ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07751

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 22/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07751
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663

   FERRO. — Al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   ha dell'incredibile la vicenda del generale di Corpo d'Armata del ruolo d'onore Roberto Fenu, vittima prima del terrorismo e poi dello Stato;

   il generale Fenu, mentre prestava servizio presso il contingente internazionale dell'Onu-Tso-Ogl (dislocato in Medio oriente) nel febbraio del 1994, a seguito di un attentato terroristico in Libano, ha subito l'amputazione della gamba destra, che ne ha determinato la non idoneità al servizio militare con il collocamento in quiescenza;

   decorato al valor militare, il 13 gennaio 1998 Fenu è stato richiamato in servizio nel ruolo d'onore, ai sensi della legge n. 79 del 1989 ed ha prestato servizio fino all'età di 63 anni quando è stato posto in quiescenza (25 novembre 2016);

   a causa dell'errata applicazione della normativa vigente in materia di trattamento di fine servizio (articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 1973), il generale Fenu era costretto ad adire le vie legali, rivolgendosi al Tar Lazio, che con la sentenza n. 634 del 2016, riconosceva il diritto alla riliquidazione del Tfs secondo le previsioni spettanti alle vittime del terrorismo;

   nonostante ciò, il Ministero della difesa nella riliquidazione del Tfs non ottemperava alle previsioni di cui al citato articolo 4, costringendo, ancora una volta il generale Fenu a rivolgersi una seconda volta al Tar Lazio, che con sentenza n. 09748/2020 accoglieva il ricorso e ordinava all'Amministrazione militare di redigere un nuovo documento che ottemperasse alle citate disposizioni normative, riliquidando la buonuscita, con i benefici previsti dalla legge n. 206 del 2004 quale vittima del terrorismo;

   il Ministero della difesa – Centro nazionale amministrativo esercito (CNAE), in ottemperanza alla citata sentenza, procedeva a redigere un nuovo atto dispositivo PL3, concernente la riliquidazione del Tfs, che trasmetteva prontamente, per l'esecuzione, alla sede provinciale Inps di Udine;

   oggi, ad oltre un anno, dall'invio di detta documentazione, nonostante solleciti e diffide da parte dei propri legali, il generale non riesce ancora ad ottenere quanto in suo diritto, come denunciato dall'Associazione Fer.Vi.CReDO con nota del 19 febbraio 2022, ne mancano le difficoltà ad interfacciarsi con l'Inps;

   in questi momenti, più che mai, la riconoscenza dello Stato nei confronti di chi l'ha rappresentato con onore, anche a scapito della propria integrità fisica, dovrebbe essere concreta;

   è inaccettabile dover solo pensare di ricorrere al giudice, peraltro più di una volta, per ottenere quanto previsto per legge e spettante di diritto –:

   accertata la veridicità e gravità dei fatti esposti in premessa, se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire la corretta esecuzione di quanto accertato e riconosciuto dalla giustizia amministrativa a favore del generale di Corpo d'Armata Roberto Fenu.
(5-07751)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

vittima