ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03936

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 07/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03936
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nel fiume Sarno sono tornati gli sversamenti. Era tornata limpida l'acqua in questi mesi di lockdown, dove tutte le aziende erano chiuse. Il fiume Sarno era tornato a vivere, c'erano persino i pesci;

   dal 4 maggio 2020 però è ricominciata la Fase 2 e con la riapertura delle aziende è tornato a sporcarsi anche il Sarno. Sversamenti e rifiuti sono stati versati nelle acque del fiume. Il Sarno purtroppo – insieme ai torrenti Cavaiola e Solofrana (suoi tributari tramite il torrente Alveo Comune Nocerino) – è il fiume più inquinato d'Europa;

   il periodo di lockdown ha dimostrato a tutti le capacità straordinarie di rigenerazione della natura, tuttavia non si registra la volontà delle aziende di investire in sistemi efficienti di trattamento delle acque reflue e dell'amministrazione pubblica nell'implementare i necessari lavori di completamento dell'infrastruttura fognaria;

   secondo quando dichiarato da Green Italia, sono necessari controlli pianificati e indagini accurate per risalire ai responsabili del disastro del fiume, ed in questo periodo è ancora più semplice individuare i collettori che piano piano inizieranno a sversare (visibilissimi da chiunque si affaccia lungo le sponde del fiume) che potrebbero essere facilmente individuati e le aziende che scaricano facilmente determinate e sanzionate;

   anche il Ministro interrogato è intervenuto scrivendo sui social: «Anche grazie alle vostre segnalazioni subito ho attivato i Carabinieri del Noe per controlli e indagini in zona, indagini prontamente partite. Confermo quindi che tutti gli enti preposti sono sul posto per controllare e per individuare il colpevole. Come vi ho raccontato, in questo periodo di quarantena abbiamo monitorato, anche grazie all'attività dei Carabinieri e della Guardia Costiera lo stato delle acque e non possiamo tollerare che gente senza scrupoli riporti inquinamento e devastazione laddove la Natura stava riprendendo i suoi spazi. Dobbiamo lavorare ventre a terra per far sì che il Post-Covid sia diverso»;

   a tal proposito, legge sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che il Noe di Salerno, nel corso delle attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati agli illeciti sversamenti nel fiume Sarno, hai effettuato numerosi controlli presso aziende che operano a ridosso del corso d'acqua. Attività commerciali, opifici, strutture private, sono stati oggetto di controlli serrati, all'interno dei quali sono stati riscontrati numerosi illeciti ambientali. Al termine dell'operazione sono state 12 le persone denunciate;

   stessa situazione simile sta accadendo anche alla foce del fiume Agnena, a confine tra Castel Volturno e Mondragone, che a 48 ore dalla fine del lockdown ha sversato in marea nera dovuto probabilmente a liquami di origine animale sversati illegalmente nel fiume da un allevamento bufalino –:

   se non intenda immediatamente adottare le iniziative di competenza per costituire, in collaborazione con altri Ministeri e la regione Campania, una task force coordinata dal nucleo operativo dei carabinieri e composta da tutte le altre forze dell'ordine con competenza in materia di delitti ambientali affiancate anche da tecnici dell'Ispra e dell'Istituto superiore di sanità e da dipartimenti universitari in modo da analizzare rapidamente la natura dell'inquinamento riscontrato in modo non solo da risalire ai colpevoli dell'inquinamento ma anche da realizzare un monitoraggio delle acque, anche di quelle sotterranee, e dei terreni per verificare se insistano eventuali pericoli per la salute dei cittadini e l'ambiente;

   vista l'urgenza ambientale e sanitaria, se intenda adottare le iniziative di competenza in modo da avviare rapidamente interventi di risanamento ambientale del fiume Sacco e del fiume Agnena.
(5-03936)