ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05343

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 16/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/02/2021
Stato iter:
13/05/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2021

RITIRATO IL 13/05/2021

CONCLUSO IL 13/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05343
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   GAGLIARDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima ha come obiettivo di accelerare il percorso di decarbonizzazione, recependo le novità contenute nel cosiddetto decreto-legge sul clima, nonché quelle sugli investimenti per il green new deal previste nella legge di bilancio per il 2020 e nel rispetto dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici;

   il Governo, in sede di conversione del «decreto clima», si era così impegnato ad una graduale cessazione delle centrali a carbone sul territorio italiano entro il 31 dicembre 2025;

   in tale direzione veniva prevista la definitiva dismissione, entro il 2021, dell'impianto della centrale La Spezia-Vallegrande, come d'altronde stabilito anche nel decreto di approvazione del rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale del 2019;

   La Spezia e la sua provincia hanno pagato per anni le pesanti conseguenze, in termini di ambiente e salute, della presenza della centrale a carbone nell'area urbana e tutta la cittadinanza si aspettava la chiusura dell'impianto. Purtroppo, a pochi giorni dalla scadenza della data prevista per la chiusura, con missiva del 18 dicembre 2020, il Ministero dello sviluppo economico comunicava ad Enel che, in base alle valutazioni di Terna S.p.a., la messa fuori servizio della centrale della Spezia potesse avvenire solo a seguito del raggiungimento nell'area nord del Paese (incluso lo stesso sito ligure) di un saldo netto tra aumenti di capacità e dismissioni pari ad almeno 500 MW, privilegiando invece la chiusura della centrale di Fusina;

   pertanto il Ministero, tenuto conto delle valutazioni di Terna ed in contrasto con i precedenti gli impegni governativi, riteneva che, allo stato attuale, la centrale della Spezia non potesse più essere messa definitivamente fuori servizio secondo le tempistiche prospettate inizialmente da Enel. Questo, almeno, fino a quando non si fossero verificate le condizioni idonee a rendere la chiusura dell'impianto compatibile con il mantenimento della sicurezza del sistema elettrico. Il Ministero dello sviluppo economico avrebbe contestualmente comunicato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la necessità della proroga dei termini stabiliti per la chiusura dell'impianto –:

   quale sia l'orientamento dei Ministri interrogati in merito alla mancata cessazione dell'uso di combustibile fossile nella centrale della Spezia, rispetto agli impegni assunti dal Governo che prevedevano la definitiva dismissione dell'impianto della centrale E. Montale di La Spezia-Vallegrande entro il 2021.
(5-05343)