MANCUSO, GIRLANDA, DE LUCA, BARANI e CROLLA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
il 18 febbraio 2007 il quotidiano Libero pubblicava un articolo dal titolo «Il Giudice ordina la morte, la legge più forte della vita», firmato dallo pseudonimo Dreyfus;
l'articolo esponeva la vicenda di una minorenne i cui genitori, per costringerla all'aborto contro il suo consenso, si erano rivolti alla magistratura;
il magistrato aveva dato ragione ai genitori della ragazza e permesso l'aborto;
l'articolo cita la città dell'episodio (Torino) ma non i dati sensibili dei protagonisti;
in quanto allora direttore del quotidiano Libero, Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale, è stato accusato di diffamazione dal magistrato Giuseppe Cocilovo;
Sallusti è stato infine condannato a 14 mesi di reclusione;
una condanna in seguito a un delitto d'opinione è sintomo di mancata libertà e rappresenta una ferita sanguinante per la democrazia;
la condanna della sentenza è stata oggetto di critiche da tutto il mondo giornalistico e politico;
nei confini della legalità, i media devono essere liberi di riportare la cronaca e le notizie, esprimendo anche l'orientamento personale dei giornalisti;
la sentenza potrebbe rappresentare un precedente ad avviso degli interroganti intimidatorio per altri giornalisti che volessero scrivere articoli su argomenti delicati e controversi -:
se il Governo intenda assumere iniziative per modificare normativa sulla diffamazione a mezzo stampa, ovvero gli articoli 595, 596, 596-bis, 597 e 599 del codice penale. (4-17932)