ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10696

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 594 del 12/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/11/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TURISMO delegato in data 12/11/2021
Stato iter:
02/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/05/2022
GARAVAGLIA MASSIMO MINISTRO - (TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/05/2022

CONCLUSO IL 02/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10696
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Venerdì 12 novembre 2021, seduta n. 594

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro del turismo, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 178 del 2020, all'articolo 1, comma 89, per incentivare la ripresa dei flussi di turismo di ritorno, ha istituito, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (ora Ministero del turismo), uno specifico fondo con una dotazione di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, per dare la possibilità agli italiani residenti all'estero, registrati all'Aire, di accedere gratuitamente alla rete dei musei, delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica, di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004;

   il successivo comma 90 del citato articolo ha disposto che, con decreto del Ministro del turismo, fossero stabilite le modalità di attuazione del comma 89, anche al fine del rispetto del limite di spesa annuo previsto;

   con decreto ministeriale n. 36 del 2021 è stato disposto, all'articolo 1, comma 1, l'accesso gratuito ai cittadini italiani residenti all'estero iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) a musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo Stato, a seguito di esibizione di idoneo documento comprovante l'iscrizione all'Aire;

   l'articolo 2 del citato decreto ministeriale, ha previsto che la competente direzione generale Musei provveda «alla rilevazione degli accessi gratuiti dei cittadini italiani residenti all'estero iscritti all'AIRE ed al monitoraggio dei conseguenti oneri economici, in modo specifico e differenziato rispetto alle altre tipologie di gratuità»;

   con tale monitoraggio, da effettuarsi con cadenza mensile, è rilevato il numero dei biglietti gratuiti emessi in favore dei nostri connazionali residenti all'estero, nonché il conseguente mancato introito riferito a ciascun istituto periferico del Ministero, anche di quegli istituti che hanno affidato i servizi di biglietteria e prenotazione a concessionari esterni. Sulla base dei dati acquisiti, il Ministero provvede a disporre l'assegnazione delle relative risorse ai singoli istituti, inclusi quelli dotati di autonomia speciale, quale indennizzo per i mancati introiti;

   tale gratuità avrebbe dovuto incentivare il cosiddetto turismo delle radici, in cui il turista scopre qualcosa che gli appartiene, che fa parte della sua storia e della sua cultura e che è la memoria, appunto, delle sue radici e che porta, principalmente i discendenti dei nostri emigrati, non solo a visitare e a vivere i luoghi dei propri antenati, ma anche a scoprire nuove forme di cultura, tradizioni legate all'artigianato e all'enogastronomia di quei luoghi;

   il 2021 è stato l'anno del lento rientro alla normalità e ha visto, seppur con numeri ancora lontani da quelli degli anni pre-pandemia e con ancora forti limitazioni di viaggio da diversi Paesi, una ripresa del turismo straniero e con essa il ritorno dei nostri connazionali e dei loro discendenti residenti all'estero –:

   se il Governo intenda fornire il numero degli accessi gratuiti degli iscritti Aire ai musei e alle aree e ai parchi archeologici di pertinenza pubblica fino ad oggi e la eventuale provenienza estera;

   se il Governo sia a conoscenza dell'impatto che la suddetta misura ha avuto nell'incentivare il cosiddetto turismo delle radici;

   se non si reputi opportuno avviare iniziative, in collaborazione con altre amministrazioni che hanno recentemente sviluppato un'apprezzata competenza nella promozione del turismo delle radici, ispirate ad una visione più articolata che induca i connazionali all'estero e gli oriundi italiani a visitare quando non a scoprire il patrimonio artistico e naturalistico italiano, che è componente essenziale dell'identità italiana cui gli oriundi italiani e gli italiani all'estero sono di fatto molto attaccati.
(4-10696)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 2 maggio 2022
nell'allegato B della seduta n. 685
4-10696
presentata da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante chiede al Ministro del turismo e al Ministro della cultura di fornire il dato relativo al numero degli accessi gratuiti effettuati dagli iscritti all'Anagrafe degli Italiani residenti all'estero (Aire) nei musei e nelle aree e parchi archeologici di pertinenza pubblica in relazione ai flussi del cosiddetto «turismo delle radici», nonché, di valutare l'opportunità di iniziative volte ad agevolare la conoscenza del patrimonio artistico e naturalistico italiano da parte dei connazionali residenti all'estero.
  Al riguardo, i miei uffici si sono coordinati con quelli del Ministero della cultura che hanno rappresentato di aver avviato, attraverso la propria competente direzione generale, la rilevazione degli accessi gratuiti dei cittadini italiani residenti all'estero e il monitoraggio dei conseguenti oneri economici.
  Per quanto attiene al numero di accessi gratuiti degli iscritti Aire ai musei e alle aree e parchi archeologici di pubblica pertinenza, il Ministero della cultura ha rilevato nel periodo maggio-novembre 2021 un numero di visitatori pari a 11.658 unità, per un importo complessivo corrispondente a 122.000 euro.
  Ritengo che gli italiani residenti all'estero e gli italo-discendenti rappresentino il
brand Italia nei confronti di potenziali nuovi turisti in ingresso nel nostro Paese, essendo in loro vive le tradizioni dei vari luoghi di provenienza, considerando che il numero dei turisti che vengono in Italia per visitare parenti e amici è passato complessivamente da circa 10 milioni nel 2018 a 10,4 milioni nel 2019 (dati Enit).
  In sostanza, il turismo delle radici rappresenta un elevato potenziale di crescita e di rilancio del settore turistico, perché è lontano dal turismo di massa e predilige quell'Italia meno nota, fatta di paesi e luoghi natii che, spesso, sono in via di spopolamento. In tal senso, si può contribuire a valorizzare borghi e piccole cittadine con l'effetto di rivitalizzarne l'economia locale e l'indotto, le attività imprenditoriali e l'occupazione di tal i territori.
  Per tali ragioni, il Ministero del turismo è favorevole a collaborare con le altre amministrazioni competenti in materia, tra le quali il Ministero della cultura e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per promuovere il cosiddetto «turismo delle radici».
  A tal fine, a esempio, stiamo collaborando con le due amministrazioni indicate e con l'Enit all'interno di un dedicato tavolo tecnico sul turismo di ritorno, per realizzare il progetto del «Turismo delle radici» che, all'interno del PNRR ha una dedicata linea d'investimento, pari a 20 milioni di euro riguardante l'«Attrattività dei Borghi» (Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1), di cui il Ministero della cultura è l'amministrazione titolare. Tale progetto si concluderà nel 2024, anno che potrebbe essere inaugurato come «Anno delle radici»: un'opportunità per attirare i «turisti delle radici» con una serie di eventi dedicati da parte dei territori, anche per favorire l'economia locale e valorizzare i borghi e le realtà locali.
  

Il Ministro del turismo: Massimo Garavaglia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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