ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 769 del 29/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/03/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16079
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 29 marzo 2017, seduta n. 769

   DAGA, ZOLEZZI, TERZONI, MANNINO, DE ROSA, BUSTO, MICILLO e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'emergenza procurata dal basso livello delle acque del lago di Bracciano è divenuto un fenomeno estremamente preoccupante;
   uno scenario da disastro ambientale che rischia oltretutto di determinare sanzioni dall'Europa perché non si tutelano i siti di interesse comunitario lacustri. Il lago di Bracciano ha una ricchezza ecologica unica al mondo, ricco di biodiversità di fauna e di flora e che ora rischia l'estinzione;
   la concessione siglata da Acea con l'allora Ministero dei lavori Pubblici, per quello che doveva restare un acquedotto d'emergenza per Roma, è stata stilata nel 1990, quando l'Acea era interamente pubblica; oggi sulla base di questa vecchia convenzione Acea Ato 2 spa capta acqua dal lago giornalmente, per far fronte al consumo idrico di Roma e degli altri comuni che fanno dell'ATO. Una captazione costante e giornaliera, che è di 1100 litri/secondo, ma che può arrivare addirittura a 5000 litri/secondo quando si è in emergenza, ai quali si devono aggiungere, poi i 450 litri secondo dell'acquedotto Paolo che porta l'acqua ai giardini del vaticano e alle fontane di Roma. Inoltre, la stessa Acea Ato 2 spa ha ribadito al tavolo tecnico regionale, che l'acqua del lago di Bracciano viene immessa nel circuito del sistema idrico di Roma e dei comuni che sono sotto gestione Acea, questo comporta che se la pressione dovesse diminuire da altre sorgenti come il Peschiera o l'acqua marcia la captazione del lago avrà un aumento, come è stata a dicembre 2016, quando si è dovuto intervenire per manutenzione sull'acquedotto del Peschiera e quindi la captazione al Lago è stata di 1500 litri/secondo;
   questo perché l'acqua del lago di Bracciano entra del circuito del Servizio idrico integrato che fornisce oltre a Roma anche gli altri comuni, una problematica rilevante è se un acquedotto del servizio ha una perdita di pressione o di mancanza di litri questi vengono recuperati pompando più acqua dal Lago. L'abbassamento del livello del lago, che ha annullato il contributo alla portata del fiume Arrone, genera un inquinamento specie nel suo tratto iniziale, come segnalato anche nell'interrogazione Daga, per la quale si attende ancora risposta;
   solo negli ultimi dodici mesi la riduzione ha superato un metro (come nel 2003) e le conseguenze sia per l'ecosistema lacustre sia per l'uomo che ne fa uso, sono evidenti. Molta la vegetazione scomparsa e con essa, le aree di riproduzione dei pesci foraggio (indispensabili alla nutrizione dei pesci di valore commerciale) e gran parte delle potenzialità autodepurative dovute alle macrofite emergenti. Tale tendenza potrebbe portare al depauperamento della risorsa idrica, destabilizzando l'ecosistema fino al collasso –:
   se i Ministri interrogati non ritengano urgente rivedere i termini della concessione adottata con decreto ministeriale e sottoscritta nel 1990, e adoperarsi presso tutti gli organismi competenti affinché si possa sospendere o, perlomeno ridurre notevolmente il livello di captazione dal bacino idrico del Lago di Bracciano, sollecitando inoltre l'attivazione di misure e progetti per ampliare la capacità di depurazione delle acque reflue, in modo tale che possano essere reimmesse nel lago e non disperse nel fiume Arrone senza essere state depurate come accade oggi.
(4-16079)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-16079
presentata da
DAGA Federica

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, occorre evidenziare che l'Italia, ai sensi della direttiva quadro sulle acque, è impegnata a garantire il raggiungimento dell'obiettivo del «buono» stato di qualità ambientale per il lago di Bracciano.
  Nello specifico, sulla base degli elementi forniti dalla regione Lazio, si segnala che risulta aperto un tavolo tecnico, presso la sede del consorzio lago di Bracciano, per affrontare le criticità del fenomeno dell'abbassamento di livello dell'acqua verificatosi negli ultimi mesi nel lago ed individuare le possibili soluzioni e gli interventi necessari, secondo quanto stabilito nel protocollo d'intesa sottoscritto nel maggio del 2015 per la regimandone dei livelli idrici del lago di Bracciano.
  Tale protocollo (Progetto Small) nasce dall'esigenza di tutelare il territorio e di programmare i provvedimenti necessari per la definizione dei livelli minimi e massimi delle acque del lago. Al predetto tavolo partecipano il presidente del Consorzio Lago di Bracciano, i sindaci dei comuni lacustri, l'Acea Ato 2, il parco naturale regionale di Bracciano e Martignano, la regione Lazio e l'Hydra Ricerche.
  In considerazione dell'importanza di avere un'unica autorità di monitoraggio dei livelli idrici, al fine di ottenere un sistema di rilevazione attendibile, sistematico, pubblico e di previsione, le parti hanno, peraltro, confermato al consorzio lago di Bracciano la realizzazione, presso la sede consortile, della «Sala Small», in collaborazione con ACEA, Hydra Ricerche ed istituzioni accademiche e scientifiche quali ENEA ed Università, come previsto dal Protocollo d'Intesa, per la gestione ed il continuo e regolate monitoraggio dei livelli idrici da divulgare nel territorio, in modo da avere dati indispensabili per far fronte ad eventuali situazioni d'emergenza.
  Sempre secondo quanto riferito dalla regione, considerato che Acea, ad oggi, non può bloccare i prelievi, vanno individuate tutte le possibili strade alternative da realizzare nel medio e lungo termine. In particolare, Acea ha proposto di attuare un progetto di separazione delle acque chiare da quelle nere, in modo che le chiare possano confluire nel lago alimentandolo, così da incidere inoltre in misura inferiore sulla pressione esercitata nelle condotte del Cobis; di effettuare, altresì, gli interventi strutturali necessari sugli altri acquedotti, ma si tratta di lavori da realizzare nel corso degli anni e da programmare con la regione Lazio.
  Tenuto conto dell'intervenuta fase di pericolo ambientale che si sta manifestando sul sistema floro-faunistico lacustre, l'Acea ha preannunciato e messo in atto una riduzione dei prelievi per l'approvvigionamento idropotabile di Roma capitale e di n. 76 comuni.
  Si fa presente, comunque, che il perdurare della mancanza di precipitazioni atmosferiche sta comportando su tutto l'insieme dei bacini idrici sotterranei un'accentuata diminuzione della quantità di risorsa pregiata e ciò rende ancora più difficile andare a sostituire i prelievi dal lago di Bracciano.
  La regione, pertanto, ha da tempo predisposto azioni di monitoraggio finalizzate alla valutazione dei processi e delle dinamiche in corso sui delicati ecosistemi ripariali lacustri.
  Naturalmente, qualora dal monitoraggio dovessero emergere profili di rischio, la regione, quale autorità idraulica, potrà, se necessario, e se perdurerà tale stagione siccitosa, intervenire nei limiti consentiti per ottenere una ulteriore limitazione dei prelievi idropotabili a servizio delle comunità.
  Per completezza di informazione, con riferimento alla concessione, si fa presente che la stessa è stata rilasciata nel 1986 dal Ministro dei lavori pubblici per una durata di 70 anni, che la stessa è transitata nella competenza regionale a seguito del decentramento amministrativo attuato dallo Stato nei primi anni 2000, e, precisa la regione, che non sono intervenute modifiche o integrazione degli atti concessori statali originari.
  Si segnala, comunque, che il concessionario ha l'obbligo di assicurate il mantenimento delle escursioni del lago nell'ambito di quelle naturali nonché di attenersi a tutte le indicazioni impartite dall'Amministrazione concedente per impedire infiltrazioni di acque, franamenti di sponde nonché intralci o pericoli per gli altri usi delle acque del lago.
  Sulla base delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare provvederà a sensibilizzare la regione Lazio e l'ente di governo d'ambito ai fini dell'adozione delle opportune iniziative utili a garantire il miglioramento delle condizioni ambientali lacustri, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

impatto ambientale

consumo idrico