ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 242 del 09/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: DE PASQUALE ROSA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/11/2009
Stato iter:
18/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2010
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/02/2010
Resoconto DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/11/2009

DISCUSSIONE IL 18/02/2010

SVOLTO IL 18/02/2010

CONCLUSO IL 18/02/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02058
presentata da
ROSA DE PASQUALE
lunedì 9 novembre 2009, seduta n.242

DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

le competenze amministrative in materia di istruzione sono ripartite tra lo Stato, le regioni e gli enti locali così come previsto dal decreto legislativo n. 112 del 1998 e in relazione a tali attribuzioni, non è stata data attuazione, sino ad oggi, ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di trasferimento delle risorse umane, strumentali ed economiche;

l'attribuzione delle competenze non può prescindere da un condiviso accordo tra tutti soggetti istituzionali coinvolti, secondo il principio della leale collaborazione, espressamente previsto dall'attuale quadro costituzionale;

il consolidamento nei processi operativi del principio di leale collaborazione, configurato in primis dalla giurisprudenza costituzionale, è stato lento ed ha trovato origine nel modello cooperativo del regionalismo italiano;

sin dal 1990, con la sentenza n. 550, la Corte ha riconosciuto la natura costituzionale del principio di leale collaborazione;

con la sentenza n. 214 del 1988 la Corte ancorò il principio all'articolo 97 della Costituzione, rinvenendo esigenze di «uniformità e di coordinamento, in mancanza del quale le finalità di efficienza e di buon andamento della complessiva amministrazione pubblica, proclamate dall'articolo 97 della Costituzione, resterebbero obiettivi lontani e irraggiungibili». Solo con la sentenza n. 19 del 1997 la Corte trovò l'ancoraggio definitivo del principio nell'articolo 5 della Costituzione;

la riforma del titolo V, parte seconda, della Costituzione configura un nuovo modello di Stato, politicamente decentrato, con importanti implicazioni per l'organizzazione del settore pubblico che realizzano un decentramento istituzionale, amministrativo e fiscale; infatti la nuova architettura istituzionale è caratterizzata dalla valorizzazione dei comuni, province e comuni;

il 10 febbraio 2009 si è riattivato tra Stato, regioni, sistema delle autonomie locali ed Uncem il confronto tecnico-politico in Conferenza unificata per la definizione formale degli ambiti e delle connesse azioni di attuazione del titolo V nel settore istruzione;

il 6 agosto 2009 l'accordo quadro, integrato con le osservazioni del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero per la pubblica amministrazione e innovazione, è stato inviato dalla conferenza unificata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per la verifica di competenza prima dell'iscrizione all'ordine del giorno della conferenza unificata;

l'accordo «mira alla ricomposizione delle funzioni inerenti l'istruzione e l'istruzione e formazione professionale in un quadro nel quale i poteri e gli strumenti che spettano a ciascuno dei soggetti si coordinano per realizzare il governo del sistema educativo, attraverso l'implementazione coordinata di azioni e percorsi ed il perseguimento del successo in ciascuno di essi, in vista dell'attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42 che all'articolo 8, comma 2, prevede che «nelle forme in cui le singole regioni daranno seguito all'intesa Stato-regione sull'istruzione, al relativo finanziamento si provvede secondo quanto previsto dal presente articolo per le spese riconducibili al comma 1, lettera a), numero 1»;

l'accordo intende dare la garanzia dell'unitarietà del sistema nazionale di istruzione e formazione, con l'obiettivo prioritario di migliorarne progressivamente la qualità;

gli obiettivi che l'accordo si prefigge sono:

a) individuazione dei tempi e dei modi per il completamento del trasferimento delle funzioni amministrative alle regioni e agli enti locali alla luce dei nuovi criteri costituzionali di riparto della funzione legislativa in materia di istruzione;

b) fissazione dei tempi e delle modalità per il trasferimento delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie all'esercizio delle nuove funzioni e del collegamento tra tale trasferimento e la data di inizio dell'esercizio delle nuove funzioni;

c) congruente definizione dei tempi e dei modi di ridefinizione dell'amministrazione scolastica periferica;

d) modulazione del raggiungimento degli obiettivi secondo diverse velocità, dipendenti dallo stadio dell'organizzazione regionale;

e) definizione di condizioni e modalità per l'attuazione della sperimentazione di nuovi modelli organizzativi;

a fronte delle predette questioni, complesse e di non facile soluzione che la riforma costituzionale pone, l'accordo quadro definito e condiviso dai partecipanti al tavolo di lavoro, costituisce una logica, corretta e pregiudiziale premessa alla realizzazione della legge n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale;

l'accordo sta anche a dimostrare l'assertività dei soggetti territoriali verso una regolazione condivisa degli assetti amministrativi del Paese -:

i motivi per cui l'accordo elaborato in Conferenza unificata, avente ad oggetto «Finalità, tempi e modalità di attuazione del titolo V, parte II, della Costituzione, per quanto attiene alla materia istruzione, nonché la sperimentazione di interventi condivisi tra Stato e regioni, province e i comuni per la migliore allocazione delle risorse umane, strumentali ed economiche al fine di elevare la qualità del servizio», non sia stato ad oggi restituito alla Conferenza unificata, né sia stata data alcuna notizia in merito;

se il Ministro non ritenga indispensabile ed urgente giungere in tempi brevi alla definizione dell'accordo al fine di dare, in applicazione del dettato costituzionale, chiara e concreta ripartizione alle competenze delle istituzioni che sul territorio operano in una coordinata, utile azione per il miglior supporto della scuola. (5-02058)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

amministrazione scolastica

centro di ricerca

competenza amministrativa

decentramento

ente locale

istruzione

ordinamento scolastico

pubblica amministrazione

ripartizione delle competenze