ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06998

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 522 del 16/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICOLETTI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 16/11/2015
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 16/11/2015
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2015


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 16/11/2015 17/11/2015
Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/11/2015
Stato iter:
25/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 25/02/2016
Resoconto NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/11/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/11/2015

DISCUSSIONE IL 25/02/2016

SVOLTO IL 25/02/2016

CONCLUSO IL 25/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06998
presentato da
NICOLETTI Michele
testo presentato
Lunedì 16 novembre 2015
modificato
Martedì 17 novembre 2015, seduta n. 523

   NICOLETTI, GHIZZONI, NARDUOLO, IORI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
il sistema universitario e della ricerca italiano deve essere sottoposto a una procedura sistematica e rigorosa di valutazione sulla base di parametri internazionalmente riconosciuti e che, più in generale, si deve sviluppare, dentro e fuori le università, una «cultura della valutazione e dell’accountability» che superi l'idea che vi possano essere settori e istituzioni pubbliche o finanziate da denaro pubblico sottratte a una verifica puntuale della loro qualità;
il sistema universitario svolge all'interno della società funzioni diverse (in particolare, quelle relative alla didattica e quelle relative alla ricerca) ed ognuna di queste è assolutamente necessaria per il Paese e dunque deve essere valutata e valorizzata in modo specifico e adeguato alla sua importanza;
l'introduzione di meccanismi premiali di finanziamento svolge la sua funzione positiva di incentivazione al miglioramento del sistema laddove essa si accompagna e non sostituisce i meccanismi ordinari di finanziamento che devono consentire ad ogni parte vitale del sistema di svolgere la propria funzione;
le migliori pratiche di valutazione del sistema universitario e della ricerca di incentivazione all'innovazione si basano sul coinvolgimento attivo e positivo degli operatori;
i meccanismi di valutazione adottati fino a questo momento a livello italiano e i finanziamenti premiali ad essi legati non sono stati accompagnati da un'azione di recupero delle risorse tagliate nell'ultimo quinquennio al sistema universitario come richiesto con forza dalla CRUI per consentire non solo l'innovazione ma la sopravvivenza stessa di una seria offerta formativa diffusa, un effettivo diritto allo studio, un significativo reclutamento delle più giovani leve di ricercatori;
in concomitanza con la nuova procedura di valutazione della ricerca (VQR 2011-2014) si stanno manifestando nella comunità universitaria dei docenti, ricercatori e studenti da un lato forme diffuse di protesta tra docenti e ricercatori, dall'altro minacce di ricorso a provvedimenti sanzionatori da parte di rettori e senati accademici;
tali forme di protesta talvolta sono espressione di resistenze al cambiamento, talvolta di sincera preoccupazione per il complessivo impoverimento del sistema e per la penalizzazione dei più giovani –:
quali iniziative il Ministro stia intraprendendo per assicurare che la quota premiale di finanziamento sia realmente aggiuntiva rispetto al finanziamento ordinario del sistema universitario e della ricerca;
quali dimensioni stia assumendo la protesta di docenti e ricercatori e come sia distribuita sul territorio nazionale;
quali sanzioni siano state annunciate da rettori e senati accademici e quali iniziative il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca intenda intraprendere per garantire, nel rispetto dell'autonomia universitaria, un'eventuale equità di trattamento dei docenti coinvolti;
quali iniziative di competenza il Ministro abbia messo in atto per promuovere il dialogo e il coinvolgimento dei soggetti attivi e motivati del sistema universitario e della ricerca che soli possono garantire processi efficaci di valutazione e di innovazione e se non preveda di istituire presso il Ministero un tavolo di confronto su questi argomenti. (5-06998)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06998

  Con riferimento a quanto rappresentato dagli Onorevoli interroganti si ricorda che i risultati dell'attività di valutazione dell'ANVUR sulla qualità della ricerca (VQR) delle Università e degli Enti di ricerca costituiscono un criterio di riferimento per l'allocazione dei finanziamenti statali al sistema universitario e della ricerca. In particolare, i risultati dell'ultimo esercizio VQR (2004-2010) sono stati utilizzati a decorrere dal 2013 come criterio di ripartizione della quota premiale del fondo di finanziamento per tali enti.
  La quota premiale è parte integrante del Fondo ordinario e la sua incidenza è disciplinata normativamente dalla legge. In particolare, l'articolo 13 della legge n. 240 del 2010 prevede che tale quota sia incrementata annualmente tra una percentuale minima dello 0,5 per cento e massima del 2 per cento. L'articolo 60, comma 1, del successivo decreto-legge n. 69 del 2013, ha poi previsto che la quota premiale sia determinata in misura non inferiore al 16 per cento per l'anno 2014, al 18 per cento per l'anno 2015 e al 20 per cento per l'anno 2016, con successivi incrementi annuali non inferiori al 2 per cento e fino ad un massimo del 30 per cento. Inoltre, tale quota deve essere ripartita tra gli atenei per almeno tre quinti sulla base dei risultati conseguiti nella VQR e un quinto sulla base della valutazione delle politiche di reclutamento, effettuate con cadenza quinquennale dall'ANVUR.
  Il Ministero si è fortemente impegnato ad incrementare tale quota ed è opportuno evidenziare che solo grazie all'incremento della quota premiale, pari a 150 milioni di euro nel 2015 e a 25 milioni nel 2016, si è potuta in parte arginare la riduzione del FFO prevista dalle precedenti leggi di stabilità.
  Occorre peraltro sottolineare che la legge di stabilità 2016, all'articolo 1, commi 246 e 247, ha ancorato lo stesso finanziamento aggiuntivo al FFO per il piano straordinario di reclutamento dei ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010 (per un importo pari a 47 milioni euro nel 2016 e 50,5 milioni di euro a regime dal 2017) ai fini della distribuzione tra gli atenei tenendo conto dei risultati della VQR.
  In relazione, pertanto, all'esigenza di disporre di un quadro aggiornato della qualità della ricerca all'ultimo quadriennio (2011-2014) ed al fine di avviare la VQR, con decreto ministeriale n. 458 del 27 giugno 2015 sono state elaborate nuove linee guida per l'attuazione del processo di valutazione da parte dell'ANVUR, introducendo diverse novità rispetto a quelle precedenti. In particolare, si è ritenuto di dover prevedere unicamente un numero minimo ed un numero massimo di prodotti da valutare, ponendo molta attenzione ai risultati attesi dal processo di valutazione, con riferimento soprattutto ai profili di qualità della ricerca utili anche ai fini dell'utilizzo della VQR per la ripartizione di risorse finanziarie, soprattutto con riferimento agli indici di risultato relativi alla competitività dell'ambiente di ricerca in cui operano le Istituzioni ed alla loro capacità di attrazione di finanziamenti competitivi, nonché all'attrattività della formazione dottorale.
  A tal proposito, si ricorda che il Consiglio direttivo dell'ANVUR ha prorogato i termini di scadenza per il caricamento dei prodotti da presentare alla VQR 2011-2014 al 14 marzo per gli Atenei e al 30 marzo per gli enti di ricerca, venendo incontro alle esigenze manifestate dalle istituzioni valutate, le quali necessitano di un congruo periodo di tempo allo scopo di poter selezionare i prodotti della ricerca che assicurino i migliori risultati in termini di valutazione.
  Le recenti proteste di una parte dei docenti universitari, confluite in una petizione al Presidente della Repubblica, in lettere indirizzate ai colleghi e ai Rettori, nonché diffuse sulla rete internet, si sono sviluppate attorno alla questione del così detto «sblocco» degli scatti stipendiali e, successivamente, hanno coinvolto le modalità di partecipazione dei medesimi nella procedura della VQR, prospettando la loro «astensione collettiva» dal caricamento dei prodotti della ricerca nella piattaforma VQR.
  In proposito, si osserva che il comma 466 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 ha di fatto eliminato il blocco degli scatti stipendiali previsto dall'articolo 9, comma 21, del decreto-legge n. 78 del 2010, da ultimo prorogato con l'articolo 1, comma 256, della legge n. 190 del 2014. Pertanto, il sistema di progressione economica dei docenti universitari basato sulla valutazione, previsto dalla legge n. 240 del 2010 ed attuato con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 232 del 2011, potrà definitivamente andare a regime.
  Si ritiene pertanto che, a fronte del consistente impegno che il Governo ed il Parlamento hanno messo in campo a favore del sistema universitario e, in particolare, della categoria dei docenti universitari, le cui problematiche si stanno avviando a soluzione, la prospettata «astensione collettiva» dal caricamento dei prodotti della VQR possa essere ridimensionata.
  Tutto ciò posto, si auspica che gli adempimenti degli Atenei e dei docenti universitari, previsti dalle Linee Guida sulla VQR 2011-2014 (e, in particolare, dall'articolo 4), si svolgano in maniera regolare, allo scopo di evitare che gli Atenei possano subire svantaggi nella ripartizione delle risorse finanziare.
  Occorre infine osservare che, da quanto riferisce l'ANVUR, la VQR 2011-2014 procede secondo le scadenze stabilite. Oltre il 96 per cento degli addetti alla ricerca ha acquisito l'identificativo ORCID (Open Researcher and Contributor ID), precondizione necessaria all'accreditamento, a dimostrazione di come il mondo della ricerca italiano abbia compreso e apprezzato il senso di un'operazione volta a garantire nel migliore dei modi la sicurezza e la valorizzazione, anche internazionale, dei frutti del suo lavoro.
  Il processo di accreditamento vero e proprio, che si è concluso il 10 dicembre 2015, ha confermato che gli addetti hanno aderito nella quasi totalità al processo, al netto di una quota fisiologica che non è stata accreditata nei tempi previsti. In particolare, alla data del 15 gennaio 2016, dopo che alle Università è stato concesso circa un ulteriore mese per integrare e in qualche caso modificare le informazioni inizialmente fornite, gli addetti regolarmente accreditati da Università e Enti di ricerca sono circa 65.000 su circa 67.000 potenziali addetti accreditabili, con una quota di accreditamento pari quindi ad oltre il 97 per cento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sistema di finanziamento

universita'

personale di ricerca