ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05341

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: NOJA LISA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 29/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05341
presentato da
NOJA Lisa
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   NOJA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 25 novembre 2020, il sito dell'Ansa Sardegna rendeva nota la grave vicenda relativa alla morte di un uomo con una disabilità intellettiva, ricoverato per infezione da Sars-CoV-2 presso il reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Francesco di Nuoro;

   nonostante le condizioni dell'uomo richiedessero l'assistenza continuativa delle sorelle, una delle quali infermiera e sua caregiver, a queste non sarebbe stato mai consentito di accedere, se non per i primi due giorni, presso la struttura ospedaliera ove era ricoverato il fratello, a causa degli stringenti protocolli di prevenzione anti-Covid che vietano, nella maggior parte dei presidi ospedalieri e Covid-hospital, l'accesso anche ai caregiver dei pazienti con disabilità intellettive gravi;

   casi analoghi, da mesi vengono denunciati sulla stampa locale, così come sulle piattaforme web e social network, anche perché, allo stato attuale, in assenza di un protocollo nazionale, ciascuna azienda sanitaria locale o provinciale, così come ciascuna azienda ospedaliera, opera in assoluta autonomia;

   con lettera inviata al Ministero della salute in data 24 marzo 2020 dall'interrogante, era stata sottoposta la problematica in questione, richiedendo l'adozione di protocolli specifici per i casi di contagio e relativo ricovero di persone con disabilità mentale non collaboranti, ovvero non autosufficienti con comorbidità respiratorie o altro rischio specifico legato alla patologia pregressa;

   inoltre, negli ultimi mesi, su sollecitazione di comitati e associazioni per i diritti delle persone con disabilità, si sono registrate alcune positive esperienze in questo senso, tuttavia sporadiche e distribuite a macchia di leopardo, che hanno consentito, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, ai caregiver e congiunti di persone con disabilità, ricoverate presso strutture ospedaliere, o presso le residenze sanitarie per disabili (Rsd), di incontrare e accudire i propri cari;

   tuttavia la situazione complessiva nel Paese resta quella di un isolamento forzato di pazienti con disabilità specialmente mentale, ossia i soggetti più fragili per i quali è impossibile comprendere le motivazioni dell'assenza, da un momento all'altro, delle figure familiari più prossime e stabili –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per l'introduzione di protocolli nazionali volti a consentire ai caregiver familiari di persone con disabilità che abbiano intrapreso un percorso terapeutico e ospedaliero per Covid-19, di assistere i propri congiunti, nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza sanitarie.
(5-05341)