Legislatura: 17Seduta di annuncio: 250 del 23/06/2014
Primo firmatario: PES CATERINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/06/2014
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/06/2014
SOLLECITO IL 28/07/2014
SOLLECITO IL 29/09/2016
SOLLECITO IL 26/04/2017
PES. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
la società di servizi petroliferi, la «Schulemberger Oilfield Services», il 20 gennaio 2014 avrebbe presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un'istanza di permesso di prospezione in mare, localizzata nel Mar di Sardegna, in un'area che andrebbe da Capo Argentiera e Alghero fino a Capo Mannu, nell'Oristanese e che coinvolge ben 11 comuni: Alghero, Bosa, Cuglieri, Magomadas, Narbolia, Porto Torres, San Vero Milis, Sassari, Stintino, Tresnuraghes, Villanova Monteleone;
l'obiettivo principale del progetto di prospezione in quest'area presentato dalla «Schulemberger Oilfield Services» è l'indagine geofisica, geologico/strutturale di questa area ancora del tutto non conosciuta;
per le prospezioni geofisiche è necessaria una sorgente di energia che emette onde elastiche ed una serie di sensori, detti idrofoni, che ricevono le onde riflesse;
la produzione di onde elastiche è ottenuta con diverse tecnologie che fanno uso di sorgenti artificiali differenti:
ad acqua: WATER-GUN, costituito da un cannone ad aria compressa che espelle ad alta velocità un getto d'acqua che per inerzia crea una cavità che implode e genera un segnale acustico;
ad aria compressa: AIR-GUN, costituito da due camere cilindriche chiuse da due pistoni (pistone di innesco e di scoppio) rigidamente connessi ad un cilindro provvisto di orifizio assiale che libera in mare, istantaneamente, aria ad una pressione, compresa tra 150 e 400 atmosfere (ad oggi il sistema maggiormente utilizzato);
a dischi vibranti: MARINE VIBROSEIS, in cui alcuni dischi metallici vibranti immettono energia secondo una forma d'onda prefissata, senza dar luogo all'effetto bolla (sistema complesso non ancora pienamente sviluppato);
elettriche: SPARKER/BOOMER, dove un piatto metallico con avvolgimento in rame viene fatto allontanare da una piastra a seguito di un impulso elettrico; l'acqua che irrompe genera un segnale acustico ad alta frequenza con scarsa penetrazione (adatto per rilievi ad alte definizioni);
per l'acquisizione geofisica nell'area dell'istanza di permesso di prospezione, è previsto l'utilizzo della tecnologia Air-gun, tipicamente utilizzata per i rilievi sismici marini;
secondo alcuni studi, l'impatto sull'ecosistema marino dell’«Air-gun» potrebbe risultare devastante perché prevede una violenta onda d'urto provocata da una sorgente energetica (uno sparo), ad aria compressa, con intensità variabile fra circa 240 e 260 decibel ogni quindici secondi per ventiquattro ore al giorno, che genera emissioni acustiche che comporterebbero lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell'udito (molto grave perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell'udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo), o addirittura alla morte per embolia degli stessi pesci e dei cetacei;
i danni inciderebbero sicuramente sulla pesca e sui pescatori, settore e categoria che, ancora più di altri, sta avvertendo la crisi economica del paese e dell'isola;
secondo alcuni studi l'area perimetrata dista poche miglia dal Santuario dei cetacei, area protetta tra Sardegna, Corsica e Liguria, considerata di interesse internazionale, ma, risultano coinvolte dal progetto anche le aree a protezione speciale dell'Isola dell'Asinara, di Capo Caccia e della Penisola del Sinis;
le fasi successive la prospezione, il pozzo esplorativo e le trivellazioni, costituirebbero ulteriori fonti d'inquinamento ambientale;
la società avrebbe depositato qualche settimana fa lo studio d'impatto ambientale per le ricerche geofisiche e qualora la valutazione d'impatto ambientale dovesse dare l'autorizzazione di prospezione in mare, la società potrebbe iniziare subito la perforazione e l'estrazione;
nell'isola è forte l'opposizione popolare a progetti «offshore»;
numerose associazioni ambientalistiche hanno sollevato dubbi sulla possibilità che da queste operazioni derivino danni all'ecosistema della costa occidentale della Sardegna –:
se il Ministro possa rendere noto e chiarire il risultato dello studio d'impatto ambientale presentato dalla «Schulemberger Oilfield Services»;
se le osservazioni contrarie al progetto, considerato che la localizzazione include aree sottoposte a vincoli ambientali, abbiano fondamento scientifico;
se siano state messe in atto tutte le attività e le cautele atte a scongiurare che da queste operazioni di prospezione delle coste vicine alla Sardegna derivino danni per la salute dei cittadini e danni all'ecosistema della costa occidentale della Sardegna. (5-03055)
EUROVOC :Sardegna
ambiente marino
protezione dell'ambiente
litorale
mare