ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/25187

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 578 del 28/07/1999
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 28/07/1999
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 07/28/1999
FORZA ITALIA 07/28/1999


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
  • MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE
  • MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
  • MINISTERO CON L'INCARICO PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO delegato in data 04/08/1999
Stato iter:
22/10/1999
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/10/1999
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 28/07/1999

INTERLOCUTORIO IL 04/08/1999

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 01/10/1999

ITER CONCLUSO IL 22/10/1999

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del
commercio con l'estero, per le politiche agricole e
dell'industria, commercio e artigianato con incarico per il
turismo. - Per sapere - premesso che:
si è appreso dagli organi di stampa del provvedimento con
cui l'amministrazione americana limiterà, a partire da giovedì 29
luglio 1999, con l'imposizione di una grave tassa di importazione
(in alcuni casi del 100 per cento del valore del prodotto) in Usa
di prodotti alimentari tipici, europei in generale ed italiani in
particolare (tartufi-pomodori-prosciutti);
si è appresa, altresì, la preoccupazione delle categorie
economiche interessate (agroindustria e tutte le filiere
alimentari: allevatori - trasformatori di prodotti agricoli e
tipici) -:
quali misure intendano adottare, e quali interventi abbiano
già adottato, anche di concerto con gli altri partners europei,
nei confronti del Governo americano, tenendo conto del grave
danno economico che questo provvedimento causa alla nostra
economia.
(4-25187)
Con riferimento all'interrogazione parlamentare
indicata si risponde su delega della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, sulla base degli elementi forniti a questo ufficio
dalla Direzione Generale per la Politica commerciale e per la
gestione del regime degli scambi.
In via preliminare si osserva che la controversia è originata
dalla contestazione, da parte degli Stati Uniti, sulla
legislazione comunitaria, che vieta la somministrazione di ormoni
nell'allevamento dei bovini e conseguentemente la produzione e la
commercializzazione (sia all'interno della Comunità che
all'importazione da Paesi terzi) di carni di animali trattati con
ormoni. La procedura di regolamento delle controversie del World
Trade Organization espletata prima da un gruppo di esperti e
successivamente dall'Organo di appello, si è conclusa con la
condanna della legislazione europea, che è stata dichiarata
incompatibile - perché non giustificata su base scientifica - con
l'Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie firmato al
termine del negoziato dell'Uruguay Round.
Dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione dal
competente Organo del WTO, a partire dal 29 luglio 1999 gli Stati
Uniti applicano misure "di ritorsione" (in termini tecnici
"ritiri compensativi") su una serie di prodotti di origine
comunitaria, per un valore complessivo di 116, 8 milioni di
dollari.
I prodotti italiani oggetto di tali misure sono:
pomodori in scatola (esportazioni 1998 = 21,2 milioni di
dollari);
tartufi (3,4 milioni di dollari);
pane e prodotti tostati (2,9 milioni di dollari);
succhi di frutta (1,7 milioni di dollari);
cipolle, succedanei del caffè e mostarda.
Il volume complessivo delle esportazioni colpite dalla misure
americane ammonta a 29,6 milioni di dollari (secondo i dati del
1998), cioè oltre il 25 per cento del totale comunitario (sulla
media del triennio 1996/98 il totale e di circa il 21 per cento).
La Comunità aveva ottenuto un periodo di quindici mesi
(scaduto il 13 maggio scorso) per conformare la sua legislazione
alle conclusione degli organi di Ginevra, ma alla scadenza di
tale termine non si è ritenuto possibile apportare modifiche al
divieto di produrre e importare carni di animali trattate con
ormoni, persistendo seri dubbi in ambito europeo sui rischi per
la salute umana, derivanti dalla consumazione di questo tipo di
carni.
Al riguardo un rapporto preliminare degli studi, fatti
eseguire dalla Commissione Europea, ha confermato la fondatezza
di tali rischi. Entro la fine del 1999 si dovrebbero avere i
risultati finali di tali studi.
Una soluzione amichevole della controversia, basata su uno
schema di etichettatura sui prodotti, che lasciava al
consumatore, messo al corrente dei rischi per la sua salute, la
libertà di scelta o meno del prodotto, non è andata a buon fine.
Il negoziato con gli USA si è quindi concentrato sulla ipotesi
alternativa delle compensazioni, che l'Unione Europea si è
dichiarata disponibile ad offrire, nella impossibilità di
modificare la sua legislazione.
Anche questa trattativa non ha avuto buon esito in quanto la
controparte USA si è dichiarata disponibile solo a condizione di
un impegno europeo ad eliminare a termine il divieto,
considerando inadeguata una compensazione che non fosse
direttamente a beneficio dei suoi produttori di carne (che
peraltro è impossibile per l'esistenza del divieto).
Si è quindi di fronte ad una situazione in cui si scontrano
interessi commerciali americani - dichiarati legittimi a livello
internazionale sulla base della interpretazione delle norme
esistenti ed avvenuta secondo modalità convenute in ambito WTO -
e l'interesse a proteggere la salute umana, fatto valere da parte
europea.
Da parte italiana si è intervenuti - sia attraverso l'istanza
comunitaria, sia direttamente, a più riprese ed a tutti i
livelli, presso le autorità USA - per tentare di trovare una
soluzione reciprocamente soddisfacente, che impedisse la
penalizzazione dei nostri operatori economici, a causa di una
vicenda estranea alle loro responsabilità e possibilità di
intervento.
Si continuerà sulla strada delle trattative, tenendo presente
la necessità sia di tutelare la salute del consumatore sia di
rispettare gli impegni sottoscritti a livello internazionale.
Il Sottosegretario di Stato per il commercio con l'estero:
Antonio Cabras.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AGRICOLTURA, ESPORTAZIONI, IMPORTAZIONI, INDUSTRIA ALIMENTARE, PRODOTTI ALIMENTARI, RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

USA