ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06618

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 499 del 09/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2015
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06618
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Venerdì 9 ottobre 2015, seduta n. 499

   TARICCO, ZANIN e PRINA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nel 2006 è stato attivato, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il tavolo tecnico di filiera dei suini e nel corso di due incontri svoltisi il 14 dicembre 2006 e il 16 gennaio 2007, le parti hanno individuato le problematiche generali del settore;
   a seguito del peggioramento delle condizioni di mercato nel corso dei primi 9 mesi del 2007, il tavolo è stato nuovamente convocato ed è pervenuto a una valutazione condivisa sulle criticità del settore;
   è stato pertanto sottoscritto tra le parti un protocollo d'intesa finalizzato a raggiungere nel più breve tempo possibile l'obiettivo di identificare un mercato unico nazionale «per la determinazione anticipata delle quotazioni dei suini e loro derivati, con regole più trasparenti e condivise di rilevazione ed eventuali adeguamenti alle declaratorie che si rendessero necessarie per la definizione di quotazioni di riferimento univoche, trasparenti e rappresentative attraverso il sistema UnionCamere, Borsa Merci e Borsa Merci Telematica Italiana, con l'obiettivo prioritario di distinguere le produzioni DOP e la definizione di un modello condiviso di valutazione delle carcasse suine (peso morto) in relazione alle differenti tipologie qualitative/commerciali di animali, al fine di applicare tali modelli nell'ambito dei rapporti contrattuali di filiera e dei regolamenti speciali di contrattazione della Borsa Merci»;
   il 29 aprile 2010 il piano di intervento per il settore cunicolo, in attuazione del piano di settore approvato dalla Conferenza Stato-regioni, proponeva un programma di interventi per sostenere la competitività del settore sui mercati interno e internazionale e la redditività delle imprese della filiera; il mercato delle carni cunicole evidenziava un processo di formazione dei prezzi alla produzione non più idoneo all'attuale contesto distributivo, che vede una elevata concentrazione degli acquirenti;
   conseguentemente, nel corso del 2012, si formalizzava l'istituzione della «Commissione unica nazionale dei conigli vivi da carne da allevamento nazionale» e il 3 agosto 2012 la Commissione unica nazionale si insediava presso la borsa merci di Verona per definire anticipatamente la tendenza di mercato e il prezzo medio all'ingrosso, nel rispetto di un regolamento approvato dalle parti, con il compito di concordare le previsioni sulle tendenze dei prezzi di mercato dei prodotti e quotare i relativi prezzi a livello nazionale con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che svolge il ruolo di garante tra le parti e una funzione di mediazione tra gli interessi delle parti (venditori e acquirenti), vigilando sul rispetto del regolamento;
   parrebbe ad oggi non ancora attuata «l'intesa di filiera per il settore suinicolo» firmata a Mantova l'8 luglio 2013 dalle regioni italiane maggiormente rappresentative per la produzione suinicola, dalle associazioni di rappresentanza degli allevatori, delle aziende di trasformazione, delle organizzazioni di prodotto e dei consorzi di tutela, che prevedeva «contratti tipo» accanto all'introduzione della classificazione a peso morto; intesa che, se attuata, avrebbe potuto dare una svolta al settore e superare il ritardo rispetto alle norme europee in materia, nel continuare a trattare i suini a peso vivo;
   nel decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, è stato introdotto l'articolo 6-bis che prevede norme per la trasparenza nelle relazioni contrattuali nelle filiere agricole. Il comma 5 del predetto articolo 6-bis dispone, in presenza di commissioni uniche nazionali, la sospensione dell'autonoma rilevazione, da parte delle borse merci locali, riguardante le categorie merceologiche per cui sono state istituite le commissioni uniche nazionali (CUN);
   ad oggi risultano costituite, peraltro con criteri antecedenti alla nuova legge, solo due commissioni uniche nazionali, sui conigli e sui suini; molte erano invece le rilevazioni che, nelle varie province, erano settimanalmente effettuate e pubblicate;
   risulterebbe ancora mancante la norma ministeriale, prevista dal comma 1 del suddetto articolo 6-bis, che dovrebbe definire le modalità di funzionamento delle commissioni uniche nazionali e individui criteri per assicurare adeguata rappresentanza e partecipazione nelle medesime, agli imprenditori provenienti dai territori nei quali i settori di riferimento sono più significativi;
   risulterebbero, inoltre, difficoltà di funzionamento delle commissioni uniche nazionali già costituite, in particolare sembrerebbe che dal mese di marzo 2015 i macellatori non si presentino più alla commissione suini, mentre rischia di essere pregiudicata la rete delle commissioni locali che, pur con diversi limiti, rappresentava un valido riferimento per operatori commerciali, aziende di macellazione ed allevatori;
   il ruolo di rilevamento svolto dalle camere di commercio attraverso le commissioni locali non solo non è stato lesivo della concorrenza ma ha rivestito in questi anni una funzione che, oltre ad adempiere in molti casi a finalità statistiche, è stata di aiuto alla trasparenza del settore;
   risulterebbe agli interroganti che la camera di commercio di Cuneo sia stata diffidata dal continuare l'attività della commissione per la rilevazione prezzi dei conigli, con richiesta di sospensione immediata, per evitare oda un lato logiche squisitamente locali potenzialmente restrittive della concorrenza, dall'altro il contrasto con le norme comunitarie a tutela della concorrenza e con le nuove disposizioni della legge n. 91 del 2015;
   ad una attenta lettura del decreto-legge 51 del 2015, come convertito dalla legge n. 91 del 2015, si rileva che:
    la sospensione delle autonome rilevazioni dei prezzi da parte delle commissioni locali istituite presso le camere di commercio debba avvenire «in caso di istituzione delle commissioni uniche nazionali di cui al comma 1» solo a seguito dell'emanazione del «Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano» che dovrebbe definire le «disposizioni concernenti l'istituzione e le sedi delle commissioni uniche nazionali»;
    l'attività delle commissioni presso le camere di commercio dovrebbe essere, comunque, oggetto di sospensione solamente quando «autonoma», per cui nei fatti nulla osterebbe alla possibilità che le commissioni uniche nazionali nei vari settori possano comunque valorizzare, con apposite convenzioni, l'importante ruolo di rilevamento, in alcuni casi svolto egregiamente, dalle camere di commercio a livello locale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere in merito, e se, nella predisposizione decreto interministeriale di cui sopra, non intenda trovare modalità che non disperdano le esperienze virtuose delle commissioni presso le camere di commercio, salvaguardandone la funzione, soprattutto laddove facciano riferimento a produzioni locali che rappresentino quote significative di produzione nazionale, e comunque definendo criteri per i quali, nella composizione delle commissioni nazionali, sia assicurata adeguata rappresentanza e partecipazione agli imprenditori provenienti dai territori nei quali i settori di riferimento siano più significativi, anche per consentire una più corretta rilevazione dei prezzi per le specifiche categorie.
(5-06618)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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