ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 716 del 08/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINI LUCIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18461
presentata da
LUCIANO AGOSTINI
giovedì 8 novembre 2012, seduta n.716

AGOSTINI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

la riserva naturale regionale Sentina, è un'area protetta costiera di circa 180 ettari localizzata nel comune di San Benedetto del Tronto (regione Marche). L'Istituzione risale al DCR n. 156 del 14 dicembre 2004; il territorio della riserva comprende anche due siti Natura2000 (SIC IT5340001; ZPS IT53400022), costituisce un'area floristica ai sensi della normativa regionale legge regionale n. 52 del 1974), è identificata come IBA (Important birds area) ed ha avviato la pratica per il riconoscimento di zona umida secondo la convenzione di RAMSAR. La riserva rappresenta l'unico ambiente umido costiero naturale lungo oltre 400 chilometri di costa adriatica, tra i laghi del Gargano e le zone umide romagnole;

il progetto Life+ ReSCWe (restoration of Sentina coastal Wetland) che ha permesso grazie al cofinanziamento europeo la rinaturazione e l'ampliamento degli ambienti umidi costieri, incrementando notevolmente l'importanza faunistica e floristica dell'area protetta, con oltre 170 specie di uccelli e 400 specie di piante, di cui il 10 per cento di notevole interesse conservazionistico; oggi inserita tra le aree umide strategiche d'Europa;

l'area protetta si trova a dover contrastare una violenta erosione costiera che mette in serio rischio i casolari storici e gli ecosistemi dunali e retrodunali della riserva. Allo scopo di studiare il fenomeno e individuare le possibili soluzioni, il comitato di indirizzo della riserva e il comune di San Benedetto del Tronto, il 28 maggio 2007, hanno stipulato una convenzione di ricerca con ex ICRAM (oggi ISPRA - dipartimento tutela delle acque interne e marine - servizio difesa delle coste - settore ingegneria costiera) «Convenzione di ricerca per la salvaguardia della fascia costiera prospiciente la riserva Sentina, San Benedetto del Tronto, Marche». Dallo studio ISPRA e dai rilievi batimetrici (propedeutici alle attività dell'ISPRA) effettuati dall'università degli studi di Camerino sono emersi alcuni dati preoccupanti:

a) negli ultimi 50 anni la linea di costa, nell'area protetta, è penetrata di circa 120 metri con una perdita complessiva di 22 ettari di territorio;

b) dal 1999 al 2008 si è registrata una perdita media annua di un volume di sabbia pari a 45.000 metri cubi;

c) nei prossimi 30 anni, in assenza di interventi, i modelli matematici prevedono un ulteriore arretramento della linea di costa di ben 60 metri con la conseguente perdita di casolari di valenza storico-architettonica, tra cui la «Torre sul porto» del 1543; senza contare poi la perdita di ambienti dunali e retrodunali con la scomparsa degli ambienti umidi costieri e di specie di notevole interesse conservazionistico;

diverse sono state le proposte di intervento contenute nel medesimo studio dell'ISPRA sopra citato, tra cui la realizzazione di scogliere sommerse congiuntamente ad un ripascimento, identificata come la soluzione più adatta in grado di conciliare la necessità di difendere la costa con la notevole valenza ambientale-paesaggistica del sito;

costi dell'intervento sopra prospettato, sono assai elevati quantificabili in circa euro 5.000.000,00 per tutta la linea di costa dell'area protetta, ossia circa 1,7 chilometri; la rilevanza internazionale dell'area in questione, unica su tutto l'adriatico, riconosciuta anche dall'Unione europea con il recente finanziamento di un progetto Life +, giustifica un intervento di sostegno;

in seguito allo studio dell'ISPRA, la riserva naturale regionale Sentina ha inviato un dettagliato fascicolo (prot. riserva Sentina n. 134 del 12 agosto 2009) a tutti i soggetti competenti, con particolare riguardo alla regione Marche (PF Difesa della costa) e all'autorità di bacino interregionale del fiume Tronto e al Mattm (direzione generale per la conservazione della natura);

successivamente sono seguite numerose altre comunicazioni rivolte al Mattm e/o agli enti locali e regionali competenti (prot. n. 21 del 16 marzo 2011; prot. n. 99 del 12 dicembre 2011; prot. n. 8 del 31 gennaio 2012) senza però riuscire a coinvolgere attivamente i soggetti interessati -:

se il Ministro interrogato intenda valutare l'opportunità di finanziare, anche per stralci operativi, un intervento di difesa della costa avente ad oggetto l'area individuata dallo studio dell'ICRAM, oggi ISPRA, e finalizzato a salvaguardare l'unico ambiente umido costiero lungo 400 chilometri di costa adriatica, considerato dalla Unione europea strategico per l'area del Mediterraneo e per la salvaguardia della biodiversità o se intende di indicare possibili linee di cofinanziamento dell'intervento di difesa della costa, verificando la possibilità tecnica di applicare al caso di specie soluzioni innovative e sperimentali, in grado di ridurre l'impatto ambientale delle opere realizzate. (4-18461)