ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 154 del 02/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 02/04/2019
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 02/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/04/2019
Stato iter:
03/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/04/2019
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2019
Resoconto GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 03/04/2019
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/04/2019

SVOLTO IL 03/04/2019

CONCLUSO IL 03/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01831
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Martedì 2 aprile 2019, seduta n. 154

   DONZELLI, PRISCO e MELONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   a Firenze, nel quartiere di San Jacopino, in via Tozzetti 21, è presente da oltre quattro anni una moschea abusiva mascherata da «Centro culturale del Bangladesh»;

   si tratta di locali angusti di ristrette dimensioni ricavati in un fondo commerciale di 40 metri quadrati senza uscita di sicurezza, bagni a norma e in cui, a detta dei residenti, spesso cucinano anche con bombole del gas «volanti» senza alcuna sicurezza per i residenti;

   sono state contate anche 80-100 persone a pregare nella moschea abusiva;

   all'esterno della moschea abusiva, a quanto consta agli interroganti, è stato affisso un foglio su carta intestata del comune di Firenze in cui si attribuisce all'Associazione Bangladesh di via Tozzetti 21 l'autorità di rilasciare per conto del comune certificati anagrafici sia a cittadini del Bangladesh che a tutti i residenti di Firenze –:

   se sia informato dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per chiarire sulla base di quali presupposti sia possibile rilasciare certificati anagrafici da parte di associazioni che svolgono attività presso moschee abusive.
(5-01831)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 aprile 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01831

  I locali ubicati in via Tozzetti, nel quartiere San Jacopino a Firenze, di cui gli interroganti fanno cenno nell'atto ispettivo, sono attualmente sede del «Centro Culturale del Bangladesh» e sono utilizzati sia come luogo di aggregazione sia per finalità di culto per la locale comunità bengalese.
  Il predetto centro, che secondo quanto riferito dalle Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza non beneficerebbe di finanziamenti esterni, né sarebbe legato ad alcuna delle più diffuse organizzazioni islamiche presenti in Italia, non dispone di un Imam e pertanto, le funzioni di guida della preghiera comunitaria sono svolte, a rotazione, dai fedeli presenti.
  A seguito di esposti presentati nel 2016 da alcuni residenti che lamentavano problematiche sotto l'aspetto del decoro e della salubrità dei locali, la questione è stata più volte esaminata anche in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per le valutazioni di eventuali profili connessi all'ordine pubblico.
  Le verifiche effettuate dalla Polizia Locale nella predetta struttura non hanno fatto emergere irregolarità, né illeciti di sorta sotto il profilo igienico-sanitario o urbanistico, tenuto anche conto del fatto che il contratto di locazione non prevede espressi divieti di esercizio di attività ricreative.
  I controlli sono stati successivamente ripetuti anche nel corso del 2017 ad opera dell'Azienda Sanitaria Locale, dei Vigili del Fuoco e della stessa Polizia Locale.
  In particolare, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, riferendo gli esiti dell'apposito sopralluogo, ha ritenuto la situazione ammissibile qualora il numero massimo di presenze contemporanee nei locali non superi le 50 unità, mentre l'Azienda USL Toscana Centro ha riferito che nella visita ispettiva svolta non erano emerse particolari carenze igienico-sanitarie.
  Per quanto, riguarda, invece, la questione riguardante il rilascio dei certificati anagrafici, informo che nel capoluogo vengono già rilasciati da alcuni anni certificati on line con timbro digitale, a disposizione di tutti gli utenti, in base ad un protocollo stipulato nel 2012 tra la Prefettura e il Comune di Firenze.
  Per agevolare i cittadini in tali adempimenti amministrativi, il Comune ha formato diversi operatori di associazioni, sindacati, case di cura, edicole, tabaccai e altro, dando avvio ad una «Rete di servizi diffusi», con il compito di supportare l'utente nell'acquisizione dei certificati e senza necessità di recarsi agli sportelli anagrafici.
  L'Amministrazione Comunale ha, quindi, riferito che diverse comunità straniere hanno aderito al progetto e, tra queste, vi è anche l'Associazione del Bangladesh, abilitata, per tale ragione, al rilascio della certificazione con l'osservanza delle stesse modalità seguite per tutti gli altri soggetti aderenti e, cioè, previa autenticazione di alcuni componenti dell'Associazione appositamente formati dai funzionari dell'anagrafe comunale.
  Nel concludere e tornando sul tema più generale della regolamentazione e del finanziamento dei luoghi di culto, richiamo quanto riferito dal Ministro Salvini in occasione del question time svolto in Aula il 13 marzo scorso.
  E cioè l'impegno a mantenere al massimo livello la capacità dei nostri apparati info-investigativi per cogliere ogni eventuale segnale che possa far emergere legami tra finanziamenti apparentemente volti ad attività di proselitismo religioso e attività illegali connesse ad attività terroristiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione culturale