ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 511 del 19/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO MARCO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 18/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 18/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06043
presentato da
DI MAIO Marco
testo di
Mercoledì 19 maggio 2021, seduta n. 511

   MARCO DI MAIO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   in Emilia-Romagna si è posta la necessità di risolvere la difficile situazione degli aeroporti regionali in profonda crisi da pandemia, perché se è vero che il turismo sarà un driver fondamentale per la ripartenza, gli aeroporti sono vettori strategici per agganciare il rilancio dell'Emilia-Romagna sui mercati nazionali ed esteri;

   Andrea Corsini, assessore regionale a infrastrutture e turismo, ha incontrato le parlamentari europee, Elisabetta Gualmini (Pd) e Alessandra Bosso (Lega), alla presenza dei rappresentanti dei quattro scali regionali di Bologna, Parma, Rimini e Forlì e ha evidenziato i due problemi principali (sostegni e investimenti) da risolvere per permettere di attivare gli interventi necessari alla ripresa post emergenza sanitaria;

   per quanto riguarda i sostegni è prioritario attivare i ristori per l'aeroporto di Bologna che, superando i 3 milioni di passeggeri l'anno, in base al regolamento europeo, si troverebbe ad essere escluso dagli aiuti;

   per quanto concerne il Ridolfi, aeroporto di Forlì, in base al regolamento, non sarebbero consentiti investimenti, perché lo scalo dista meno di 100 chilometri da quello di Rimini, vincolo che costringerebbe l'aeroporto, per ottenere gli aiuti, a ridimensionare il proprio piano industriale;

   è stato evidenziato, in tema investimenti, il paradosso dell'esclusione degli aeroporti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dal momento che tali infrastrutture possono rientrare di diritto nel capitolo della transizione ecologica, visto anche l'ottimo risultato dell'aeroporto di Bologna che di recente ha ricevuto un premio come scalo più green d'Italia;

   gli aeroporti della regione Emilia-Romagna hanno dei piani industriali in grado di sostenere la ripartenza a medio e lungo periodo, ma è necessario che l'Unione europea, in considerazione della pandemia mondiale che si è abbattuta su tutti i settori, dimostri elasticità, consentendo le deroghe ai regolamenti necessarie allo sviluppo degli scali;

   i rappresentanti degli aeroporti hanno chiesto di delineare un codice dell'emergenza, prevedendo non aiuti di Stato ma risorse per gli investimenti;

   non è chiaro per quali ragioni gli aeroporti non possano essere considerati come infrastrutture che possono concorrere alla transizione ecologica con investimenti per la sostenibilità, escludendoli per il ruolo che potrebbero avere nel turismo;

   le parlamentari europee hanno dato la loro disponibilità ad approfondire le questioni e a verificare lo spazio per eventuali deroghe, ribadendo che ci sono due canali percorribili: uno nazionale, il Pnrr, su cui è possibile lavorare a correzioni e aggiustamenti, e uno regionale che consiste in oltre 100 miliardi di euro per le regioni italiane per la programmazione dei fondi strutturali 2021-2026 dentro il quale potrebbero rientrare anche gli aeroporti;

   il presidente Bonaccini ha indirizzato una lettera al Ministro interrogato affinché vengano approvati i decreti attuativi per sbloccare i 450 milioni di euro destinati agli aeroporti che rappresentano un primo passo sufficiente a coprire almeno le perdite registrate nel settore aereo;

   l'assessore ha ribadito l'impegno della regione Emilia-Romagna pari a 48 milioni di euro per i quattro scali, sottolineando che per Parma c'è stato il «via libera» per 12 milioni euro, per Rimini, dopo un negoziato con l'Unione europea durato un anno, sono stati promessi tre milioni di euro per l'anno in corso e per l'aeroporto di Forlì si sta dando inizio al negoziato per impostare il dossier da presentare in Europa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di cui in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere affinché anche gli aeroporti possano essere destinatari delle misure previste dal Pnrr;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda porre in essere nelle competenti sedi europee per pervenire a deroghe alla normativa vigente e consentire di liberare gli investimenti pubblici necessari a supporto delle infrastrutture connesse agli aeroporti e degli scali stessi.
(5-06043)