ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 449 del 24/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 24/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 24/06/2015
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 24/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/06/2015
Stato iter:
25/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 25/06/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/06/2015

SVOLTO IL 25/06/2015

CONCLUSO IL 25/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05886
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 24 giugno 2015, seduta n. 449

   SEGONI, BARBANTI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, MATARRELLI, MUCCI, RIZZETTO, TURCO e PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con ordinanza n. 53 del 13 maggio 2015 il presidente della giunta regionale della Calabria, Mario Oliverio, ha emesso una ulteriore ordinanza contingibile e urgente che permette lo sversamento di rifiuti non trattati ai sensi di legge e l'utilizzo delle discariche private in supporto al sistema pubblico per il trattamento dei rifiuti indifferenziati, detti tal quale;
   l'ordinanza per lo sversamento dei rifiuti non trattati fa riferimento ad una norma prevista dall'articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006 che permette di derogare al decreto legislativo n. 152 del 2006 per sei mesi reiterabili due sole volte; l'ordinanza del 13 maggio 2015 risulta essere invece la quinta deroga per complessivi 30 mesi, per essere precisi sono state emesse le seguenti ordinanze: n. 41 del 10 maggio 2013, n. 146 dell'11 novembre 2013, n. 46 dell'8 maggio 2014, n. 115 del 13 novembre 2014, n. 132 del 23 dicembre 2014 e infine la n. 53 del 13 maggio 2015, tempistica prevista dalla legge che è stata ampiamente superata (le ordinanze, compresa l'ultima, si protraggono per 30 mesi) in violazione palese quindi alla norma sopra richiamata;
   l'ordinanza va in deroga anche al piano regionale rifiuti, prevedendo l'utilizzo delle discariche private a supporto del sistema pubblico; soprattutto si sono riproposti nelle ultime due ordinanze (emesse dalla giunta Oliverio) gli stessi dubbi di legittimità sorti in occasione dell'approvazione dell'emendamento alla legge regionale n. 18 del 12 aprile 2013 contestato in più sedi dalla minoranza in seno al consiglio regionale nel 2014 ed oggi diventata maggioranza;
   l'articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006 rubricato «Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi» recita testualmente:
    «1. Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alle disposizioni sul potere di ordinanza di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio nazionale della protezione civile, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell'ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. Dette ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle attività produttive, al Presidente della regione e all'autorità d'ambito di cui all'articolo 201 entro tre giorni dall'emissione ed hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi;
    2. Entro centoventi giorni dall'adozione delle ordinanze di cui al comma 1, il Presidente della Giunta regionale promuove ed adotta le iniziative necessarie per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. In caso di inutile decorso del termine e di accertata inattività, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare diffida il Presidente della Giunta regionale a provvedere entro un congruo termine e, in caso di protrazione dell'inerzia, può adottare in via sostitutiva tutte le iniziative necessarie ai predetti fini;
    3. Le ordinanze di cui al comma 1 indicano le norme a cui si intende derogare e sono adottate su parere degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali, che si esprimono con specifico riferimento alle conseguenze ambientali;
    4. Le ordinanze di cui al comma 1 non possono essere reiterate per più di due volte. Qualora ricorrano comprovate necessità, il Presidente della regione d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare può adottare, dettando specifiche prescrizioni, le ordinanze di cui al comma 1 anche oltre i predetti termini»;
   appare agli interroganti che siano state seguite procedure in contrasto con le norme suddette –:
   in base a quali norme, prassi o consuetudini il Ministro interrogato abbia consentito alla giunta regionale di prorogare per ben 5 volte – arrivando come sopra detto sino a 30 mesi – la deroga al decreto legislativo n. 152 del 2006 e quali eventuali iniziative gravi ed urgenti intenda assumere per far rispettare il comma 2 dell'articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006 considerato che il conclamato decorso del termine di accertata inattività necessita di promuovere e adottare tutte le decisioni necessarie per garantire la effettiva raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, eventualmente giungendo a diffidare il presidente della giunta regionale calabrese, a causa dell'inerzia dimostrata non avendo provveduto alla soluzione dei problemi narrati in premessa entro un congruo termine, e ad adottare, ove ne ricorrano i presupposti, in via sostitutiva tutte le iniziative necessarie ai predetti fini. (5-05886)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05886

  Nel premettere che il settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Calabria, da anni versa in grave situazione di crisi, tanto che nel 1997 è stato dichiarato lo stato di emergenza e nominato un Commissario straordinario delegato alla gestione dell'emergenza, situazione protrattasi fino al 31 dicembre 2011 anche se di fatto è ancora in atto la fase di rientro all'ordinario, si rappresenta quanto segue.
  Il Commissario delegato, in virtù dei poteri conferitigli, è in grado di provvedere anche in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e con i criteri indicati nel decreto di dichiarazione dello stato di emergenza.
  Le azioni svolte dai Commissari succedutisi negli anni hanno riguardato: la gestione degli impianti di smaltimento, la valorizzazione e il recupero energetico, l'adeguamento delle discariche, la realizzazione di impianti di compost e recupero inerti.
  Tuttavia, nel chiarire che il Ministero dell'ambiente non partecipa al procedimento amministrativo per il rilascio dei titoli autorizzativi degli impianti di smaltimento o di recupero dei rifiuti che è in capo alla Regione, in merito al raggiungimento dei limiti dei poteri emergenziali, che la legge stabilisce in 18 mesi di proroga e che sarebbero stati superati, si rappresenta che non appena è giunta comunicazione dell'ordinanza n. 53 dello scorso 13 maggio che ha concretizzato il superamento del suddetto termine, la competente Direzione generale del Ministero dell'ambiente ha provveduto a segnalare la questione al presidente della regione Calabria e al responsabile del Dipartimento ambiente e territorio della regione.
  Tuttora si è in attesa di conoscere i provvedimenti che la Regione intenda assumere in autotutela e per il rientro al regime ordinario.
  Sulla base degli elementi che il presidente della Regione formulerà in risposta alla segnalazione inoltrata, si valuteranno le iniziative opportune, comprese quelle per garantire la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, da adottare, se necessario, anche in via sostitutiva.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riciclaggio dei rifiuti

protezione del consumatore

gestione dei rifiuti