ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07996

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 692 del 26/09/2012
Abbinamenti
Atto 5/06078 abbinato in data 18/12/2012
Atto 5/07207 abbinato in data 18/12/2012
Atto 5/07400 abbinato in data 18/12/2012
Atto 5/07413 abbinato in data 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/09/2012
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
Resoconto VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/12/2012
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/09/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/12/2012

DISCUSSIONE IL 18/12/2012

SVOLTO IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07996
presentata da
CHIARA BRAGA
mercoledì 26 settembre 2012, seduta n.692

BRAGA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

Poste italiane spa, derivante dalla trasformazione dell'ente pubblico economico «Poste italiane», è un società per azioni interamente controllata dallo Stato. Essa è il fornitore del servizio postale universale in Italia e adempie l'obbligo di servizio universale a norma del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 di attuazione della direttiva 97/67/CE2, e del decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle comunicazioni che conferma la concessione del servizio postale universale a Poste italiane;

l'articolo 3 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 - «Attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio» - stabilisce, tra le altre cose, che:

a) la fornitura del servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese deve essere fornita permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, a prezzi accessibili a tutti gli utenti (comma 1);

b) il servizio universale è caratterizzato dalle seguenti connotazioni: a) la qualità è definita nell'ambito di ciascun servizio e trova riferimento nella normativa europea; b) il servizio è prestato in via continuativa per tutta la durata dell'anno (comma 3);

c) il fornitore del servizio universale garantisce tutti i giorni lavorativi, e come minimo cinque giorni a settimana, salvo circostanze eccezionali valutate dall'autorità di regolamentazione; a) una raccolta; b) una distribuzione al domicilio di ogni persona fisica o giuridica o in via di deroga, alle condizioni stabilite dal Ministero delle comunicazioni in installazioni appropriate (comma 4);

negli ultimi mesi da notizie di stampa si apprende che Poste italiane spa ha presentato all'autorità garante per le comunicazione dei piani di riorganizzazione, razionalizzazione e taglio sulla base di specifici parametri di economicità, senza peraltro prevedere investimenti e sviluppi in settori di mercato oggi competitivi di circa un migliaio di uffici postali che se attuati determineranno pesanti ricadute in termini occupazionali e di qualità dei servizi erogati su tutto il territorio nazionale;

un simile ridimensionamento colpirebbe in modo significativo anche la provincia di Como. In particolare, su 193 uffici postali lariani sono state previste le chiusure definitive dei 7 uffici di Carlazzo, Civiglio, Camnago Volta, Lemma di Faggeto, Cantù Asnago, Romanò di Inverigo, Manera di Rovellasca. Mentre altri 13, Alserio, Cremia, Grandola ed Uniti, Gera Lario, Proserpio, Carate Urio, Laglio, Moltrasio, Pianello del Lario, Pigra, Torno, Bulgorello di Cadorago e Civenna, andranno a breve ad aggiungersi alle 20 sedi già aperte a giorni alterni. 12 invece sono gli uffici postali con il doppio turno, in servizio dalle 8.25 alle 19.10. Inoltre, per coprire le carenze di organico, su un totale di circa 1.300 dipendenti postali comaschi ogni giorno, in media 40 sono i lavoratori che operano in ambiti distaccati;

numerose sono le iniziative di contrarietà ad una simile procedura di riorganizzazione e tagli che il servizio postale comasco sarebbe così inevitabilmente costretto a subire da Poste italiane spa. Si registrano infatti forme di protesta sia da parte delle sigle sindacali di Slc-Cgil, Slp-Cisl, e Failp-Cisal di Como che lo scorso 14 settembre 2012 hanno di comune accordo deciso l'adesione al blocco nazionale per un mese dello svolgimento delle ore straordinarie e l'adesione allo sciopero nazionale previsto per il 12 ottobre 2012; che da parte dei cittadini e utenti di Poste italiane spa come nel caso della petizione sottoscritta da numerosi cittadini residenti ad Asnago, frazione di Cantù interessata dalla chiusura definitiva dell'ufficio postale ivi ubicato;

i servizi postali sono di fondamentale importanza per cittadini, famiglie e imprese in quanto permettono di adempiere a molte incombenze e attività quotidiane come il deposito o il prelevamento delle pensioni o di denaro contante, la spedizione e la ricezione di lettere, comunicazioni e avvisi, molti dei quali soggetti anche a scadenze perentorie o aventi valore legale; servizi che invece verrebbero fortemente limitati causando notevoli disagi e preoccupazioni alla clientela di Poste italiane e la cui erogazione e qualità dovrebbe essere garantita a tutti gli utenti sull'intero territorio nazionale, con maggiore riguardo a quelle particolari specificità periferiche che non permettano un corretto collegamento con altre sedi postali -:

se non ritenga che le scelte di razionalizzazione del servizio postale e delle conseguenti chiusure degli uffici esclusivamente secondo criteri di economicità ad opera di Poste italiane spa, non rischiano di pregiudicare il principio di universalità del servizio postale sancito dalla direttiva 97/67/CE attuata con il decreto legislativo del 22 luglio 1999, n. 261. (5-07996)