ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13011

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 615 del 28/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 28/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13011
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 28 aprile 2016, seduta n. 615

   PARENTELA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la città di Catanzaro era racchiusa da una cinta muraria di circa tre miglia, intatta fino al 1805. Era una città fortezza dotata di torri, bastioni e porte civiche. Da Porta Marina fino alla fonte di Tubolo, nella zona della Vallotta, vi erano 4 torri di guardia (3 bastioni secondo il D'Amato) mentre il rione Palmenta (o Parmenta o Paulino) che si estendeva da Tubolo fino alla valle del Giglione era fortificato da trincee. A Montecorvino (Santa Maria de Figulis), si trovava il Baluardo dei Palmeti, mentre un altro si trovava nella zona della chiesa di San Nicola di Morano o delle Donne. A guardia della valle del Musofalo o Conaci, vi era la torretta di Cerausto o della marchesa. Dal Cerausto in poi vi erano 8 bastioni e tre torri, di cui una nell'ultimo dipartimento detta Torre Rossa, forse per il toponimo del quartiere di Terra Rossa. Dalla torretta che si trovava sulla strada nazionale in corrispondenza della discesa di Monaco – coperta nel riempimento operato per la piazza e la relativa via – fino al Castello vi erano la porta di San Giovanni (o Castellana) con l'adiacente fosso rivellino e ponte levatoio – nei pressi dell'odierna piazza Matteotti – e la porta del Gallinaio. Dal quartiere Paradiso – oggi case Arse – fino alla porta di Pratica (o di Prattica o di San Leonardo) vi era il bastione di San Nicola Coracitano. Seguiva poi il quartiere Malacinadi fino alla porta Marina con 6 bastioni e più torri. Un'ultima torre di guardia, era la Cavallara sopra l'abitato della Marina;
   Catanzaro aveva dunque un impianto difensivo complesso, come tutte le città medioevali, di questi manufatti, tuttavia, molti sono andati distrutti per via dei terremoti, alcuni sono stati abbattuti dagli uomini, altri sono stati inglobati in palazzi e altri ancora sono stati lasciati all'incuria. Basta pensare alle condizioni in cui versano la torre di guardia sopra il quartiere marinaro, le antiche porte, con annesse chiese, dell'antica Catanzaro, la chiesetta di Santa Maria della Portella ormai priva del tetto. Oltre all'incuria, altri problemi derivano dal precitato costone che si sta sgretolando con grossi massi che si sono riversati sulla chiesetta senza, però, comprometterne la struttura muraria. La porta di Stratò, con annessa chiesa, sita sotto viale De Normanni, nei pressi del palazzo Sanguedolce purtroppo è seriamente compromessa nella struttura muraria, la parte destra della chiesetta è crollata assieme al piccolo campanile pochi anni fa e, anche qui, mancando il tetto, tutta la struttura è priva di qualsiasi protezione dalle piogge –:
   se il Governo abbia previsto interventi immediati, anche parziali, per salvaguardare con urgenza da danni irreparabili i beni descritti nelle premesse di inestimabile valore ed appartenenti al demanio pubblico dello Stato o, in caso contrario, quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di promuovere investimenti per la ricostruzione dell'identità e della memoria storica della città di Catanzaro, per la sua riqualificazione nonché per la valorizzazione del suo patrimonio architettonico, artistico, religioso e paesaggistico;
   se non ritenga necessario promuovere, in via prioritaria, un intervento diretto, straordinario e per giunta poco oneroso, relativo alla ristrutturazione della porta di Stratò, i cui conci sono ancora utilizzabili e conservati, e se non ritenga, al contempo, di assumere iniziative per rendere fruibili gli antichi sentieri, creando delle aree verdi attrezzate da restituire all'intera collettività. (4-13011)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico

chiesa