ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07613

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 646 del 25/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2022
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2022
CIAGA' GRAZIELLA LEYLA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2022
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2022
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/02/2022
Stato iter:
15/03/2022
Fasi iter:

RITIRATO IL 15/03/2022

CONCLUSO IL 15/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07613
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Venerdì 25 febbraio 2022, seduta n. 646

   FRAGOMELI, BOCCIA, BURATTI, CIAGÀ, SANI e TOPO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2022, in coerenza con quanto previsto nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanze 2021, ha destinato 7 miliardi di euro alla revisione della tassazione ridisegnando i lineamenti fondamentali dell'Irpef, anzitutto mediante interventi sulle aliquote e sugli scaglioni; ha riorganizzato e armonizzato le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo e da pensione e ha esentato da Irap, dal periodo d'imposta 2022, le persone fisiche esercenti attività commerciali, arti e professioni;

   secondo le stime del Governo, ai redditi fino a 15 mila euro andranno 1,1 miliardi di euro a quelli dai 15 mila ai 28 mila euro: 2,2 miliardi di euro e dunque alle fasce più basse andranno in totale 3,3 miliardi di euro, quasi la metà dei 7 disponibili in manovra per il taglio dell'Irpef;

   secondo i risultati dell'ultimo Osservatorio curato dal Centro studi e ricerche itinerari previdenziali, la scomposizione delle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef 2019 per tipologia di contribuente rivela che il 53 per cento delle imposte è versato dai dipendenti, il 28 per cento è a carico dei pensionati e il 12 per cento del gettito è prodotto da imprenditori, commercianti e professionisti;

   l'intervento approntato in manovra pone l'obiettivo prioritario di sostenere la ripresa dell'economia in una fase di ripartenza, nonché di agire sulla componente tributaria del cuneo fiscale;

   l'intervento ha parzialmente completato i provvedimenti precedenti che avevano ignorato alcune platee di contribuenti, e in particolare i pensionati;

   più nello specifico, secondo i dati del Ministero, il provvedimento ha generato una riduzione dell'aliquota media effettiva dei pensionati, compresa tra un massimo dell'1,6 per cento (in corrispondenza di 15 mila euro) e un minimo dello 0,4 per cento (che si raggiunge a 29 mila e a 75 mila euro: oltre 75 mila euro il beneficio tende ad azzerarsi). Tuttavia, anche in questo caso l'andamento di tale riduzione non è regolare, perché è compreso tra l'1 e l'1,5 per cento del reddito per i livelli molto bassi (tra 8.500 e 19 mila euro, dove si collocano, secondo i dati del 2019 circa 4,9 milioni di pensionati) e medio-alti (tra 37 mila e 59 mila euro, dove si collocano, secondo i dati del 2020, circa 1,1 milioni di pensionati), mentre scende tra lo 1 e lo 0,4 per cento nelle altre fasce di reddito; l'intervento sulle detrazioni è, invece, principalmente funzionale a risolvere il nodo strutturale dell'andamento delle aliquote marginali effettive;

   a favore dei pensionati, con la legge di bilancio 2022 è stata inoltre riavviata l'indicizzazione piena delle pensioni al costo della vita, pertanto ci sarà una rivalutazione dell'1,7 per cento che sarà completa per gli importi fino a 4 volte il trattamento minimo; del 90 per cento, ossia dell'1,53 per cento, per importi superiori a 4 e fino a 5 volte il minimo; del 75 per cento per importi superiori a 2.577,90 euro –:

   alla luce delle considerazioni espresse in premessa, se il Governo ritenga di fornire una tabella esemplificativa, con esempi riferiti ai pensionati, che riporti l'aumento dell'assegno diviso per fasce di reddito, differenziando l'aumento determinato della riforma Irpef da quello determinato della perequazione e indicando per ogni fascia di reddito il numero corrispondente di soggetti interessati al fine di conoscere quale sia la quota delle complessive risorse stanziate effettivamente destinata ai pensionati.
(5-07613)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

riforma fiscale

rilancio economico