ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00901

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 108 del 24/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOSSI EMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 23/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 01/08/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/05/2023
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/05/2023
Attuale delegato a rispondere: PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE delegato in data 26/05/2023
Stato iter:
03/08/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2023
Resoconto MUSUMECI NELLO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE)
 
REPLICA 03/08/2023
Resoconto SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/05/2023

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 26/05/2023

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/08/2023

DISCUSSIONE IL 03/08/2023

SVOLTO IL 03/08/2023

CONCLUSO IL 03/08/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00901
presentato da
FOSSI Emiliano
testo presentato
Mercoledì 24 maggio 2023
modificato
Martedì 1 agosto 2023, seduta n. 151

   FOSSI, SIMIANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   le alluvioni che hanno colpito e stanno colpendo la Romagna e le Marche nel mese di maggio 2023 hanno coinvolto anche alcuni territori dell'Appennino tosco-emiliano con particolare riferimento alla zona del Mugello;

   tali disagi interesseranno queste zone per molto tempo; nonostante le piogge siano diminuite il terreno montano sta infatti continuando a franare e secondo la Protezione civile interi pezzi di montagna scivoleranno a valle per giorni causando gravi problemi di pubblica sicurezza;

   numerosi centri abitati, tra cui Marradi, Palazzuolo sul Senio e Fiorenzuola, sono isolati da giorni a causa delle strade interrotte. Alcuni comuni hanno frazioni irraggiungibili, carenza di prodotti alimentari e medicinali e stanno registrando la chiusura di molte attività produttive;

   nonostante la gravità della situazione causata e le devastazioni prodotte l'esercito non è stato ancora inviato in questi luoghi;

   il Presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha già firmato lo stato di emergenza regionale per il maltempo che ha colpito l'alto Mugello;

   apprendiamo dalla stampa che il 23 maggio 2023 è stato convocato un Consiglio dei ministri per varare primi urgenti provvedimenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell'Emilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana;

   in merito al tale Consiglio dei ministri Eugenio Giani ha dichiarato: «abbiamo predisposto tutte le schede e tutta la documentazione che accerta le quasi 200 frane in Alto Mugello, e spero che tutto questo porti ad accettare la dichiarazione di calamità nazionale anche per i comuni toscani della cosiddetta Romagna Toscana. Per parlare di stima dei danni bisogna aspettare qualche giorno», ha proseguito, spiegando che «i movimenti franosi sono tuttora in corso, non si esauriscono nell'episodio acuto: quando accadono queste bombe d'acqua gli effetti si vedono anche nell'arco delle settimane: rimetteremo mano a interventi strutturali quando potremo vedere stabilizzato il fronte degli smottamenti, oggi è in movimento, non è stabilizzato» –:

   se non si ritenga urgente e necessario dichiarare la calamità nazionale anche per le zone del Mugello colpite dalle alluvioni citate in premessa;

   se non si ritenga altrettanto indifferibile adottare iniziative volte a prevedere risorse e norme specifiche per ristorare i danni pubblici e privati e sospendere gli adempimenti fiscali e tributari per le attività ed i cittadini che ricadono in tali territori;

   per quali motivi, nonostante le gravissime e perduranti criticità per la sicurezza pubblica, non sia ancora stato inviato l'esercito nei territori del Mugello colpiti dalle alluvioni.
(5-00901)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 agosto 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00901

  L'Onorevole Fossi, nel fare riferimento alle alluvioni che hanno colpito la Romagna e le Marche nel mese di maggio 2023 coinvolgendo anche alcuni territori dell'Appennino tosco-emiliano, chiede di conoscere «se non si ritenga urgente e necessario dichiarare la calamità nazionale anche per le zone dei Mugello colpite dalle alluvioni citate in premessa; se non si ritenga altrettanto indifferibile adottare iniziative volte a prevedere risorse e norme specifiche per ristorare i danni pubblici e privati e sospendere gli adempimenti fiscali e tributari per le attività ed i cittadini che ricadono in tali territori; per quali motivi, nonostante le gravissime e perduranti criticità per la sicurezza pubblica, non sia ancora stato inviato l'esercito nei territori del Mugello colpiti dalle alluvioni».
  Sulla base degli elementi acquisiti presso le competenti strutture amministrative riferisco quanto segue.
  Quanto al primo quesito, relativo alla dichiarazione della calamità nazionale anche per le zone del Mugello colpite dalle alluvioni in parola, è necessario sottolineare che la normativa prevede la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri a fronte di emergenze di rilievo nazionale connesse a eventi calamitosi che, in ragione della loro intensità o estensione, debbano essere fronteggiate, con immediatezza di intervento, con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.
  Ciò premesso, la Regione Toscana, con distinte note del 19, 23 e 24 maggio 2023, ha chiesto di fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione di emergenza determinatasi a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio dei Comuni di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Londa e di San Godenzo della Città Metropolitana di Firenze nei giorni dal 15 al 17 maggio 2023.
  Sulla base dei dati forniti dalla stessa Regione Toscana, nonché a seguito dei sopralluoghi svolti da tecnici del Dipartimento della Protezione civile unitamente ai tecnici della Regione e dei Comuni interessati, si è ritenuto che i citati eventi meteorologici fossero tali da trascendere le capacità operative e finanziarie degli Enti competenti in via ordinaria, avendo determinato pericolo per l'incolumità delle persone, l'evacuazione di numerose persone dalle loro abitazioni e l'isolamento di centri abitati, nonché movimenti franosi con conseguenti danneggiamenti alle infrastrutture viarie, alla rete dei servizi essenziali, alle abitazioni private e alle attività produttive.
  Di conseguenza, rendendosi necessario l'utilizzo dei mezzi e poteri straordinari per il territorio dei Comuni di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio e di Londa, il Consiglio dei ministri, in data 25 maggio 2023, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la durata di dodici mesi, stanziando, per l'attuazione dei primi interventi e nelle more della valutazione dell'effettivo impatto dell'evento, la somma preliminare di euro 4.000.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
  Venendo all'ulteriore tema posto dall'Onorevole interrogante – in relazione alle criticità per la sicurezza pubblica – circa l'eventuale impiego dell'esercito nei territori del Mugello colpiti dalle alluvioni, si segnala che, in presenza della dichiarazione dello stato di emergenza, è prevista l'attivazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile (SNPC) con l'impiego, ove necessario, di diverse Strutture operative, tra cui il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, le Forze armate, le Forze di polizia, gli Enti e Istituti di ricerca di rilievo nazionale con finalità di protezione civile, le strutture del Servizio sanitario nazionale e il volontariato organizzato di protezione civile.
  Nel caso di specie, i territori interessati non hanno rappresentato l'esigenza dell'invio in loco delle Forze Armate. La Città Metropolitana di Firenze ha infatti riferito che, secondo un censimento aggiornato, i fenomeni franosi sarebbero stati più di 450 e che nei giorni successivi all'evento sono stati avviati – e in alcuni casi già conclusi – lavori di somma urgenza ordinati dagli enti competenti. In esito a questa attività, la Città Metropolitana ha rappresentato che la percorribilità delle strade risultava in corso di progressivo ripristino e che non occorreva l'attivazione dell'Esercito.
  Del resto, le Forze Armate rappresentano solo una delle Strutture operative nazionali di protezione civile citate dall'articolo 13 del codice della protezione civile. Nel caso in esame, in particolare, risultavano altre le Strutture operative maggiormente qualificate a fornire assistenza e soccorso, a partire dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e dalle molte realtà specializzate del volontariato organizzato di protezione civile.
  Con riferimento, infine, al quesito relativo alle iniziative da adottare al fine di «prevedere risorse e norme specifiche per ristorare i danni pubblici e privati e sospendere gli adempimenti fiscali e tributari per le attività e i cittadini che ricadono in tali territori», rilevo che lo scorso maggio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge recante «interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023» (decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1° giugno 2023).
  Tale decreto-legge, convertito con legge n. 100 del 2023 pubblicata lunedì 31 luglio, è intervenuto, in particolare, nei seguenti ambiti: sospensione e rinvio di versamenti e adempimenti fiscali; sospensione e rinvio di termini per adempimenti e versamenti contributivi; sospensione di termini di giustizia relativi alla giustizia civile, penale, amministrativa, contabile, militare e tributaria; sospensione, disposta da ARERA, dei pagamenti delle utenze; sostegno al comparto agricolo; incremento delle risorse specificamente destinate alla gestione emergenziale; altre misure specifiche in vari settori, tra i quali, in particolare, la sanità, la scuola, l'università, i beni culturali e paesaggistici, altri comparti produttivi e, più in generale, l'attività delle pubbliche amministrazioni dei territori colpiti.
  Le disposizioni ivi previste si applicano anche ai quattro Comuni toscani interessati dalla citata dichiarazione di stato di emergenza del 25 maggio 2023.
  Da ultimo, segnalo che in data 5 luglio 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 155 il decreto-legge n. 88 recante «Disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023», che ha previsto la nomina di un Commissario straordinario per le attività di ricostruzione, pubblica e privata, sui territori delle Regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana interessati dagli eventi alluvionali in rassegna. La relativa disciplina è stata trasfusa nell'ambito del decreto-legge n. 61 dalla citata legge di conversione. Sono, pertanto, in corso le attività istruttorie finalizzate a definire il necessario coordinamento tra le attività di gestione dell'emergenza e le attività di ricostruzione.
  Alla luce di tale quadro normativo, il Dipartimento della protezione civile, in data 7 luglio 2023 e 1° agosto 2023, ha approvato la pianificazione dei primi interventi urgenti per un importo complessivo di euro 14.945.326,00 pari all'intero finanziamento assegnato.
  La delibera dello stato di emergenza nazionale, lo stanziamento di consistenti risorse economiche anche in via legislativa, la nomina di un Commissario delegato e, successivamente, di un Commissario straordinario alla ricostruzione con ampi poteri di deroga, dimostrano la grande attenzione che il Governo sta prestando alle esigenze manifestate dalle comunità territoriali colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023, quale quella oggetto della interrogazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

consiglio dei ministri

sicurezza pubblica