SBAI, PAGLIA, BERNINI BOVICELLI, LA LOGGIA, NOLA, BERTOLINI, COSSIGA, D'ANNA, PORCU, BARBIERI, LANDOLFI, LAFFRANCO, DE CORATO e SCELLI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
ancora non c'è alcuna certezza sulla dinamica né sugli autori dell'omicidio di Muammar Gheddafi;
il colonnello Gheddafi è stato ucciso, come si evince dalle immagini diffuse dai media in quei giorni, con colpi d'arma da fuoco a bruciapelo, quasi come un'esecuzione;
le recenti dichiarazioni dell'ex premier libico Mahmoud Jibril ai media internazionali parlano di un omicidio da parte di un agente straniero (francese);
nelle stesse dichiarazioni si fa riferimento ad un coinvolgimento del presidente siriano Assad per quanto riguarda l'individuazione di Gheddafi e la sua cattura da parte dei ribelli allora guidati da Mustapha Jalil;
secondo la risoluzione Onu 1973/2011, la Francia operava in regime di coalizione internazionale per quanto riguarda la campagna di Libia;
queste le specifiche della risoluzione: No fly zone; protezione dei civili a Bengasi; divieto di voli commerciali da e per la Libia; rafforzamento dell'embargo sulle armi, escludendo esplicitamente una «forza occupante» in Libia;
stando alle dichiarazioni di Jibril, peraltro non supportate da fonti, Gheddafi sarebbe dunque stato giustiziato dalle forze francesi, palesemente al di fuori delle regole stabilite dalla risoluzione 1973/2011, dopo essere stato catturato dai ribelli -:
di quali elementi disponga il Governo, in relazione a questa vicenda;
se intenda il Governo promuovere azioni ispettive e di controllo sullo svolgimento dei fatti in oggetto tramite una commissione d'inchiesta ad hoc;
se e come intenda il Governo agire in sede internazionale per comprendere se la Francia, o qualsiasi altra nazione coinvolta nei fatti di Bengasi, abbia operato in violazione della risoluzione succitata.
(4-17941)