Legislatura: 17Seduta di annuncio: 560 del 02/02/2016
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 MASSA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 LAVAGNO FABIO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016 ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2016
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 03/02/2016 Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 03/02/2016 Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 03/02/2016 Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 03/02/2016
SVOLTO IL 03/02/2016
CONCLUSO IL 03/02/2016
MONGIELLO, OLIVERIO, VICO, PELILLO, BOCCIA, MICHELE BORDO, CAPONE, CASSANO, GINEFRA, GRASSI, LOSACCO, MARIANO, MASSA, VENTRICELLI, LUCIANO AGOSTINI, ANTEZZA, CAPOZZOLO, CARRA, COVA, DAL MORO, FALCONE, FIORIO, LAVAGNO, MARROCU, PALMA, PRINA, ROMANINI, SANI, TARICCO, TENTORI, TERROSI, VENITTELLI e ZANIN. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
il 25 gennaio 2016, la Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo ha approvato la risoluzione per l'avvio di negoziati per un accordo di libero scambio tra l'Unione europea e la Tunisia (INTA/8/03886 2015/2791(RSP), con la quale, tra l'altro, si dà parere favorevole alle conclusioni del Consiglio del 20 luglio 2015 e alla successiva proposta della Commissione del 17 settembre che raccomanda di offrire alla Tunisia un contingente tariffario senza dazio, temporaneo e unilaterale di 35.000 tonnellate all'anno per le esportazioni tunisine di olio d'oliva nell'Unione soltanto per un periodo di due anni;
il 17 settembre 2015 la Commissione europea ha adottato una proposta legislativa (COM(2015)460 final), che autorizza un accesso temporaneo supplementare dell'olio d'oliva tunisino nel mercato dell'Unione europea al fine di sostenere la ripresa della Tunisia dall'attuale periodo di difficoltà;
il meritevole e condivisibile atto compiuto dalla Commissione europea mira a mantenere l'impegno di sostenere il Governo e i cittadini tunisini, approfondire le relazioni tra l'Unione europea e la Tunisia e proteggere l'economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici del 26 giugno 2015 a Sousse;
la Commissione europea propone di mettere a disposizione dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, con apertura a decorrere dall'esaurimento del già vigente contingente tariffario senza dazio di 56.700 tonnellate iscritto nell'accordo di associazione euromediterraneo, un contingente tariffario senza dazio unilaterale di ulteriori 35.000 tonnellate all'anno per le esportazioni tunisine di olio d'oliva nell'Unione europea in aggiunta alle predette 56.700 tonnellate previste dall'accordo di associazione Unione europea-Tunisia;
le relazioni commerciali tra l'Unione europea e la Tunisia sono disciplinate dall'accordo euromediterraneo di associazione, firmato nel 1995, che prevede un contingente annuo senza dazio di 56.700 tonnellate;
la proposta di regolamento sarà trasmessa al Consiglio e al Parlamento europeo per l'esame e l'adozione formale prima dell'entrata in vigore. Il suo esame da parte del Parlamento europeo è previsto per il 24 febbraio 2016;
è utile ricordare che l'accordo euromediterraneo del 1995 ha posto le basi di una zona di libero scambio, con progressiva liberalizzazione dell'agricoltura;
in tale ambito, nell'ottobre 2015 la Tunisia e l'Unione europea avvieranno i negoziati per istituire un accordo di libero scambio globale e approfondito che provvede ri in particolare a liberalizzare ulteriormente gli scambi del settore agricolo;
seppure nella relazione tecnica correlata alla proposta legislativa si indichi che le misure in questione potrebbero comportare solo un leggero aumento netto delle importazioni europee, in quanto la maggior parte dell'incremento del contingente sostituirà probabilmente l'attuale traffico di perfezionamento attivo (circa 50.000 tonnellate/anno sotto il regime di perfezionamento attivo), il che si tradurrebbe in una riduzione delle importazioni sotto questo regime e che inoltre, l'incidenza sul bilancio comunitario (riscossione del dazio), al momento non quantificabile, si presumerebbe irrilevante, appare certo invece che gli effetti del maggior quantitativo preferenziale di olio d'oliva tunisino nel mercato europeo recheranno seri danni quasi solo e soprattutto alle produzioni d'olio d'oliva italiano, segnatamente a quelle delle regioni mediterranee come la Puglia o la Sicilia;
infatti, dopo le mancate produzioni degli ultimi due periodi del 2013-2014 e del 2014-2015, dovute alle avversità climatiche ed alla fitopatologia della Xylella, criticità che hanno determinato una perdita di quota di mercato di circa il 40 per cento annuo di volumi di olio di oliva, il rischio è che il nuovo contingente tariffario di 35.000 tonnellate di olio di oliva tunisino senza dazio potrebbe rimpiazzare proprio i precedenti livelli di esportazioni occupate dall'olio italiano, consolidandosi irrimediabilmente a detrimento delle produzioni delle regioni meridionali italiane;
se è pur vero che la proposta di regolamento preveda che per prevenire le frodi, le misure commerciali autonome previste saranno subordinate al rispetto, da parte della Tunisia, delle norme dell'Unione europea sull'origine dei prodotti e relative procedure, nonché ad una cooperazione amministrativa efficiente della Tunisia con l'Unione, ciò non garantisce affatto che l'olio tunisino, una volta entrato nell'Unione europea possa essere falsamente etichettato come olio di origine comunitaria se non addirittura di origine italiana, come già spesso purtroppo le autorità di controllo italiane accertano avvenga quotidianamente;
appare indispensabile che il Governo italiano, in sede di Consiglio europeo, al momento di deliberare sull'approvazione della proposta legislativa adottata dalla Commissione, ponga condizioni più esplicite e rigorose affinché l'olio tunisino ammesso all'importazione senza dazio sia accompagnato da misure di tracciabilità e di commercializzazione che impediscano la possibilità che sia etichettato come di origine europea o peggio come di origine made in Italy;
per tutelare in maniera trasparente il settore olivicolo-oleario italiano, senza quindi pregiudicare il lodevole intento europeo di venire incontro alle difficoltà del popolo tunisino, a livello interno il Governo italiano dovrebbe adoperarsi senza indugi per rendere compiutamente applicabili tutte le misure previste dalla legge 14 gennaio 2013, n. 9, ad iniziare dal cosiddetto «tappo antirabbocco», passando per i criteri specifici della «ammissione al regime di perfezionamento attivo per gli oli di oliva vergini», fino alle nuove «Norme contro il segreto delle importazioni agroalimentari»;
al fine di consentire agli agricoltori ed ai produttori di olio di oliva italiani di superare con maggior facilità le crisi produttive e di mercato registrate negli ultimi anni e di assicurare all'intero Paese di riassumere una posizione di vertice nella produzione europea ed internazionale di olio di oliva, si rende necessario dare immediata attuazione al «piano di interventi nel settore olivicolo-oleario», previsto dall'articolo 4 del decreto-legge n. 51 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 2015 –:
quali iniziative si intendano assumere per tutelare gli interessi del settore olivicolo-oleario nazionale nell'ambito del Consiglio dell'Unione che sarà impegnato nell'approvazione, per quanto di competenza, della proposta di regolamento approvata dalla Commissione europea il 17 settembre 2015 in materia di «Introduzione di misure commerciali autonome di emergenza a favore della Repubblica tunisina» ed, in particolare, se non intenda adottare iniziative urgenti volte a consentire l'immediata applicazione del «piano di interventi nel settore olivicolo-oleario» di cui all'articolo 4 del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge luglio 2015, n. 91.
(5-07605)
Preme anzitutto sottolineare che il nostro impegno a tutela del settore dell'olio d'oliva nazionale è massimo e anche per il caso dell'aumento del contingente a dazio zero dalla Tunisia abbiamo messo in campo azioni a livello europeo e nazionale.
Recentemente, la proposta di Regolamento è stata discussa nell'ambito del Comitato politica commerciale del Consiglio. In tale contesto, ci siamo attivati per introdurre le necessarie modifiche per migliorare la gestione del contingente e renderlo meno impattante per il nostro mercato interno.
Abbiamo chiesto e ottenuto che fosse introdotto l'obbligo di un accurato monitoraggio per valutare se vi siano state ripercussioni negative sui mercati interni e procedere ad eventuali misure correttive. È bene ricordare che il contingente aggiuntivo è a livello europeo, e, pertanto, può essere utilizzato da tutti i Paesi.
Allo stesso tempo, sul piano nazionale, abbiamo stabilito un rafforzamento dei controlli sulla filiera, al fine di assicurare la tracciabilità del prodotto in entrata ed evitare un suo uso improprio.
Faccio presente, inoltre, che il testo della proposta di Regolamento sul contingente aggiuntivo di olio di oliva dalla Tunisia è attualmente all'esame delle competenti Commissioni del Parlamento europeo ed è prevista una possibile adozione a partire dal prossimo marzo.
Peraltro, stiamo procedendo all'applicazione del Piano di interventi nel settore olivicolo-oleario di cui all'articolo 4, del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91.
Con riferimento al decreto attuativo previsto dalla richiamata disposizione, preciso che si è già conclusa la concertazione con il Ministero dell'economia e delle finanze; è quindi imminente l'invio del provvedimento alla Conferenza Stato-Regioni.
Infine, per rendere più efficace il Piano di interventi nel settore olivicolo-oleario di cui all'articolo 4, del citato decreto-legge n. 51 del 2015, stiamo predisponendo un documento di programmazione, da concordare con le Regioni, al fine di favorire la destinazione di risorse dei PSR agli obiettivi indicati dal citato articolo 4.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):coltura oleaginosa
perfezionamento attivo
proposta di legge