Legislatura: 18Seduta di annuncio: 355 del 11/06/2020
Primo firmatario: PERANTONI MARIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020 LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2020
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 11/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 25/06/2020 Resoconto ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 25/06/2020 Resoconto PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/06/2020
DISCUSSIONE IL 25/06/2020
SVOLTO IL 25/06/2020
CONCLUSO IL 25/06/2020
PERANTONI, MANZO, ALBERTO MANCA, SCANU, DEIANA, CADEDDU, CABRAS e LAPIA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:
gli effetti dell'epidemia da COVID-19 sul tessuto economico e produttivo rischiano di provocare esiti drammatici e permanenti: all'emergenza sanitaria, infatti, si è fin da subito affiancata quella economica, che certamente avrà conseguenze più durature;
vi sono realtà del Paese che già da anni soffrono la crisi e sono in difficoltà a causa del gravissimo impoverimento economico, sociale e culturale. La Sardegna, nello specifico, patisce l'emigrazione, gravi fenomeni di abbandono scolastico ed un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 50 per cento; le sue zone interne soffrono il massiccio spopolamento dovuto a denatalità e mancanza di lavoro;
un tentativo per cercare di invertire la tendenza e far ripartire il ciclo economico in una direzione duratura e sostenibile non può che passare per investimenti diretti alla realizzazione di progetti per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale diffuso sul territorio, troppo spesso trascurato nonostante rappresenti in potenza una costante e produttiva fonte di lavoro (e quindi di reddito), sviluppo e crescita economico-culturale per il Paese e per le singole realtà territoriali, attesa la capacità di contribuire alle dinamiche complessive di formazione del reddito e di sviluppo economico;
i beni culturali rappresentano, infatti, un elemento di caratterizzazione territoriale e partecipano alla capacità dei territori di attirare visitatori, contrastare il grave fenomeno dello spopolamento, generando esternalità sul comparto turistico e sulle varie filiere connesse (dall'enogastronomia alle produzioni tipiche, dalle produzioni artigiane all'edilizia di riqualificazione), comprese le cooperative sociali e gli enti del terzo settore operanti nell'ambito dei beni e delle attività culturali;
è indiscutibile che l'Italia possiede il patrimonio culturale più importante al mondo ed è altrettanto indiscutibile che in Sardegna è presente il patrimonio più numeroso e rilevante di beni culturali e monumenti risalenti dal Neolitico all'Età del ferro, quello nuragico e pre-nuragico, capillarmente diffuso su tutto il territorio regionale;
investire su tale patrimonio significa, da un lato, affermare la presenza dello Stato sul territorio in termini positivi e di attenzione per le comunità locali; dall'altro, creare un rapporto virtuoso tra cultura ed economia, volano di crescita economica durevole in un'ottica di sostenibilità, senza ulteriore consumo di suolo, a vantaggio delle comunità locali, a partire dalla filiera turistica, declinata in tutte le sue manifestazioni;
in questa direzione sono stati accolti dal Governo:
l'ordine del giorno 9/2305/205 alla legge di bilancio, con cui la Camera ha impegnato il Governo, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, a valutare l'opportunità di destinare stanziamenti alle finalità di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, con specifico riguardo al patrimonio culturale sardo e, in particolare, a quello nuragico e pre-nuragico, in tal modo incentivando la realizzazione di progetti di tutela, salvaguardia, valorizzazione, promozione e acquisizione dello stesso, prevedendo altresì che a tali risorse economiche possano accedere i comuni che presentino progetti per le finalità richiamate, ovvero volti alla miglior fruizione dei siti archeologici stessi;
l'ordine del giorno al decreto «liquidità» 9/02461-AR/054, con cui la Camera ha impegnato il Governo a valutare l'opportunità di istituire nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo un fondo destinato al finanziamento di progetti comunali finalizzati alla tutela, salvaguardia, valorizzazione, promozione del patrimonio culturale archeologico nazionale preistorico e preclassico, e specificamente del patrimonio nuragico e pre-nuragico, ovvero interventi volti alla miglior fruizione dei siti archeologici stessi o all'acquisizione di beni culturali al patrimonio comune;
dare seguito agli impegni assunti è indice di un approccio politico e culturale diverso e concreto nel concepire lo sviluppo economico, una vera alternativa al ricatto occupazionale della politica cementificatrice e di consumo del territorio, portata avanti da certi amministratori miopi ed asfittici. Fatti concreti che priverebbero di argomenti e alibi gli speculatori ed i loro sodali –:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di dare seguito e attuazione agli impegni di cui agli ordini del giorno 9/2305/205 e 9/02461-AR/054 per tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio nuragico e pre-nuragico in Sardegna, anche al fine di contrastare le conseguenze negative sull'economia dell'isola dovute all'emergenza epidemiologica.
(5-04151)