ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00142

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 33 del 27/07/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Data firma: 27/07/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 27/07/2006
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 27/07/2006


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 27/07/2006
Stato iter:
28/07/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/07/2006
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2006
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 28/07/2006
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/07/2006

SVOLTO IL 28/07/2006

CONCLUSO IL 28/07/2006


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00142

presentata da
RAMON MANTOVANI
giovedì 27 luglio 2006 nella seduta n.033

MANTOVANI, SINISCALCHI e KHALIL. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:


gli interroganti esprimono la propria viva preoccupazione per il peggioramento della situazione in Eritrea, evidenziato proprio in questi giorni dal continuo e massiccio afflusso di giovani eritrei richiedenti asilo politico sul nostro territorio o di altri Stati europei;

informazioni sempre più insistenti e dettagliate, diffuse dalla stampa internazionale e da testimoni diretti, indicano un peggioramento costante delle condizioni di vita della popolazione, nei più diversi aspetti:

la violazione delle libertà di religione, stampa, opinione, associazione: si confrontino, tra gli altri, i rapporti 2005 di Amnesty International e di Reporters sans Frontiers;

le restrizioni di movimento imposte dal Governo eritreo agli stranieri, e in particolare al corpo diplomatico e agli operatori delle organizzazioni internazionali e non governative, che non consentono di monitorare l'emergenza umanitaria;

la cattiva distribuzione e l'accaparramento degli aiuti alimentari: inviati dalla comunità internazionale a fronte di un appello congiunto (Nazioni Unite e Governo eritreo) a favore di un milione di persone considerate a rischio all'inizio del 2005, sono stati distribuiti solo agli sfollati ancora nei campi (poco più di 72.000 persone) e poi stoccati; lo scorso maggio, l'inviato di Kofi Annan per gli affari umanitari nel Corno d'Africa, Mr. K.M. Bondevik era costretto a constatare che le possibilità di dialogo sul tema con le Autorità eritree erano estremamente limitate;

il crescente deterioramento della situazione economica, non solo a causa della congiuntura internazionale, ma anche di misure governative volte al controllo di ogni attività produttiva e commerciale, e alla limitazione delle attività private: ci si riferisce ad esempio, all'ingaggio delle forze produttive del paese nel servizio nazionale a tempo indeterminato, al ritiro delle licenze alle imprese di costruzione, al mancato rinnovo delle licenze di importazione ed esportazione;

preoccupazione desta inoltre il progressivo isolamento del paese voluto dal Governo eritreo, in particolare la limitazione delle attività della missione di pace dell'ONU, l'allontanamento degli osservatori dei paesi occidentali nel dicembre del 2005, le difficoltà poste al lavoro degli organismi internazionali e delle organizzazioni non governative, la chiusura di molte ONG internazionali, la maggior parte delle quali italiane, e locali, l'espulsione di cittadini occidentali, tra i quali anche il primo segretario dell'ambasciata italiana, per motivi mai dichiarati e chiariti sono segni di una deriva sempre più preoccupante, tanto più che si inserisce in quella più vasta dei Paesi del Corno d'Africa, in cui il processo di destabilizzazione politica, di progressivo impoverimento economico e di disarticolazione sociale sembra preludere ad una crisi generalizzata, difficilmente controllabile;

a fronte dell'inquietante scenario delineato sopra, si deve rilevare che l'Eritrea è da sempre area privilegiata di interesse per la diplomazia e la cooperazione italiana e per diversi attori della società civile del nostro paese che vi mantengono legami di solidarietà -:

come il Governo italiano intenda impostare la sua azione politica e diplomatica per aiutare il paese ad uscire dalla crisi in cui si trova, in modo da garantire il pieno rispetto dei diritti umani, il soccorso alla popolazione colpita da penuria alimentare, l'azione delle agenzie internazionali e delle organizzazioni umanitarie, la stabilizzazione dell'area e il rispetto degli accordi di Algeri del dicembre 2000. (5-00142)

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ASSISTENZA ALLO SVILUPPO, DIRITTI DELL'UOMO, POLITICA ESTERA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ERITREA, ITALIA