BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
Radio radicale ha mandato in onda un'intervista il cui contenuto è secondo gli interroganti incredibile se la veridicità dei fatti fosse confermata;
un imprenditore veneto, Mario Bortoletto, imprenditore edile a capo della ditta Bortoletto Engineering, una piccola impresa di 15 dipendenti e 3 milioni e mezzo di euro di fatturato, è il protagonista di un episodio iniziato nel 2009, quando il Ministero degli Interni (FEC) gli propone, per conto di uno sponsor, la ristrutturazione di un appartamento a Venezia in Campo San Paolo e il restauro della facciata di una chiesa di Roma. Lo sponsor, con il ricavato di cartelloni pubblicitari che doveva esporre sui ponteggi della chiesa a Roma, avrebbe pagato le due imprese edili esecutrici delle opere a Venezia e a Roma;
vengono, quindi, convocati al Viminale: i due titolari delle imprese edili (tra cui la Bortoletto Engineering) e lo sponsor, per sottoscrivere la Convenzione predisposta dallo stesso Ministero e i contratti d'appalto. All'articolo 12 della stessa Convenzione viene dichiarato che il Ministero, con la firma di detta Convenzione, aveva ricevuto dallo sponsor una fideiussione a garanzia del finanziamento dei lavori;
garantito e referenziato dal Ministero, Bortoletto inizia i lavori dell'opera secondo il contratto stipulato e, dopo quasi due mesi, viene portato a termine l'85 per cento del restauro;
i giorni passano, scadono i pagamenti con lo sponsor che rifiuta di pagare il credito e, avvisato il Vice Prefetto, Bortoletto chiede di escutere la fideiussione prevista dall'articolo 12 della Convenzione;
una fideiussione che, a quanto pare, il Ministero ancora non aveva e che, secondo varie rassicurazioni, avrebbe immediatamente richiesto allo sponsor;
tempo perso, perché la società sponsorizzata durante i lavori fallisce, facendo cadere ogni speranza sul credito da incassare. A questo punto il Ministero decide di trovare un altro sponsor, in grado di subentrare al posto del precedente andato in fallimento;
il nuovo sponsor viene individuato in una nuova ditta, la quale si sarebbe impegnata a pagare i lavori della facciata della chiesa a Roma ottenendo uno sconto sul totale dei lavori da eseguire e ad esporre sul ponteggio pubblicità per 24 mesi anziché 18 mesi, come previsto nella Convenzione precedente, garantendosi così un notevole maggior utile;
a questo punto il FEC pretendeva che Mario Bortoletto sottoscrivesse una nuova Convenzione, escludendo la fideiussione a garanzia del finanziamento dei lavori e pertanto esponendo la ditta Bortoletto Engineering ad un ulteriore rischio: lavorare senza un'adeguata garanzia; un passo che l'imprenditore veneto ha decisamente rifiutato di compiere;
il nuovo sponsor ha eseguito il ripristino della facciata della Chiesa di Roma e ha pagato il Ministero secondo quanto convenuto nella nuova convenzione. Il Ministero, dunque, ha incassato il credito dello sponsor ma non ha pagato l'impresa Bortoletto Engineering, la quale è ancora in attesa dei crediti vantati confronti dello Stato per il servizio fornito;
crediti che non sono mai stati rispettati e che hanno portato l'azienda sull'orlo di una drammatica crisi finanziaria;
l'imprenditore, sollecitando l'amministrazione centrale per ricevere il compenso della propria opera lavorativa, si è sentito rispondere che i crediti da lui vantati non erano a carico del Ministero perché la fideiussione a garanzia del creditore non sarebbe mai stata sottoscritta -:
se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, con chi l'amministrazione abbia sottoscritto il contratto di locazione dell'abitazione restaurata dalla Bortoletto Engineering in Venezia e, soprattutto, quali iniziative gravi e urgenti intendano assumere per dare soluzione alla vicenda narrata. (4-15832)