenti in formazione –:
   se non ritenga necessario e urgente un intervento che scongiuri la chiusura dell'istituto statale per sordi di Roma, per quello che è oggi e ciò che ha rappresentato nei suoi oltre 200 anni di storia, anche in considerazione del fatto che appare all'interrogante incongruente questa ipotesi rispetto a quanto annunciato nello schema di decreto legislativo sull'inclusione;
   se non ritenga doveroso intraprendere iniziative, per quanto di competenza, visto che presso l'Istituto ci sono 300 studenti in formazione che sarebbe auspicabile potessero completare il loro ciclo di istruzione al fine di rendere più agevole la loro integrazione nella società. (5-10564)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-10564

  In risposta all'interrogazione dell'On.le Vezzali si ricorda, preliminarmente, che l'Istituto statale per sordi di Roma è stata la prima scuola pubblica per sordi in Italia che, tuttavia, da tempo ha esaurito l'attività scolastica in senso stretto, in quanto dal 1o settembre 2000 le scuole, prima di pertinenza dell'Istituto, sono state giuridicamente distaccate dal medesimo ed aggregate all'Istituto statale di istruzione specializzata per sordi «Magarotto».
  Ad oggi, come ricordato dall'On.le interrogante, l'Istituto formalmente è ancora in attesa dell'emanazione del Regolamento di riordino che, conformemente a quanto previsto all'articolo 21, comma 10, della legge 15 marzo 1997, n. 59, lo trasformerebbe in Ente Nazionale di supporto all'integrazione dei sordi, dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, sottoposto alla vigilanza del MIUR, con la possibilità di una sua articolazione in centri regionali, interregionali o territoriali. Pertanto, attualmente l'Istituto è affidato ad una gestione commissariale.
   L'Istituto, al momento svolge attività di documentazione, consulenza, formazione e aggiornamento sulla sordità, direttamente o mediante gli enti, le associazioni e le scuole ospitate. Come si desume dal sito istituzionale, ha assunto la veste di un Centro Servizi per le persone sorde e per i diversi operatori in grado di interagire con le stesse, rispondere a richieste e stringere collaborazioni sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
  L'utenza di riferimento è costituita da insegnanti, logopedisti, psicologi, famiglie, assistenti alla comunicazione, educatori sordi, operatori in genere, membri della comunità sorda italiana, scuole e centri di riabilitazione, soggetti che conducono studi e ricerche nell'ambito della sordità ma anche enti pubblici locali. La prospettiva in cui si muove attualmente l'Istituto è quella di offrire documentazione, consulenza e aggiornamento sulla sordità rispetto ai tre filoni educativi presenti in Italia, ovvero metodo oralista, bimodale, educazione bilingue.
  Ciò posto, è evidente che la questione non può essere risolta se non dando attuazione al citato articolo 21, comma 10, della legge n. 59 del 1997, con l'approvazione del relativo Regolamento di riordino.
  Al riguardo, si ricorda, a testimonianza dell'impegno di questo Ministero, che sono state predisposti, nel tempo, diversi schemi di Regolamento, il cui iter, tuttavia, non si è mai perfezionato, ciò sia per i rilievi mossi dalla Corte dei Conti – la quale, con delibera n. 1 del 2004 ha ricusato il visto e la registrazione – sia per le obiezioni avanzate dal MEF. Tali obiezioni attengono sia ad aspetti di legittimità che di merito.
  Concludendo, si segnala che, in riferimento al quadro normativo attinente alla materia degli Istituti a carattere atipico di cui alla parte I, titolo II, capo III, del Testo unico in materia di istruzione (d. lgs. n. 297 del 1994 ) è recentemente intervenuta una disposizione normativa introdotta dalla legge 20 febbraio 2017, n. 19, di conversione del decreto-legge cosiddetto «Milleproroghe».
  All'articolo 4 del citato decreto-legge è stato inserito il comma 5-bis il quale prevede che «per l'attuazione dell'articolo 21, comma 10, della legge 15 marzo 1997, n. 59, in materia di ordinamento degli istituti per sordomuti di Roma, Milano e Palermo di cui alla parte I, titolo II, capo III, sezione II, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, continua ad applicarsi l'articolo 67, comma 1, del medesimo testo unico».
  Alla luce di questa disposizione normativa, voluta dal legislatore, la questione degli Istituti a carattere atipico potrà essere riesaminata, auspicandone una sua definitiva soluzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

disabile fisico

autonomia amministrativa