ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03711

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 314 del 03/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/03/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03711
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 3 marzo 2020, seduta n. 314

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1° marzo 2020, la Turchia ha annunciato che è in corso un'offensiva militare ad Idlib, nel nordovest della Siria, contro le forze del governo legittimo di Bashar al Assad a Idlib;

   l'operazione, denominata «Spring Shield», è stata lanciata il 27 febbraio in risposta agli attacchi siriani che hanno inflitto ingenti perdite ad Ankara;

   il Ministro della difesa turco, Hulusi Akar, ha ribadito che la Turchia non farà passi indietro e Ankara ha precisato che non intende scontrarsi con le forze russe sul terreno, alleate di Assad;

   il Ministro ha poi dichiarato che l'esercito turco ha colpito 8 elicotteri, 103 carri armati, 78 lanciarazzi, 3 postazioni antiaeree e 2.212 militari del regime di Damasco. Una reazione sproporzionata sotto il profilo del diritto internazionale che rischia di danneggiare irrimediabilmente gli sforzi del Governo legittimo siriano in chiave anti-Isis, azione ancora più grave se si considera che la fazione sostenuta dai turchi fiancheggia il terrorismo islamista;

   la provincia di Idlib è una delle zone di de-escalation individuate nel corso dei colloqui di Astana. In queste zone le forze governative e i ribelli hanno accettato di cessare le ostilità, così come di consentire il ritorno volontario e in condizioni di sicurezza di sfollati e profughi;

   l'Onu, intanto, ha chiesto un immediato cessate il fuoco. Stati Uniti e Nato hanno intimato alla Siria e alla Russia di «fermare l'offensiva» contro la Turchia. I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, hanno avuto una conversazione telefonica sulla situazione in Siria «dedicata alla necessità di fare tutto per soddisfare l'accordo iniziale sulla zona di de-escalation di Idlib»;

   sorda, invece, appare la voce dell'Italia che rischia di vedersi nuovamente invasa dai flussi migratori liberati dai turchi come ritorsione contro l'Europa –:

   quali siano gli intendimenti del Governo in relazione all'attacco turco al governo legittimo siriano e quale ruolo intenda assumere il Governo per favorire la de-escalation in Siria.
(5-03711)