ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08537

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 615 del 28/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08537
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 28 aprile 2016, seduta n. 615

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   da quasi un mese al Presidente del Consiglio è stato conferito ad interim l'incarico di Ministro dello sviluppo economico dopo le dimissioni della precedente titolare presentate in seguito a quella che appare all'interrogante una scandalosa gestione dello stesso dicastero;
   ad oggi nessuna sostituzione è stata proposta al Capo dello Stato;
   l'assenza di un Ministro ad hoc denota ad avviso dell'interrogante il disinteresse del Presidente del Consiglio sul tema dello sviluppo economico;
   risultano irrisolte da tempo le vicende più importanti dello sviluppo economiche legate alla Sardegna a partire:
    dalla questione energetica con la pesantissima ricaduta sul sistema economico industriale della Sardegna, dalla mancata realizzazione del metanodotto Algeria-Sardegna-Europa a favore di quelle che gli interpellanti ritengono lobby protese a realizzare rigassificatori con un gravissimo impatto sia sul fronte costiero che nell'entroterra, con la distribuzione su gommato del gas, per arrivare alla mancata definizione di un regime tariffario, attraverso contratti bilaterali e regimi di riequilibrio, a partire dalla interrompibilità e super interrompibilità, al fine di consentire la competitività, ora negata, delle attività industriali della Sardegna;
    dalle questioni industriali della Sardegna: dalla chiusura dell'Alcoa alla mancata realizzazione del sistema integrato miniera Carbosulcis centrale, alla definizione della ripresa produttiva della società Eurallumina, alla ripresa produttiva della Vinilys di Porto Torres, alla definizione dell'assetto energetico per gli stabilimenti energivori del Sulcis e quelli della Ottana Energia, ex Enichem di Ottana;
    in particolar modo, si ritiene indispensabile interpellare il Governo su tutti gli impegni assunti e non mantenuti;
    ad oggi, su questi temi si registra un gravissimo arretramento non solo sostanziale ma anche procedurale considerato che, secondo l'interrogante, nessun serio e concreto atto è stato messo in campo dal Governo e anzi tutte le vertenze languono senza alcuna prospettiva di soluzione –:
   se il Presidente del Consiglio dei ministri, che aveva annunciato per settembre, 2015 iniziative concrete dopo quasi tre anni di promesse non mantenute e di ritardi, non intenda predisporre con somma urgenza iniziative normative e operative concrete che affrontino in modo efficace e immediato le vertenze che costituiscono la più ampia questione sarda;
   se e quando il Presidente del Consiglio dei ministri intenda avanzare la proposta di nomina del Ministro dello sviluppo economico;
   se il Governo non intenda indicare le regioni per le quali dopo tre anni dalla chiusura dello stabilimento Alcoa non solo non ha proposto nessuna concreta iniziativa o provvedimento teso a soddisfare le esigenze energetiche, ma ha presentato una proposta di procedura europea solo a maggio 2015 con un ritardo inaudito, risultata poi fallimentare;
   se non intenda dare notizie concrete sullo stato di tale procedura, considerato che il vertice con il commissario europeo per la concorrenza dei giorni scorsi a Roma si è tradotto in un nulla di fatto;
   se non intenda assumere ogni iniziativa, per quanto di competenza, volta a evitare che i lavoratori, come nel caso dell'Alcoa, siano, ingiustamente perseguiti per manifestazioni di protesta;
   se il Governo non ritenga di dover attivare per Alcoa procedure analoghe a quelle adottate per l'Ilva, considerate le analogie anche sul piano ambientale, attraverso apposite iniziative normative, a partire dal riconoscimento strategico dell'alluminio primario e il conseguente riavvio commissariale degli impianti, qualora non ci fosse la disponibilità concreta di soggetti terzi;
   se non si intenda dare continuità a quanto sostenuto dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale relativamente alla realizzazione del metanodotto Sardegna-Algeria, anche in considerazione dell'approvvigionamento sempre più problematico sia con la Libia che con la Russia, anche al fine di non favorire lobby diverse protese a realizzare rigassificatori con un gravissimo impatto sia sul fronte costiero che nell'entroterra, con la distribuzione su gommato del gas;
   se il Governo non intenda adoperarsi concretamente in ordine alle questioni industriali della Sardegna, considerato che ad oggi queste non solo non sono state risolte ma risultano gravemente compromesse a partire dalla questione aperta di Ottana Energia e dal riconoscimento del regime di essenzialità scaduto il 31 dicembre 2015 e dalla ripresa produttiva dell'ex Enichem di Ottana, assumendo iniziative affinché Eni ceda la linea produttiva indispensabile a ricostituire la filiera chimica essenziale per lo stabilimento di Ottana Polimeri;
   se non intenda fornire le necessarie garanzie per la proroga della cassa integrazione straordinaria dei lavoratori di Ottana, che scade a novembre 2015, e, nel contempo, assumere iniziative per garantire la ripresa produttiva degli impianti di xileni dello stabilimento Versalis di Sarroch che forniva a Ottana il paraxilene e verificare la possibilità tecnica ed economica che questi impianti possano essere rimessi in marcia anche senza la gestione diretta dell'Eni, proprietaria dello stabilimento. (5-08537)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione d'energia

rilancio economico

ripresa economica