ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05847

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 495 del 27/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: TOCCALINI LUCA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 26/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2021
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2021
PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2021
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2021
ZICCHIERI FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 27/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 26/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05847
presentato da
TOCCALINI Luca
testo di
Martedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   TOCCALINI, BELOTTI, COLMELLERE, PATELLI, RACCHELLA e ZICCHIERI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   da oltre un anno l'Italia è investita dalla pandemia da Covid-19 che purtroppo ha reso necessarie misure restrittive a tutto campo, dal lockdown nazionale disposto a marzo 2020 fino alla differenziazione in base al colore delle diverse aree regionali o comunali;

   la scuola e l'università sono state messe a dura prova prima dalla improvvisa chiusura e poi dalla necessità di reiventarsi introducendo, senza essere pronti sia sotto il profilo didattico sia sotto quello infrastrutturale, la didattica a distanza. Oggi queste istituzioni,come tutti i settori portanti per l'economia del nostro Paese, attraversano una delle crisi più importanti dal dopoguerra;

   per la scuola, pur nel rispetto dell'autonomia dei dirigenti scolastici, il Governo con i provvedimenti che si sono susseguiti ha sempre dettato disposizioni in modo da assicurarne il funzionamento uniforme, almeno su base regionale;

   per il sistema universitario, che ha una autonomia ben più ampia di quella scolastica, il supporto ministeriale si è rivelato insufficiente e si è assistito dunque ad una grande frammentarietà dell'organizzazione della didattica, dagli esami alle tesi di laurea on line;

   purtroppo, persino in merito ai concorsi per l'accesso ai corsi di studio a numero programmato di livello nazionale o locale il Ministero dell'università e della ricerca non si è espresso in alcun modo, lasciando che in molti casi gli atenei scegliessero criteri preferibili da un punto di vista meramente pratico ma evidentemente soprassedendo sul rispetto di valori quali il merito, l'eguaglianza sostanziale e il diritto allo studio;

   in alcuni atenei, come nel caso dell'Università degli studi di Catania e dell'Università della Valle d'Aosta, si è previsto che per l'accesso ai corsi a numero programmatico locale, il canonico test d'ingresso non verrà svolto e i candidati saranno ammessi al corso di laurea solo in base al voto di maturità;

   tale criterio, quale parametro unico e non ponderato, risulta, ad avviso degli interroganti, evidentemente inadeguato, poiché, da un lato, non esiste alcuna necessaria contiguità fra le discipline studiate del percorso di secondaria superiore e quelle su cui generalmente verte il test di ingresso e, dall'altro, i test d'ingresso mirano a verificare competenze di base, mentre il voto di maturità riflette un giudizio globale sulla crescita dell'alunno negli ultimi 3 anni di studi;

   affidare la possibilità di accesso al corso di laurea d'elezione dello studente al solo voto di maturità risulta essere a parere degli interroganti quanto di più distante dalla meritocrazia, poiché di fatto pregiudica tutti coloro che, pur avendo avuto difficoltà durante gli studi superiori, sono invece pronti ad affrontare con preparazione ed entusiasmo un percorso nuovo e con discipline più affini ai propri interessi –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda intraprendere al fine di tutelare la meritocrazia e il diritto allo studio degli studenti che si immatricoleranno nel prossimo anno accademico;

   se il Ministro interrogato intenda farsi promotore di un confronto con la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) in modo da incentivare, con riguardo all'accesso dei corsi a numero programmato locale, una maggiore uniformità su tutto il territorio nazionale.
(5-05847)