Legislatura: 19Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Primo firmatario: DELLA VEDOVA BENEDETTO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 22/11/2023
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/11/2023 Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA RISPOSTA GOVERNO 23/11/2023 Resoconto TRIPODI MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 23/11/2023 Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
DISCUSSIONE IL 23/11/2023
SVOLTO IL 23/11/2023
CONCLUSO IL 23/11/2023
DELLA VEDOVA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
mentre la guerra di aggressione russa in Ucraina continua, tensioni si stanno accumulando in altre parti del continente europeo, tra cui nei Balcani occidentali;
a conferma del fatto che tali tensioni rischiano di sfociare in un conflitto diffuso, gli effettivi della forza Nato in Kosovo (Kfor) sono saliti a 4.500 unità a seguito dei rinforzi giunti dopo i violenti scontri avvenuti lo scorso maggio 2023 a Zvecan (93 militari della Kfor feriti) e il 24 settembre 2023 a Banjska nel Nord del Kosovo, sulle cui indagini la Serbia ha promesso piena e incondizionata cooperazione;
la visita del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nei Paesi della regione, inclusi Kosovo e Serbia, era tesa proprio a scongiurare un'escalation che portasse a maggiore instabilità nello scenario balcanico;
visto l'interesse della Russia a indebolire il fianco Sud della Nato, fondamentale per la sicurezza dell'Europa, l'interesse europeo rimane quello di evitare che i Balcani occidentali diventino la nuova linea di confronto tra Mosca e Bruxelles;
Kosovo e Serbia hanno entrambi dimostrato scarsa volontà d'impegnarsi in maniera costruttiva nell'attuazione dell'Accordo di Ohrid dello scorso marzo 2023, nonostante la mediazione condotta dalla diplomazia UE, con il sostegno degli USA;
le istanze serbe nazionaliste e anti-kosovare rappresentano una costante della politica di Belgrado: va ricordato che la Serbia continua a negare non solo la statualità del Kosovo ma perfino l'esistenza stessa del popolo kosovaro;
al vertice della Comunità politica europea a Granada del 5 ottobre 2023, l'Alto Rappresentante UE per la politica estera, Josep Borrell, ha esortato i presidenti del Kosovo, Vjosa Osmani, e della Serbia, Aleksandar Vucic, a ritornare al dialogo come sola via percorribile per la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi;
vista l'attenzione che il Governo dichiara di avere per la stabilizzazione dell'area, l'assenza a livello politico adeguato dell'Italia all'incontro di Tirana del 16 ottobre 2023, tenutosi nell'ambito del Processo di Berlino, e che ha visto la partecipazione dei leader europei e dei Paesi balcanici con i vertici dell'Unione europea, risulta politicamente poco comprensibile –:
se il Governo concordi sul fatto che l'aspirazione ad accogliere la Serbia nell'Unione europea in tempi rapidi non debba avvenire a spese della stabilità della regione, e dell'indipendenza del Kosovo in particolare, e quali passi intenda compiere per una ripresa del dialogo e una normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi.
(5-01646)