ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04844

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 415 del 26/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 26/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE FILIPPO VITO ITALIA VIVA 26/10/2020
ROSTAN MICHELA ITALIA VIVA 26/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04844
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo di
Lunedì 26 ottobre 2020, seduta n. 415

   MIGLIORE, DE FILIPPO e ROSTAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di marzo 2020 due ex presidenti dell'Istat, Giorgio Alleva e Alberto Zuliani insieme ai colleghi, Giuseppe Arbia, Piero Falorsi e Guido Pellegrini, hanno inviato al Governo una proposta riguardante la possibilità di testare con il tampone un campione statistico, che comprenda sintomatici e asintomatici;

   scrivevano tra l'altro i cinque scienziati su La Voce il 30 marzo 2020: «per prevedere il progresso futuro dell'epidemia e suggerire interventi di politica sanitaria efficaci è necessario disporre di stime eseguite con metodologie corrette e con accuratezza». «Per questo motivo riteniamo sia indispensabile progettare e realizzare un protocollo di osservazione a campione riferito all'intera popolazione italiana, che permetta confronti significativi nel tempo e tra aree geografiche, tenendo conto dei differenti contesti economici, demografici, sociali, ambientali e culturali. Sul campione dovrebbe essere effettuato il tampone (o eventualmente altri esami diagnostici, come analisi del sangue o del Dna), ripetendolo a opportune scadenze temporali»;

   in data 18 ottobre 2020, cioè 7 mesi dopo, gli ex presidenti Alleva e Zuliani scrivevano sul Corriere della Sera: «In tanti mesi non abbiamo investito in un sistema di raccolta di dati che consenta un monitoraggio accurato su probabilità di contagio, dimensioni delle componenti sintomatiche e asintomatiche, collegamento con i rischi successivi, ricoveri e terapie sub-intensive e intensive, letalità. L'assenza di un quadro affidabile e condiviso favorisce una comunicazione non univoca. Da una parte i media sono pronti a trasformare i numeri quotidiani da allarmi ad allarmismi; dall'altra gli esperti si lanciano in interpretazioni eterogenee. Non è citando insieme, giorno per giorno, il numero di casi positivi e di tamponi effettuati che possiamo capire cosa stia accadendo realmente. I casi positivi riguardano tamponi di uno o più giorni precedenti; le tipologie di tamponi impiegate hanno sensibilità differenti; il raffronto del tasso di contagio è condizionato dalle differenti regole sulla somministrazione dei tamponi, a marzo soltanto sui sintomatici, ora essenzialmente su persone che hanno avuto contatti con casi positivi; in ogni caso con l'impossibilità di riferirlo alla popolazione generale. La statistica è stata incapace di convincere le autorità della necessità di un sistema di monitoraggio che integrasse stabilmente dati campionari con quelli del sistema sanitario. Lo avevamo raccomandato già a marzo proprio dalle pagine del Corriere. Qualcosa è accaduto con l'indagine Ministero della salute-Istat, ma l'esperienza, oltre che tardiva, è stata condotta con modalità che non hanno consentito di centrare l'obiettivo dei 150.000 esami sierologici, fermandosi a 64.660 unità. Un'occasione perduta, anche di dialogo tra comunità scientifiche»;

   la statistica ufficiale è in grado di impiantare il campionamento idoneo a seguire l'evoluzione dell'epidemia da COVID-19 e può dare un contributo realmente informativo attraverso l'integrazione con i dati raccolti dagli altri soggetti. Il protocollo sanitario sul tracciamento dei contatti in caso di esito positivo del tampone consentirebbe la lettura delle conseguenze sulla salute delle persone e una previsione migliore del possibile impatto sul sistema sanitario. Il monitoraggio potrebbe essere realizzato utilmente anche a livello regionale e delle grandi città;

   un campione probabilistico quindicinale anche di poche migliaia di unità, eventualmente con accertamenti più semplici ma con la forza dell'obbligo di risposta in virtù della rilevanza sanitaria, potrebbe dare grande forza ai numeri e al dibattito corrente, fornire fondamento migliore alle decisioni delle istituzioni preposte e impegnare a un rispetto più convinto i destinatari, cittadini e imprese –:

   se non ritenga, sulla base di quanto esposto in premessa, di promuovere il monitoraggio, tramite tampone, di un campione significativo di sintomatici e asintomatici, per realizzare stabilmente un protocollo di osservazione a campione riferito all'intera popolazione italiana.
(5-04844)