ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05349

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-ITALIANI IN EUROPA
Data firma: 16/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/02/2021
Stato iter:
17/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 17/03/2021
Resoconto SIRAGUSA ELISA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2021

DISCUSSIONE IL 17/03/2021

SVOLTO IL 17/03/2021

CONCLUSO IL 17/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05349
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   SIRAGUSA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   su iniziativa del Cgie (Consiglio generale degli italiani all'estero) dal 16 al 19 aprile 2019 si tenne il Seminario di Palermo: lo scopo, «creare una rete di giovani italiani nel mondo»;

   a seguito di questo evento nacquero diverse associazioni giovanili: tra queste, il gruppo Giovani italiani in Belgio, che si costituirà poi come associazione di fatto col nome di Rete giovani italiani in Belgio (Regib), supportata dal Comites di Bruxelles, riconosciuto tra i fondatori nello statuto dell'associazione. In una riunione del medesimo Comitato (verbale n. 6/2019 del 29 agosto 2019), tale gruppo presenterà due progetti: un portale sviluppato in modo da rappresentare il primo anello di congiunzione tra chi vive in Belgio e chi sta per trasferirsi, e il programma Job Fair. L'assemblea del Comites delibera quindi di presentare entrambi i progetti al Ministero, con richiesta di supporto finanziario pari a quindicimila euro totali;

   nel verbale n. 9/2019 della riunione del Comites di Bruxelles del 28 novembre 2019, vengono confermati l'approvazione da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dei due progetti presentati, e l'invio dei fondi;

   il 22 gennaio 2021 viene pubblicato un articolo de L'Espresso (La beffa contro i giovani italiani all'estero: progetti approvati, ma il Ministero non li paga), da cui emerge come il Comites di Bruxelles non abbia mai erogato a Regib i fondi devoluti dal Ministero per la realizzazione dei progetti approvati;

   secondo il Presidente del Comites di Bruxelles Napolitano, la mancata erogazione sarebbe dovuta a motivi legati allo sviluppo dei progetti, non in linea con i propositi del Seminario di Palermo (La replica del Comites sui finanziamenti alla Regib, L'Espresso, 26 gennaio 2021);

   tuttavia, nei verbali del Comites riferiti alle riunioni di febbraio e maggio 2020 non emergerebbe nessuna contestazione in merito da parte del Comitato; viceversa, dal testo sembrerebbe emergere una fattiva collaborazione tra i due attori;

   nella riunione del 27 febbraio 2020, infatti, la signora Scarapicchia, presidentessa della Regib, aggiorna il Comites sullo stato dei progetti, rendendo edotta l'assemblea dell'imminente sviluppo della piattaforma on line; successivamente, nella riunione del 4 maggio 2020, il presidente del Comites Napolitano informa l'assemblea dell'avvenuta emissione, da parte dello sviluppatore informatico, della fattura per il lavoro svolto. Il tesoriere del Comitato precisa dunque, al riguardo, che la parcella dovrà essere pagata direttamente dalla Regib, e che solo successivamente il Comites provvederà al suo rimborso. È da rilevare quindi come, anche durante quest'ultima riunione, nessuna questione sia stata sollevata sul merito del lavoro svolto dall'associazione. L'unico tema sembra essere quello delle modalità di pagamento della prima fattura;

   a questo proposito occorre precisare, inoltre, che nelle Linee guida per i contributi finanziari da parte del Comites di Bruxelles, Bramante e Fiandre alle associazioni, approvate il 22 settembre 2016, viene contemplata anche l'ipotesi di fatture intestate direttamente al Comites: «Dopo lo svolgimento dell'attività, è possibile richiedere al Comites il rimborso o intestare la/e fattura/e per le spese coperte dal Comites direttamente a quest'ultimo (le associazioni di fatto prive di conto corrente sono invitate a seguire questa seconda opzione)»;

   nel verbale n. 8/2020 della riunione del Comites di Bruxelles del 12 novembre 2020, viene dato atto di una riunione organizzata dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al fine di chiarire i rapporti tra il Comites e la Regib –:

   se, visto quanto riportato in premessa, il Ministro non ritenga di adottare le iniziative di competenza per garantire che l'associazione Regib riceva i fondi per la parte di progetti, approvati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Comites, già realizzati, al fine di corrispondere poi tali somme ai fornitori.
(5-05349)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05349

  Il Comitato per gli italiani all'estero (Com.It.Es) di Bruxelles aveva presentato nell'autunno 2019 una richiesta di finanziamento al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per la realizzazione di una rete di aggregazione per i giovani italiani in Belgio.
  L'iniziativa si inseriva nel quadro dei seguiti della Conferenza dei Giovani di Palermo, organizzata con la collaborazione del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero nell'aprile del 2019 con l'obiettivo di mobilitare tutte le comunità italiane all'estero, rafforzare le reti di rappresentanza di base e coinvolgere le giovani generazioni di connazionali nel mondo verso una sempre maggiore e attiva partecipazione alla vita delle rispettive collettività. La rete di aggregazione in Belgio doveva essere realizzata dal Com.It.Es. con l'associazione REGIB (Rete Giovani Italiani in Belgio), creata da alcuni giovani italiani in Belgio proprio in concomitanza con l'incontro di Palermo.
  L'iniziativa si sarebbe dovuta articolare in due parti: la prima prevedeva la creazione di una piattaforma online per connettere i giovani italiani in Belgio e quelli in procinto di emigrarvi; la seconda consisteva in una «job fair», ovvero una rete professionale finalizzata a coinvolgere il più ampio numero di giovani possibile per favorire la creazione di sinergie e opportunità dal punto di vista sociale e professionale. I due progetti, del valore complessivo di 15.000 euro, erano stati approvati dall'Ufficio competente della Farnesina nell'ottobre 2019. Il Com.It.Es di Bruxelles aveva, quindi, raccomandato a REGIB di assicurare che l'iniziativa coinvolgesse tutte le componenti dei giovani italiani in Belgio, sia quelle appartenenti alla cosiddetta «nuova mobilità», sia quelle appartenenti alle più giovani generazioni di connazionali arrivati in Belgio con le precedenti ondate migratorie.
  In fase di attuazione, però, sono sorti alcuni contrasti tra REGIB e Com.It.Es. In particolare, il Com.It.Es. ha contestato all'Associazione l'intenzione di procedere autonomamente nella creazione e gestione della piattaforma e nel coinvolgimento dei gruppi dei giovani italiani, scelta che avrebbe – di fatto – trascurato il ruolo delle giovani generazioni di italiani in Belgio, concentrandosi invece eccessivamente sugli espatriati di più recente trasferimento. Da parte sua, la REGIB ha ribadito la sua indipendenza nelle scelte di esecuzione del progetto.
  Tali criticità sono state rappresentate alla Direzione Generale per gli italiani all'estero della Farnesina a nome della REGIB dalla Presidente Scarapicchia, in una comunicazione del 30 ottobre 2020, a seguito della quale il competente Ufficio del MAECI ha convocato il successivo 11 novembre una videoconferenza cui hanno partecipato, oltre ai membri della REGIB, i componenti del Com.It.Es. di Bruxelles e i rappresentanti dell'Ambasciata in Belgio.
  Nel corso dell'incontro, REGIB ha sostenuto la volontà di andare avanti con autonomia nella realizzazione dei progetti e ha chiesto che il Com.It.Es. provvedesse comunque al pagamento delle spese finora sostenute per la creazione della piattaforma. Il Com.It.Es. ha dichiarato di non poter procedere, perché il prodotto dell'attività di REGIB risultava parziale e incompleto, in quanto non rivolto a tutte le componenti giovanili della comunità italiana in Belgio, allontanandosi quindi dallo spirito della proposta iniziale.
  Inoltre, il Com.It.Es. ha fatto presente di aver richiesto a REGIB di presentare dei preventivi comparativi per la realizzazione della piattaforma, richiesta che non ha mai avuto seguito. Secondo il Com.It.Es, REGIB avrebbe dato mandato ad un solo professionista di realizzare il sito internet dell'Associazione (discostandosi dalla piattaforma come prevista nel progetto) senza presentare preventivi comparativi e, quindi, senza avere l'accordo del Com.It.Es. sulla voce di spesa specifica, pretendendo poi direttamente il pagamento da parte del Com.It.Es. verso il professionista.
  Il MAECI è, quindi, intervenuto ricordando alla REGIB il ruolo di coordinamento e di indirizzo che spetta giuridicamente al Com.It.Es., in quanto destinatario e responsabile della gestione dei fondi ministeriali, sottolineando al contempo che la caratteristica di inclusività nella creazione della rete dei giovani, conseguenza diretta dello «spirito» emerso nella conferenza dei giovani di Palermo, era stato uno dei fattori che avevano condotto nell'autunno del 2019 all'approvazione del progetto.
  L'incontro in video-conferenza si era concluso con la volontà condivisa da parte di tutti di andare avanti nella realizzazione del progetto così come concepito: REGIB riconosceva il ruolo del Com.It.Es. che a sua volta confermava la sua disponibilità a collaborare con l'Associazione secondo le linee inizialmente stabilite.
  Successivamente, i medesimi contrasti che la videoconferenza pareva aver appianato, sono purtroppo riemersi. In una comunicazione inviata al Com.It.Es. il 7 gennaio 2021, REGIB ha nuovamente rivendicato la sua piena autonomia nella gestione del progetto, ribadendo l'obbligo del Com.It.Es. a procedere al saldo di fatture per prestazioni di terzi, peraltro in difformità dalle regole contabili e dalle linee guida per la gestione dei contributi ministeriali che lo stesso Com.It.Es. di Bruxelles aveva messo a disposizione di REGIB.
  Questa posizione ha provocato la presa di distanza del Com.It.Es. che, in virtù del proprio ruolo nella realizzazione del progetto e soprattutto di responsabile della spesa sotto il profilo contabile, ha sottolineato che la condivisibilità degli obiettivi resta una condizione imprescindibile.
  Il Com.It.Es. è chiamato istituzionalmente a veicolare i fondi ricevuti in applicazione delle norme e procedure vigenti e in un'ottica rivolta alla possibile soluzione dei problemi: laddove le norme e le procedure non vengano rispettate il Com.It.Es non è tenuto a procedere alla spesa. Il corretto uso dei fondi sulla base delle ragioni per cui sono stati erogati viene controllato dall'Autorità consolare e dall'Amministrazione centrale, chiamate a rilevare e segnalare eventuali irregolarità contabili o uso improprio dei contributi concessi. Nel caso di specie, la fattura più volte menzionata dalla REGIB anche nelle sue dichiarazioni con la stampa italiana, riferita alla realizzazione di un sito internet, non solo risulta frutto di una scelta unilaterale dell'Associazione senza alcuna prova d'aver esperito tentativi d'identificazione di altri fornitori, ma appare direttamente intestata al Comitato di Bruxelles Brabante e Fiandre, senza che nessun processo d'approvazione preventiva – o comunque di comunicazione – sia intervenuto tra l'associazione appaltante (la REGIB appunto) ed il Com.It.Es, nella persona del suo presidente, a cui tale fattura è stata intestata, senza che lo stesso sia stato preventivamente avvertito o consultato e senza che egli abbia dato, come previsto, la sua formale approvazione attraverso la propria firma.
  Appare pertanto evidente come una procedura che consenta di far sorgere un'obbligazione in capo ad un soggetto terzo, senza che questo abbia modo di pronunciarsi sull'accettazione di tale impegno finanziario, sia priva di ogni forza giuridicamente cogente e sia inaccettabile nella forma e nella sostanza secondo le normali regole di contabilità pubblica e privata. Una procedura del genere appare quindi da respingere secondo gli obblighi che vincolano il Com.It.Es. in merito alla corretta amministrazione di fondi di provenienza ministeriale.
  La Farnesina ritiene pertanto che – vista l'impossibilità di derogare a regole contabili imperative – non vi siano questioni finanziarie in sospeso o non chiarite con l'associazione REGIB. La Sede a Bruxelles, d'intesa con la Farnesina, considerata anche la rilevanza del progetto, rimane comunque disponibile ad un eventuale nuovo incontro, anche in video-conferenza, qualora le parti coinvolte (il Com.It.Es. e l'associazione REGIB) volessero fare un ulteriore tentativo per ricomporre le loro divergenze.